26 Settembre 2021

Challenge: Schneider all’ultimo respiro

Marcel Schneider con il trofeo (Getty Images) Marcel Schneider con il trofeo (Getty Images)

Il tedesco Marcel Schneider ha ottenuto il secondo titolo stagionale e il terzo in carriera sul Challenge Tour imponendosi con 269 (68 66 65 70, -19) colpi nell’Open de Portugal dove Lorenzo Scalise, unicoo dei sette italiani in gara che ha superato il taglio, si è classificato 52° con 286 (71 72 72 72, -2).

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, pur essendo partito per il giro finale con tre colpi di vantaggio, Schneider, 31enne di Bietigheim-Bissingen, si è fatto raggiungere quasi subito per una partenza difficile con un doppio bogey. Poi ha rimediato con due birdie ed è stato un braccio di ferro continuo prima con Alejandro Del Rey, poi terzo con 273 (-15) per aver ceduto nella seconda parte del tracciato, e quindi con il francese Frederic Lacroix, rivenuto con un 65 (-7, un eagle, sei birdie e un bogey), miglior score di giornata, con il quale è arrivato alla pari sul tee della buca 18. Decisione al fotofinich con eagle del tedesco (70, -2) e birdie del francese.

Al quarto posto con 275 (-13) il portoghese Ricardo Gouveia e lo svedese Jens Dantorp e al sesto con 276 (-12) l’austriaco Lucas Nemecz, l’inglese Todd Clements e il neozelandese Daniel Hillier.

Ultimo giro in 71 (-1) con cinque birdie e quattro bogey per Scalise, abbastanza regolare, ma troppo vicino al par. Non hanno superato il taglio Matteo Manassero, 71° con 145 (73 72, +1), Federico Maccario (71 75) e Aron Zemmer (71 75), 81.i con 146 (+2), Enrico Di Nitto, 97° con 148 (74 74, +4), Edoardo Raffaele Lipparelli, 123° con 152 (75 77, +8), e Filippo Bergamaschi 128° con 162 (74 88, +18). Schneider è stato gratificato con un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

 

TERZO GIRO - Lorenzo Scalise, unico dei sette italiani rimasto in gara nell’Open de Portugal, vivacchia in bassa classifica e dopo il secondo 72 (par, tre brdie, un bogey, un doppio bogey) di fila è al 50° posto con 215 (71 72 72, -1).

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, ha fatto il vuoto con 199 (68 66 65, -17) colpi il tedesco Marcel Schneider, risalito dalla seconda piazza. Il 31enne di Bietigheim-Bissingen ha realizzato un 65 (-7), miglior score di giornata, e ha messo insieme sette birdie e non ha realizzato bogey per il secondo round consecutivo. Ha tre colpi di vantaggio sullo spagnolo Alejandro Del Rey (204, -14), e cinque sullo svedese Jens Dantorp (204, -12), ossia i soli due giocatori che hanno chances di poterlo quanto meno raggiungere.

Più difficile un aggancio da parte dello scozzese Ewen Ferguson e del francese Frederic Lacroix, quarti con 205 (-11), e possibilità prossime allo zero per il neozelandese Daniel Hillier e per l’olandese Daan Huizing, sesti con 206 (-8), quest’ultimo in vetta dopo un turno. Ha ceduto nettamente il norvegese Kristian Krogh Johannessen, leader dopo 36 buche e sceso con un 74 (ì2) in ottava posizione con 208 (-8), condivisa con il transalpino Ugo Coussaud.

Non hanno superato il taglio Matteo Manassero, 71° con 145 (73 72, +1), Federico Maccario (71 75) e Aron Zemmer (71 75), 81.i con 146 (+2), Enrico Di Nitto, 97° con 148 (74 74, +4), Edoardo Raffaele Lipparelli, 123° con 152 (75 77, +8), e Filippo Bergamaschi 128° con 162 (74 88, +18). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Ancora una defaillance italiana sul Challenge Tour. Nell’Open de Portugal, infatti, ne è rimasto in gara uno solo, Lorenzo Scalise 46° con 143 (71 72, -1) colpi dopo un 72 (par, due birdie, due bogey), mentre sono usciti di scena gli altri sei.

