12 Settembre 2021

BMW PGA: titolo a Horschel, 6° Laporta

Billy Horschel con il trofeo (Getty Images) Billy Horschel con il trofeo (Getty Images)

In Inghilterra, dopo un torneo che lo ha visto protagonista dall’inizio alla fine, Francesco Laporta chiude il BMW PGA Championship al sesto posto con un totale di 272 (68 65 69 70, -16) colpi. A Virginia Water, nel Surrey, a trionfare con un birdie decisivo nel finale e uno score di 269 (70 65 69 65, -19) è l’americano Billy Horschel che s’impone nel terzo evento delle Rolex Series European Tour 2021. Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72) niente da fare per il gallese Jamie Donaldson, l’inglese Laurie Canter e il tailandese Kiradech Aphibarnrat, tutti secondi con 270 (-18). Mentre Francesco Molinari s’è classificato 35/o con 281 (69 73 70 69, -7) davanti al fratello Edoardo, 57/o con 285 (73 67 73 72, -3).

Seconda Top 10 consecutiva per Laporta che sfiora l’impresa in Inghilterra – Nel torneo più importante del massimo circuito continentale maschile, da molti considerato alla stregua di un major, almeno sulla sponda continentale, Laporta ha messo in mostra tutto il suo talento. Settimo dopo il primo giro, quarto a metà gara, ha chiuso il “moving day” in testa alla classifica. Poi, nell’ultimo round ha realizzato quattro birdie con due bogey, trovando la seconda Top 10 consecutiva che arriva dopo il quarto posto ottenuto al DS Automobiles 78° Open d’Italia. Un risultato davvero importante per il 30enne di Castellana Grotte (Bari), che guadagna così altre 29 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dov’è ora 46°. Per il pugliese si avvicinano dunque le possibilità di qualificarsi per il gran finale della stagione, il DP World Tour Championship, in programma dal 18 al 21 novembre a Dubai. Ma c’è di più: il sesto posto al BMW PGA Championship ha fruttato a Laporta 199.532,88 euro a fronte di un montepremi di 8.000.000 di dollari.

Restano dunque tre i successi azzurri in questo torneo: il primo italiano a imporsi in questa competizione fu, nel 1996, Costantino Rocca. Seguito da Matteo Manassero nel 2013 e da Francesco Molinari nel 2018. Con il torinese quest’anno 35esimo davanti al fratello Edoardo, 57/o.

E’ terminata invece dopo 36 buche la gara di Nino Bertasio (73 71) e Renato Paratore (76 68), entrambi 89/i con 144 (par). Sono usciti al taglio anche Guido Migliozzi (71 76) e Lorenzo Gagli (76 71), 116/i con 147 (+3). Così come Andrea Pavan, 141/o con 162 (87 75, +18).

Horschel re in Inghilterra, ora è secondo nella Race to Dubai – Tra i favoriti della vigilia, Horschel s’è imposto in Inghilterra grazie a un ultimo giro bogey free chiuso in 65 (-7), con 7 birdie. E’ una vittoria importante quella del 34enne di Grant (Florida), che gli permette di balzare dal quarto al secondo posto nella Race to Dubai, dietro solo (con un totale di 3.579,5 punti) al connazionale Collin Morikawa (in testa con 3.856,4). L’exploit nel Surrey ha consentito a Horschel di incassare un assegno di 1.125.951,98 euro.

“Sono davvero senza parole. Questo è un successo speciale, in un torneo che equivale al The Players Championship”. E’ la gioia di Horschel che ha equiparato il BMW PGA Championship a uno degli eventi clou del PGA Tour (il massimo circuito americano maschile, lì dove Horschel ha ottenuto sei successi, cifra comprensiva di un WGC). Tifosissimo del West Ham (per l’occasione ha sfoderato una sacca degli “Hammers”), Horschel nel 2014 ha vinto la FedEx Cup. S’è innamorato del BMW PGA Championship da bambino, quando guardava il torneo dalla tv. Ora lo ha fatto suo, diventando il secondo americano a riuscirci dopo Arnold Palmer nel 1975.

La classifica: Aphibarnrat, Donaldson e Canter secondi – In testa dopo 36 buche, decimo al termine del terzo round, nel quarto Aphibarnrat con un 64 (-8) ha firmato il miglior score di giornata. Per lui sei birdie nelle prime nove, poi altri due nelle seconde insieme a un eagle alla 12. A negargli la possibilità di giocarsi il titolo al play-off è stato un bogey alla buca 17 (par 5), la penultima del torneo. E così per il tailandese è arrivato un secondo posto da condividere con Laurie Canter (runner up all’Open d’Italia nel 2020) e Jamie Donaldson. Quinta piazza con 271 (-17) per il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, sesta – al fianco di Laporta - per i britannici Justin Rose e Andrew Johnston. Chiudono la Top 10, in nona posizione con 273 (-15), il belga Thomas Pieters, l’indiano Shubhankar Sharma e l’americano Sean Crocker.

