Secondo successo stagionale e in carriera sul Challenge Tour per il danese Marcus Helligkilde che si è imposto con 263 (65 67 62 69, -25) colpi nello Swiss Challenge, al Golf Saint Apollinaire (par 72) di Folgensbourg in Francia, dove con una buona progressione finale Enrico Di Nitto si è classificato al 15° posto con 271 (64 70 71 66, -17) risalendo dal 24°.
Helligkilde, 24 anni, a segno in agosto del Finnish Challenge e che a settembre del 2019 aveva vinto uno degli Stage1 (Ebreichsdorf) della Qualifying School dell’European Tour, ha iniziato il giro finale al comando e ha mantenuto un prezioso colpo di vantaggio con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) ed è stato gratificato con un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Al secondo posto con 264 (-24) il suo connazionale Nicolai Kristensen e l’inglese Jonathan Thomson, al quarto con 266 (-22) il francese Frederic Lacroix e al quinto con 268 (-20) il transalpino Julien Brun, il tedesco Allen John e il danese Niklas Norgaard Moller.
Al decimo con 270 (-18) lo spagnolo Alejandro Del Rey, che nel secondo round ha realizzato uno straordinario 58 (-14) lo score più basso in assoluto sul giro nella storia di tutti i circuiti europei.
Sono usciti dopo 36 buche gli altri sette italiani in gara a proseguire una serie esagerata di tagli che sta caratterizzano la stagione degli azzurri: Aron Zemmer e Filippo Bergamaschi 67.i con 141 (-3) e fuori per un colpo, Andrea Saracino 91° con 143 (-1), Lorenzo Scalise 103° con 145 (+1). Federico Maccario e Cristiano Terragni 110.i con 148 (+4) ed Edoardo Raffaele Lipparelli 120° con 154 (+10).
TERZO GIRO - Danesi all’attacco a un giro dal termine dello Swiss Challenge (Challenge Tour) al Golf Saint Apollinaire (par 72) di Folgensbourg in Francia dove conduce con 194 (65 67 62, -22), su un campo molto accondiscendente, Marcus Helligkilde seguito a tre colpi dal connazionale Nicolai Kristensen (197, -19). L’unico italiano rimasto in gara dopo il taglio, Enrico Di Nitto, è sceso dal 14° al 24° posto con 205 (64 70 71, -11), dopo essere stato secondo al termine della frazione iniziale.
Al terzo posto con 198 (-18) l’inglese Jonathan Thomson, il tedesco Allen John, il francese Frederic Lacroix e lo svedese Per Langfors, al settimo con 199 (-17) il tedesco Max Ruttluff e il finlandese Lauri Ruuska e al nono con 200 (-16) lo spagnolo Alejandro Del Rey, autore di un 68 (-4), che nel secondo round ha realizzato uno straordinario 58 (-14) lo score più basso in assoluto sul giro nella storia di tutti i circuiti europei.
Il 24enne Helligkilde, che quest’anno si è imposto nel Finnish Challenge, suo primo successo sul circuito, ha segnato un 62 (-10), miglior parziale di giornata, con due eagle, otto birdie e due bogey. Di Nitto ha firmato un 71 (-1) con tre birdie e due bogey.
Sono usciti dopo 36 buche Aron Zemmer e Filippo Bergamaschi 67.i con 141 (-3) e fuori per un colpo, Andrea Saracino 91° con 143 (-1), Lorenzo Scalise 103° con 145 (+1). Federico Maccario e Cristiano Terragni 110.i con 148 (+4) ed Edoardo Raffaele Lipparelli 120° con 154 (+10). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
SECONDO GIRO - Il giro straordinario dello spagnolo Alejandro Del Rey in 58 (-14) colpi e la solita falcidia di azzurri (fuori al taglio sette su otto) tra i quali è rimasto in corsa solo Enrico Di Nitto, da secondo a 14° con 134 (64 70, -10), nello Swiss Challenge (Challenge Tour) al Golf Saint Apollinaire (par 72) di Folgensbourg in Francia.
Ha mantenuto la leadership con 130 (61 69, -14) colpi il tedesco Marcel Schneider, vincitore la scorsa settimana dell’Open de Portugal, che però ha notevolmente rallentato con un parziale di 69 (-3, sette birdie, due bogey, un doppio bogey) e ha visto ridursi il suo vantaggio a un solo colpo sull’austriaco Lukas Nemecz e sul finlandese Lauri Ruuska (131, -13). Al quarto posto con 132 (-12) i danesi Nicolai Kristensen e Marcus Helligkilde, il tedesco Allen John, il francese Frederic Lacroix e appunto Alejandro Del Rey di cui parliamo più avanti.
