11 Ottobre 2021

LPGA: Jin Young Ko da dominatrice

Jin Young Ko con il trofeo Jin Young Ko con il trofeo

Corsa di testa e dominio della coreana Jin Young Ko, vincitrice con 266 (63 68 69 66, -18) colpi della Cognizant Founders Cup (LPGA Tour) dove ha distanziato di quattro colpi la tedesca Caroline Masson (270, -14). Sul percorso del Mountain Ridge Country Club (par 71), a West Caldwell nel New Jersey, Jin Young Ko, 26enne di Seoul, ha portato a dieci i titoli (tre stagionali) sul circuito, comprensivi di due major, che si aggiungono agli undici siglati sul LPGA of Korea Tour. Partita per il round conclusivo con quattro colpi di margine sulle prime inseguitrici li ha mantenuti con un 66 (-5) dovuto a sei birdie e a un bogey. E’ stato il 16° round consecutivo sotto i 70 colpi e ha eguagliato il primato stabilito nel 2005 dalla grandissima svedese Annika Sorenstam nel corso di una stagione in cui ottenne dieci successi.

Hanno accusato distacchi pesanti Elizabeth Szokol, terza con 273 (-11), la coreana Jeongeun Lee6 e la filippina Yuka Saso, quarte con 274 (-10), Jessica Korda, Lindsey Weaver, la messicana Gaby Lopez e le coreane A Lim Kim e So Yeon Ryu, seste con 275 (-9). Mai in partita Lexi Thompson, 12ª con 277 (-7), la coreana Sei Young Kim e la canadese Brooke M. Henderson, 13.e con 278 (-6), Nelly Korda, 19ª con 279 (-5), e l’altra coreana Inbee Park, 25ª con 280 (-4). Molto deludenti la giapponese Nasa Hataoka, 51ª con 283 (-1), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 55ª con 284 (par).

Non sembra fermarsi la serie nera di Giulia Molinaro, 125ª con 151 (74 77, +9), uscita al taglio per la nona volta consecutiva, ma la sua “carta” non corre pericoli grazie al terzo posto in un major, il KPMG Womens PGA Championship, che doveva essere un caposaldo nella sua stagione e invece dall’evento successivo è iniziato il tracollo.

Jin Young Ko è stata gratificata con un assegno di 450.000 dollari su un montepremi di 3.000.000 di dollari, il più alto tra tutte le gare del tour esclusi i Major e il CME Group Tour Championship.

 

TERZO GIRO - La coreana Jin Young Ko, numero due mondiale, ha proseguito la sua corsa di testa con 200 (63 68 69, -13) nella Cognizant Founders Cup (LPGA Tour), e malgrado abbia rallentato con un parziale di 69 (-2, quattro birdie, due bogey) ha portato a quattro i colpi di vantaggio sulle prime inseguitrici: la connazionale So Yeon Ryu, Lindsey Weaver, Elizabeth Szokol e la filippina Yuka Saso (204, -9).

Sul percorso del Mountain Ridge Country Club (par 71), a West Caldwell nel New Jersey, Jin Young Ko, 26enne di Seoul, proverà a portare a dieci i suoi successi (comprensivi di due major) sul circuito e a conseguire il secondo titolo stagionale, dopo quello a metà settembre nel Cambia Portland Classic, partendo per il giro finale da leader come era avvenuto la settimana scorsa nello ShopRite Classic e cercando di evitare la stessa disavventura. Infatti nell’occasione era affiancata da Inbee Park ed entrambe furono beffate dalla francese Celine Boutier, che rendeva loro cinque colpi.

E’ risalita dal 15° al sesto posto con 206 (-7) Nelly Korda, leader del Rolex Ranking, alla quale sarà difficile recuperare sei colpi così come alle altre quattro concorrenti che l’affiancano: Lexi Thompson, la tedesca Caroline Masson, la messicana Maria Fassi e la francese Perrine Delacour. Fuori gioco la canadese Brooke M. Henderson, 11ª con 207 (-6), la coreana Sei Young Kim, numero quattro al mondo, e la giapponese Nasa Hataoka, numero cinque, 17.e con 208 (-5). Prestazioni sotto tono dell’australiana Minjee Lee, 29ª con 210 (-3), della coreana Inbee Park, numero tre, 41ª con 212 (-1), e della thailandese Ariya Jutanugarn, 50ª con 213 (par).

E’ proseguita la serie nera di Giulia Molinaro 125ª con 151 (74 77, +9) e al nono taglio subito di fila. Il montepremi è di 3.000.000 di dollari, con prima moneta di 450.000 dollari, il più alto tra tutte le gare dell circuito esclusi i Major e il CME Group Tour Championship.

 

SECONDO GIRO - La nebbia ha portato ancora a ritardi (due ore e mezza circa sulla partenza) e alla sospensione del secondo giro della Cognizant Founders Cup (LPGA Tour), ma non ha fermato la coreana Jin Young Ko, numero due mondiale, che ha mantenuto la leadership con 131 (63 68, -11) colpi. Ancora un tonfo per Giulia Molinaro, 127ª con 151 (74 77, +9) e al nono taglio subito di fila. Per sua fortuna, però, il terzo posto in un major, il KPMG Womens PGA Championship, le ha garantito una discreta posizione nella money list e quindi la certezza di mantenere la ‘carta’ per la prossima stagione. Di sicuro è sconcertante che dopo quel gran risultato sia finita dalla gara successivain un tunnel che senza senza fine.