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta è il nuovo leader con 202 (68 65 69, -14) colpi nel BMW PGA Championship, la gara più prestigiosa dell’European Tour, terza delle quattro Rolex Series e che viene equiparata a un major, almeno da questa parte dell’oceano. L’azzurro, 30enne di Castellana Grotte (BA) con due titoli sul Challenge Tour e un successo nel Campionato Nazionale Open, tutti nel 2019, ha segnato un parziale di 69 (-3) con un eagle, tre birdie e due bogey e inizierà il giro finale, sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72), a Virginia Water nel Surrey in Inghilterra, con un colpo di margine sull’inglese Laurie Canter (203, -13).

Correranno per il titolo anche il gallese Jamie Donaldson, l’australiano Adam Scott, lo statunitense Billy Horschel e il sudafricano Chistiaan Bezuindenhout, terzi con 204 (-12), l’irlandese Shane Lowry, l’americano Sean Crocker e l’austriaco Bernd Wiesberger, settimi con 205 (-11). Quest’ultimo con un successo si garantirebbe in questa ultima prova che assegna punti per la classifica speciale che porta alla Ryder Cup (Whistling Straits GC, Sheboygan, Wisconsin, 24-26 settembre) un biglietto per gli Stati Uniti.

E’ sceso al decimo posto con 206 (-10), penalizzato da un 74 (+2), il thailandese Kiradech Aphibernrat, leader dopo due turni, e con lui si trova il danese Nicolai Hojgaard, vincitore domenica passata dell’Open d’Italia, dove peraltro Laporta è stato il migliore tra gli italiani (quarto). Al 14° posto con 207 (-9) gli inglesi Justin Rose e Tommy Fleetwood e bassa classifica per Francesco Molinari, 50° con 212 (69 73 70, -4), uno dei tre azzurri  a segno in questo evento così come Costantino Rocca (1996) e Matteo Manassero (2013), ed Edoardo Molinari, 58° con 213 (73 67 73, -3).

Così Laporta al termine del round:  “Nelle ultime buche sono stato solido, ho giocato con pazienza e mi sono concentrato su un colpo alla volta. La scorsa settimana, a Roma, c'era molta più pressione su di me. L'ultimo giro sarà duro, ma mi piace essere messo alla prova. L'obiettivo è di chiudere nella Top 50 della Race to Dubai".

Sono usciti al taglio Nino Bertasio (73 71) e da Renato Paratore (76 68), 89.i con 144 (par), Guido Migliozzi (71 76, +3) e Lorenzo Gagli (76 71), 116. con 147 (+3+) e Andrea Pavan, 141° con 162 (87 75, +18). Il montepremi è di 8.000.000 di dollari, il secondo più alto nel circuito inferiore solo a quello del DP World Tour Championship di Dubai (18-21 novembre) che sarà di 9.000.000 di dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Laporta, in grande spolvero dopo il quarto posto nell’Open d’Italia, è salito dal settimo al secondo posto con 133 (68 65, -11) colpi, grazie a un 65 (-7), miglior score di giornata condiviso con altri tre concorrenti, nel BMW PGA Championship, la gara più prestigiosa dell’European Tour, terza delle quattro Rolex Series e che viene equiparata a un major, almeno sulla sponda continentale. L’azzurro, che è alla pari con l’inglese Laurie Canter, rende un colpo al thailandese Kiradech Aphibarnrat, che ha conservato la leadership con 132 (64 68, -12). Sono rimasti in gara Edoardo Molinari, 36° con 140 (73 67, -4), che ha risalito la classifica di 51 gradini, mentre l’ha discesa di 50 Francesco Molinari, vincitore del torneo nel 2018, 62° con 142 (69 73, -2), ultimo punteggio utile per superare il taglio.

Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72), a Virginia Water nel Surrey in Inghilterra, Kiradech Aphibarnrat, 32enne di Bangkok con quattro titoli sul circuito, ha girato in 68 (-4) con sei birdie e gli unici due bogey in 36 buche, mentre Laporta è stato impeccabile con sette birdie senza bogey. E’ al quarto posto con 134 (-10) l’australiano Adam Scott e sono al quinto con 135 (-9) l’inglese Justin Rose, il gallese Jamie Donaldson e lo statunitense Billy Horschel, anch’egli autore di un 65, mentre gli altri due sono stati l’inglese Sam Horsfield, 14° con 137 (-7), e il francese Antoine Rozner, 62° come Francesco Molinari. Tra i sei concorrenti sull’ottava piazza con 136 (-8) l’irlandese Shane Lowry e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, in vetta con Aphibarnrat dopo un round.