Di Nitto ha realizzato un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Sono usciti di scena Aron Zemmer e Filippo Bergamaschi 67.i con 141 (-3) e fuori per un colpo, Andrea Saracino 91° con 143 (-1), Lorenzo Scalise 103° con 145 (+1). Federico Maccario e Cristiano Terragni 110.i con 148 (+4) ed Edoardo Raffaele Lipparelli 120° con 154 (+10). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
L’impresa di Del Rey - Grande impresa, dunque, dello spagnolo Alejandro Del Rey che ha firmato il parziale di 58 (-14) colpi, lo score più basso in assoluto sul giro nella storia di tutti i circuiti europei. Ben tre eagle e otto birdie su un percorso par 72, par che rende l’impresa ancora più apprezzabile. Un "58" era stato già ottenuto da Jim Furyk sul PGA Tour nel 2016 al Travelers Championship, registrato però su un tracciato con par 70. E ancora: da Shigeki Maruyama (in una prequalifica dello Us Open 2000, par 71), da Ryo Ishikawa in Giappone nel 2010 (su un par 70), da Jason Bohn (nel 2001 al Canadian Open, su un par 71, in un evento del Mackenzie Tour), da Stephen Jager (Ellie Mae Classic nel 2016, sul Korn Ferry Tour, par 70), da Kim Sheong Hyeon (Golf Partner, Japan 2021, par 70) e da Sebastián García Grout, nel primo round del Campeonato de España en Murcia (nel 2009, par 71), quando però si piazzava la palla (e quindi il punteggio non è stato considerato ufficiale).
PRIMO GIRO - Ottimo inizio di Enrico Di Nitto, secondo con 64 colpi (-8, un eagle, sei birdie) insieme al francese Frederic Lacroix, nello Swiss Challenge (Challenge Tour), in svolgimento al Golf Saint Apollinaire (par 72) di Folgensbourg in Francia.
Confermando un eccellente stato di forma il tedesco Marcel Schneider, vincitore la scorsa settimana dell’Open de Portugal, ha preso subito il largo con un gran 61 (-11, due eagle, sette birdie) mettendo all’attivo tre preziosi colpi di vantaggio. Al quarto posto con 65 (-7) gli svedesi Jesper Svensson e Per Langfors, i danesi Marcus Helligkilde e Nicolai Kristensen, il finlandese Roope Kakko e il sudafricano Jacques Blaauw.
Il secondo, tra gli otto azzurri in gara, è Filippo Bergamaschi, 43° con 70 (-2), quindi seguono Andrea Saracino, 62° con 71 (-1), Lorenzo Scalise e Aron Zemmer, 77.i con 72 (par), Federico Maccario, 90° con 73 (+1), Cristiano Terragni, 98° con 74 (+2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli. 119° con 78 (+6). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
LA VIGILIA – Otto azzurri allo Swiss Challenge, quartultimo evento stagionale del Challenge Tour, il secondo circuito europeo maschile. C’è attesa per Scalise, 37/o e miglior italiano nella “Road to Mallorca”, che viene dal 52° posto all’Open de Portugal (dov’è stato l’unico tra gli azzurri a superare il taglio). In campo ecco poi Zemmer, Bergamaschi, Di Nitto, Maccario, Lipparelli, Terragni e Saracino. Lo Swiss Challenge è il quartultimo evento del Challenge Tour 2021, che la prossima settimana si trasferirà in Spagna per i tre appuntamenti finali, l’ultimo dei quali, il Rolex Challenge Grand Final, in programma a Maiorca dal 4 al 7 novembre.
Nel 2019 (anno dell’ultima edizione) a imporsi allo Swiss Challenge fu il portoghese Ricardo Santos (assente quest’anno perché impegnato sull’European Tour). Dopo l’affermazione all’Open de Portugal cerca una nuova impresa il tedesco Marcel Schneider. Chance importanti di successo pure per il portoghese Ricardo Gouveia (per lui una nuova opportunità di centrare la terza vittoria della stagione che gli permetterebbe di guadagnare la promozione immediata sull’European Tour), lo scozzese Craig Howie, il neozelandese Daniel Hillier, i francesi Jeong Weon Ko e Fèlix Mory, l’inglese Alfie Plant, il danese Marcus Helligkilde, lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, il belga Kristof Ulenaers e l’olandese Daan Huizing. L’evento garantirà un montepremi di 200.000 euro.