03 Ottobre 2021

Eurotour: Willett, festa di compleanno con titolo

Danny Willett con il trofeo (Getty Images) Danny Willett con il trofeo (Getty Images)

Festeggiare il compleanno con un successo. Lo ha fatto l’inglese Danny Willett conquistando con 270 (67 69 66 68, -18) colpi il titolo nell’Alfred Dunhill Links Championship disputato con formula pro am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi scozzesi del St. Andrews (Old Course), del Carnoustie Golf Links e del Kingsbarns Golf Links, tutti par 72, dove si sono alternati per tre turni i 168 concorrenti al via, mentre i 60 sopravvissuti al taglio hanno concluso sul mitico Old Course. Buona prova di Guido Milgiozzi salito nell’ultimo turno dal 26° al 17° posto con 279 (68 72 71 68, -9) colpi, che ha portato un po’ di luce nel buio pesto della prestazione degli altri sei azzurri out al taglio.

E’ l’ottava vittoria sull’European Tour, compresa quella in un major (Masters 2016), di Willett, 34enne di Sheffield che ha preso il comando nel terzo round con tre colpi di vantaggio e poi ha gestito il turno conclusivo con un 68 (-4, cinque birdie, un bogey) che gli ha permesso di mantenerne due sul connazionale Tyrrell Hatton e sullo svedese Joakim Lagergren (272, -16). E’ stato trionfo inglese con altri tre tra i primi otto classificati: Richard Bland quarto con 273 (-15) alla pari con l’irlandese Shane Lowry, Daniel Gavins sesto con 274 (-14) e Tommy Fleetwood settimo con 275 (-13) insieme con il sudafricano Dean Burmester.

Non hanno brillato l’atteso statunitense Billy Horschel, 36° con 282 (-6), che a settembre si è imposto nel prestigioso BMW PGA Championship, e il tedesco Martin Kaymer, 45° con 284 (-4), ma in questo caso non è una novità da tempo.

Migliozzi ha chiuso la sua corsa come l’aveva iniziata, ossia con un parziale di 68 (-4) dovuto a cinque birdie e a un bogey. Sono andati fuori dopo 54 buche Lorenzo Gagli 71° con 216 (par), out per due colpi come il francese Victor Perez, campione uscente, Renato Paratore 86° con 217 (+1), Nino Bertasio 102° con 219 (+3), Edoardo Molinari 112° con 220 (+4), Francesco Laporta 151° con 227 (+11), e Andrea Pavan 164° con 237 (+21). A Willett è andato un assegno di 676.337 euro su un montepremi di 4.312.500 euro (cinque milioni di dollari).

 

TERZO GIRO - L’inglese Danny Willett, leader con 202 (67 69 66, -14), ha preso il largo nell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), dove Guido Migliozzi, 26° con 211 (68 72 71, -5), è l’unico italiano rimasto in gara su sette al via. Si gioca con formula pro am (un pro, un dilettante) e i 168 concorrenti si sono alternati sui tre percorsi scozzesi del St. Andrews (Old Course), del Carnoustie Golf Links e del Kingsbarns Golf Links, tutti par 72, prima di essere ridotti a 60 dopo il taglio nel terzo round.

Willett, vincitore del Masters nel 2016 e che domani festeggia il 34° compleanno ha realizzato un 66 (-6, sei birdie senza bogey) sull’Old Course, ha tre colpi di vantaggio sui connazionali Tyrrell Hatton, in vetta dopo due turni, e Richard Bland e gli irlandesi Shane Lowry e John Murphy (205, -11). Al sesto posto con 206 (-10) lo svedese Joakim Lagergren, il danese Jeff Winther e l’inglese Daniel Gavins, all’11° con 208 (-8) l’altro inglese Tommy Fleetwood, al 19° con 210 (-6) l’atteso statunitense Billy Horschel e passi indietro del tedesco Martin Kaymer, 48° con 214 (-2).

Migliozzi ha girato sull’Old Course con cinque birdie e quattro bgey per il 71 (-1). Sono andati fuori Lorenzo Gagli 71° con 216 (par), out due colpi come il francese Victor Perez, campione uscente, Renato Paratore, da settimo a 86° con 217 (+1) dopo un 79 (+7) a Carnoustie, Nino Bertasio 102° con 219 (+3), Edoardo Molinari 112° con 220 (+4), Francesco Laporta 151° con 227 (+11), e Andrea Pavan 164° con 237 (+21). Il montepremi è di 5.000.000 di dollari.

 

SECONDO GIRO - Con un’ottima rimonta Renato Paratore è salito dal 55° al settimo posto con 138 (70 68, -6) colpi, e Guido Migliozzi, è rimasto al 23° con 140 (68 72, -4), nell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), torneo che si sta disputando con formula pro am (un pro, un dilettante) e la partecipazione di 168 concorrenti sui tre percorsi scozzesi del St. Andrews (Old Course), del Carnoustie Golf Links e del Kingsbarns Golf Links, tutti par 72, dove i partecipanti si alternano per tre giri prima del taglio.

Solitario al comando con 134 (64 70, -10) l’inglese Tyrrell Hatton (70, -2 con cinque birdie e tre bogey al Kingsbarns), che è braccato da due connazionali, Daniel Gavins, secondo con 135 (-9), e Danny Willett, terzo con 136 (-8), alla pari con cinese Haotong Li. Altro suddito di Sua Maestà subito dietro, Tommy Fleetwood, quinto con 137 (-7) insieme al danese Jeff Winther e, tra i giocatori che affiancano Paratore si trova l’irlandese Shane Lowry. Non decollano il tedesco Martin Kaymer. 32° con 141 (-3), e l’atteso statunitense Billy Horschel, 40° con 142 (-2), mentre è ancora oltre la linea del taglio il francese Victor Perez, 70° con 144 (par), campione in carica (vincitore nel 2019 e torneo annullato nel 2020 per Covid-19).