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, è passato a condurre con 133 (67 66, -11) il norvegese Kristian Krogh Johannessen, 26enne di Drammen a caccia del primo titolo sul circuito, autore di un 66 (-6, sei birdie), che ha però un vantaggio minimo sul tedesco Marcel Schneider (134, -10). In terza posizione con 135 (-9) l’austriaco Niklas Regner, il neozelandese Daniel Hillier, lo scozzese Ewen Ferguson e lo svedese Jens Dantorp e in settima con 136 (-8) il sudafricano Hennier Du Plessis e lo spagnolo Alejandro Del Rey, che ha segnato un 64 (-8, un eagle, otto birdie, due bogey), miglior score di giornata ottenuto anche da Dantorp (otto birdie). E’ sceso in decima con 138 (-6), penalizzato da un 75 (+3), l’olandese Daan Huizing, leader dopo un round.

Non hanno superato il taglio Matteo Manassero, 71° con 145 (73 72, +1), Federico Maccario (71 75) e Aron Zemmer (71 75), 81.i con 146 (+2), Enrico Di Nitto, 97° con 148 (74 74, +4), Edoardo Raffaele Lipparelli, 123° con 152 (75 77, +8), e Filippo Bergamaschi 128° con 162 (74 88, +18). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Partenza lenta d giocatori italiani nell’Open de Portugal sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, dove è in vetta con 63 (-9) colpi l’olandese Daan Huizing. In tre sono infatti al 40* posto con 71 (-1), Lorenzo Scalise, Federico Maccario e Aron Zemmer, mentre gli altri sono oltre la linea del taglio: Matteo Manassero, 80° con 73 (+1), Enrico Di Nitto e Filippo Bergamaschi, 93.i con 74 (+2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 106° con 75 (+3).

Daan Huizing, 30enne di Zwolle, con un titolo sull’European Tour e tre sul Challenge Tour, ha realizzato nove birdie senza bogey, e ha preso tre colpi di vantaggio sullo scozzese Ewen Ferguson e sul danese Martin Simonsen (66, -6). Al quarto posto con 67 (-5) il norvegese Kristian Krogh Johannessen, l’austriaco Lukas Nemecz e lo svizzero Benjamin Rusch. Tra gli otto giocatori al settimo posto i tedeschi Marcel Schneider e Hurly Long e l’inglese Alfie Plant, vincitore domenica scorsa dell’Hopps Open de Provence. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour dalla Francia si sposta in Portogallo per l’Open de Portugal. Dal 23 al 26 settembre a Vau Óbidos saranno sette gli azzurri in gara: Lorenzo Scalise, Matteo Manassero, Aron Zemmer, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Federico Maccario ed Edoardo Raffaele Lipparelli.

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort, progettato da Severiano Ballesteros, gli azzurri inseguono un risultato di prestigio sul secondo circuito continentale maschile. Il viaggio verso la “Road to Mallorca” entra nel vivo. Dopo la tappa portoghese il Challenge Tour si sposterà in Svizzera per lo Swiss Challenge. Concluderanno la stagione tre gare in programma tutte in Spagna: Empordà Challenge, il Challenge Costa Brava e il Rolex Challenge Tour Grand Final (dal 4 al 7 novembre a Mallorca).

Nel 2020 in Portogallo ad imporsi fu Garrick Higgo – che conquistò il primo successo sull’European Tour in un evento organizzato in combinata con il Challenge – che quest’anno non difenderà il titolo. Quell’exploit ha rappresentato un trampolino di lancio per il sudafricano che poi, nel 2021, s’è imposto anche al Gran Canaria Lopesan Open e al Canary Islands, prima di trovare l’affermazione anche sul PGA Tour al Palmetto Championship.

Tra i favoriti al titolo, quest’anno, c’è Ricardo Gouveia. Secondo nell’ordine di merito del Challenge Tour, il portoghese sogna in casa il terzo successo stagionale sul circuito che gli consentirebbe di essere promosso, immediatamente, sull’European Tour. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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