Sul percorso del Mountain Ridge Country Club (par 71), a West Caldwell nel New Jersey, Jin Young Ko, 26enne di Seoul, nove successi sul LPGA Tour con due major e undici sul LPGA of Korea Tour, ha perso un colpo di margine sulla prima inseguitrice, la connazionale So Yeon Ryu seconda con 133 (-9), ma ha allungato il resto del gruppo. Hanno quattro colpi di ritardo Lindsey Weaver (135) e la francese Perrine Delacour, che però può migliorare la sua terza posizione avendo lo stesso “-7” della Weaver, ma ancora due buche da giocare. Vi sono altre 34 giocatrici fermate lungo il tracciato, ma nessuna di loro è in grado di portare cambiamenti notevoli alla classifica quando arriverà in club house.

E’ volata dal 54° al quinto posto con un 65 (-6) per un totale di 136 (-6) Lexi Thompson, affiancata dalle coreane Chella Choi e Jenny Shin e dalla cinese Xiyu Lin, e sono al nono con 137 (-5) l’australiana Minjee Lee e la canadese Brooke M. Henderson. Non sembrano avere molte chances di competere per il titolo Nelly Korda, numero uno del Rolex Ranking, e la sorella maggiore Jessica, 15.e con 138 (-4), mentre sono decisamente già fuori gioco la coreana Sei Young Kim, numero quattro, 41ª con 141 (-1), la thailandese Ariya Jutanugarn, la coreana Inbee Park, numero tre, e la giapponese Nasa Hataoka, numero cinque, 57.e con 142 (par). Il montepremi è di 3.000.000 di dollari, con prima moneta di 450.000 dollari, il più alto tra tutte le gare dell circuito esclusi i Major e il CME Group Tour Championship.

 

PRIMO GIRO - Cambia il torneo, ma non lo spartito e Giulia Molinaro, dopo aver subito otto tagli di fila, è ancora in panne. Nella Cognizant Founders Cup (LPGA Tour) sul percorso del Mountain Ridge Country Club (par 71), a West Caldwell nel New Jersey. dove il rimo giro non è stato portato a conclusione da 30 concorrenti, l’azzurra èal 110° posto con “+3” dopo 14 buche. Tre soli birdie, contro quattro bogey e un doppio bogey, non depongono a suo favore, ma in ogni caso ha ancora quattro buche per poter poi affrontare il secondo giro in migliori condizioni di graduatoria onde provare a evitare una nuova uscita anticipata.

Confermando il suo ottimo momento di forma la coreana Jin Young Ko, numero due mondiale, è salita al vertice con 63 (-8, nove birdie, un bogey) colpi, suo score più basso in stagione, 928 giorni dopo esservi imposta in questo evento nel 2019, prima che per il COVID-19 prese la decisione di rimanere per molti mesi lontana dal tour statunitense per paura di possibili contagi. Ha tre colpi di vantaggio sulla tedesca Sandra Gal (66, -5), ma soprattutto quattro su Nelly Korda (67, -4), leader del Rolex Ranking e al rientro dopo uno stop, e sulla canadese Brooke M- Henderson. Stesso punteggio anche per la francese Perrine Delacour, per la filippina Yuka Saso e per le coreane Amy Yang e So Yeon Ryu.

Hanno un ritardo già importante la thailandese Ariya Jutanugarn e la giapponese Nasa Hataoka, numero 5 mondiale, 21.e con 69 (-2), e sono ancora più indietro le coreane Inbee Park, numero 3, e Sei Young Kim, numero 4, 39.e con 70 (-1), e Lexi Thompson, 56ª con 71 (par). Il montepremi è di 3.000.000 di dollari, il più alt tra tutte le gare dell circuito esclusi i Major e il CME Group Tour Championship. La prima moneta è di 450.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Giulia Molinaro contro il trend negativo che la vede fuori al taglio da otto tornei di fila. Prova ora a cambiare rotta nel Cognizant Founders Cup (7-10 ottobre) sul percorso del Mountain Ridge Country Club, a West Caldwell nel New Jersey. Resta da capire come l’azzurra sia terminata in questa spirale dopo aver ottenuto il terzo posto in un major, il KPMG Womens PGA Championship, un risultato che solitamente muta in positivo l’andamento di una stagione, ma per l’azzurra ha avuto un effetto deleterio. Almeno fino ad ora.

Nel New Jersey difende il titolo la coreana Jin Young Ko, numero due mondiale che attraversa un buon momento anche se domenica scorsa è stata sconfitta quasi sul traguardo dalla francese Celine Boutier nello ShopRite Classic, sorte toccata pure alla connazionale Inbee Park, numero tre, che l’affiancava in vetta dopo tre turni e seconda anche lei.

Entrambe, indipendentemente dalla forma, non avranno vita facile, pur essendo tra le favorite, in un field che comprende altre sette giocatrici delle prime dieci del Rolex Ranking, a iniziare dalla numero uno Nelly Korda. Con lei vi saranno anche l’altra coreana Sei Young Kim (n. 4), la giapponese Nasa Hataoka (n. 5), l’australiana Minje Lee (n. 6), la filippina Yuka Saso (n. 7), Danielle Kang (n. 9) e la coreana Hyo-Joo Kim (n. 10). Sola assente tra le top ten la neozelandese Lydia Ko, numero 8.

Punteranno in alto anche Lexi Thompson, la canadese Brooke M. Henderson, la coreana Jeongeun Lee6 e la thailandese Ariya Jutanugarn, ma non saranno le sole. Il montepremi è di 3.000.000 di dollari.

 

Primo piano

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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