Hanno contenuto i danni di un parziale sopra par Nino Bertasio, 32° come Kaymer con 141 (67 74, -3), e Lorenzo Gagli, 53° con 143 (70 73, -1), mentre hanno poche o nulle probabilità di rimanere in gara dopo il terzo turno Edoardo Molinari, 122° con 147 (72 75, +3, Francesco Laporta, 144° con 149 (77 72, +5), e Andrea Pavan, 165° con 158 (74 84, +14).

Paratore ha girato in 68 (-4) colpi all’Old Course con sei birdie e due bogey, Migliozzi in 72 (par) al Kingsbarns con quattro birdie e altrettanti bogey, Bertasio in 74 (+2) al Carnoustie con quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey, e Gagli in 73 (+1) sullo stesso tracciato con tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 5.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - Nino Bertasio, 11° con  67 (-5) colpi, e Guido Migliozzi, 23° con 68 (-4), hanno iniziato con un bel ritmo l’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), torneo che si sta disputando con formula pro am (un pro, un dilettante) sui tre percorsi scozzesi del St. Andrews (Old Course), del Carnoustie Golf Links e del Kingsbarns Golf Links, tutti par 72, dove i concorrenti si alterneranno per tre giri prima del taglio.

Al vertice con 64 (-8) colpi lo spagnolo Adri Arnaus, l’inglese Tyrrell Hatton, il cinese Haotong Li e il belga Nicolas Colsaerts, seguiti a un colpo dallo scozzese Ewen Ferguson, dal francese Romain Langasque e dal nordirlandese Michael Hoey (65, -7). Subito dietro l’inglese Tommy Fleetwood, tra i concorrenti all’ottavo posto con 66 (-6), in ritardo rimediabile lo statunitense Billy Horschel e il tedesco Martin Kaymer, 37.i con 69 (-3), e in difficoltà il francese Victor Perez, campione in carica (vincitore nel 2019 e torneo annullato nel 2020 per covid-19), 79° con 71 (-1).

Sono in media classifica Lorenzo Gagli e Renato Paratore, 55.i con 70 (-2), e sono oltre, e a rischio di taglio, Edoardo Molinari, 105° con 72 (par), Andrea Pavan, 139° con 74 (+2), e Francesco Laporta, 159° con 77 (+5). In campo 168 giocatori.

Bertasio sull’Old Course a segnato sei birdie e un bogey e Gagli, sullo stesso tracciato, ha realizzato due birdie senza bogey. Per Migliozzi sei birdie e due bogey al Carnoustie e per Paratore quattro birdie e un bogey al Kingsbarns Golf Link. Il montepremi è di 5.000.000 di dollari.

 

LA VIGILIA – L’Alfred Dunhill Championship è l’ultimo evento in Regno Unito dell’European Tour 2021. Con il massimo circuito continentale che poi si sposterà in Spagna (con tre gare consecutive) prima di far tappa in Portogallo per poi trasferirsi negli Emirati Arabi Uniti (18-21 novembre) per il DP World Tour Championship che incoronerà il vincitore della Race to Dubai.

A Saint Andrews c’è attesa per gli azzurri che inseguono un risultato di prestigio. Migliozzi (miglior italiano nel world ranking, è 67esimo) punta a tornare a giocare su grandi livelli dopo un anno da protagonista, mentre Laporta vuole continuare a stupire, forte delle due Top 10 ottenute recentemente all’Open d’Italia (quarto) e al BMW PGA Championship (sesto e in testa al termine del terzo round). Con loro anche Edoardo Molinari (quinto nella massima rassegna del golf tricolore), Renato Paratore (reduce da tre uscite al taglio consecutive), Bertasio, Gagli e Pavan.

Difenderà il titolo vinto nel 2019 (la competizione nel 2020 è stata cancellata per Covid) il francese Victor Perez. Tra i favoriti ecco poi Billy Horschel. A segno nel BMW PGA Championship e secondo nell’ordine di merito del circuito, il 34enne di Grant-Valkaria (Florida) ambisce a diventare il primo americano a vincere la Race to Dubai.

In campo per dimenticare in fretta la sconfitta in Wisconsin nella 43esima edizione della Ryder Cup. E’ questo l’obiettivo degli inglesi Tyrrell Hatton (re dell’Alfred Dunhill nel 2016 e nel 2017) e Tommy Fleetwood, ma anche dell’irlandese Shane Lowry. Con loro in gara pure Padraig Harrington (capitano del team Europa nell’ultima Ryder Cup) e due dei suoi cinque assistenti a Kohler, il tedesco Martin Kaymer (ha vinto questo torneo nel 2010) e il britannico Luke Donald.

Riflettori puntati inoltre sui sudafricani Daniel Van Tonder, George Coetzee e Justin Harding, sull’inglese Sam Horsfield, sugli scozzesi Robert MacIntyre e Calum Hill, oltre che sul danese Nicolai Hojgaard (vincitore del DS Automobiles 78° Open d’Italia). Il montepremi è di 5.000.000 di dollari.

Diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 – L’Alfred Dunhill Links Championship viene trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari. GOLF TV: giovedì 30 settembre, venerdì 1 ottobre e sabato 2, dalle ore 14 alle ore 18; domenica 3, dalle ore 13 alle ore 18. Eurosport 2: da giovedì 30 settembre a sabato 2 ottobre stessi orari di GOLF TV; domenica 3, differtia dalle ore20,05 alle ore 22. Commento di Maurizio Trezzi e di Marco Durante.

 

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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