Viaggia insieme a Horsfield anche il danese Nicolai Hojgaard, vincitore domenica scorsa dell’Open d’Italia, e hanno rimontato l’austriaco Bernd Wiesberger, 19° con 138 (-6) - che in questa ultima prova che assegna punti per la classifica speciale che porta alla Ryder Cup (Whistling Straits GC, Sheboygan, Wisconsin, 24-26 settembre) spera di poter staccare il biglietto per gli Stati Uniti -  e il norvegese Viktor Hovland, 25° con 139 (-5). Difesa del titolo terminata dopo 36 buche per il deludente inglese Tyrrell Hatton, 79° con 143 (-1).

Aveva possibilità di partire per il Wisconsin anche Guido Migliozzi, ma avrebbe avuto bisogno almeno di un secondo posto, invece la sua avventura si è conclusa con il 116° (147 – 71 76, +3), dove è stato affiancato da Lorenzo Gagli (76 71), e l’uscita al taglio, disavventura subita anche da Nino Bertasio (73 71) e da Renato Paratore (76 68), 89.i con 144 (par), e da Andrea Pavan, 141° con 162 (87 75, +18), che nel primo giro ha segnato addirittura un “11” alla buca 4 (par 5).

Edoardo Molinari è rinvenuto con un 67 (-5, sette birdie, due bogey) e Francesco Molinari ha tenuto un’andatura saltellante con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey che hanno fatto 73 (+1). Il montepremi del torneo, che gli italiani hanno vinto tre volte (Costantino Rocca 1996, Matteo Manassero 2013, oltre a Francesco Molinari) è di 8.000.000 di dollari, il secondo più alto nel circuito inferiore solo a quello del DP World Tour Championship di Dubai (18-21 novembre) che sarà di 9.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - Partenza con buone premesse per Francesco Laporta, settimo con 68 (-4) colpi, e per Francesco Molinari, 12° con 69 (-3), che questo torneo lo ha vinto nel 2018, nel BMW PGA Championship, la gara più prestigiosa dell’European Tour che fa parte delle Rolex Series e che viene equiparata a un major, almeno da questa parte dell’Oceano.

Leader con 64 (-8) il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 32enne di Bangkok con quattro titoli sul circuito, ma che ultimamente non ha proprio brillato, il quale ha realizzato otto birdie senza bogey, dei quali sette sulle ultime nove buche, e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, 28enne di Delmas, tre successi sul tour e uno sul Challenge Tour, che ha segnato un eagle, sette birdie e un bogey.

Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72), a Virginia Water nel Surrey in Inghilterra, la coppia ha un colpo di vantaggio sull’australiano Adam Scott (65, -7) e tre sugli inglesi Justin Rose e Laurie Canter e sul giapponese Masahiro Kawamura (67, -5). Affiancano Laporta il sempreverde spagnolo Miguel Angel Jimenez e il suo connazionale Pablo Larrazabal e l’olandese Joost Luiten. Con loro anche il danese Jeff Whinter con “-4” dopo 17 buche. Buon passo dell’altro danese Nicolai Hojgaard, 22° con 70 (-2), vincitore dell’Open d’Italia domenica scorsa, a metà classifica il norvegese Viktor Hovland, 66° con 72 (par), e inizio disastroso per l’inglese Tyrrell Hatton, campione in carica, 103° con 74 (+2).

Degli altri italiani in gara Guido Migliozzi è 51° con 71 (-1) e con lui si trova l’austriaco Bernd Wiesberger, entrambi impegnati a cercare un posto nella compagine di Ryder Cup, ma l’inizio non depone a loro favore. Sono oltre la linea del taglio Edoardo Molinari e Nino Bertasio, 86.i con 73 (+1), Renato Paratore, 127° con 76 (+4) e occupa la stessa posizione Lorenzo Gagli, con il medesimo “+4” dopo 16 buche, e quasi in coda Andrea Pavan, 144° con 87 (+15). Laporta ha messo insieme sei birdie e due bogey, Francesco Molinari quattro birdie e un bogey e Migliozzi quattro birdie e tre bogey. Il turno non si è completato per oscurità con nove giocatori ancora in campo. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari.

 

LA VIGILIA - Al Wentworth Golf Club di Virginia Water nel Surrey in Inghilterra si disputa il BMW PGA Championship (9-12 settembre), la gara più prestigiosa dell’European Tour che viene equiparata a un major, almeno nella sponda continentale. E’ il terzo dei quattro eventi delle Rolex Series e ultimo appuntamento per acquisire punti onde entrare nel Team Europe di Ryder Cup via classifica e anche per convincere il capitano l’irlandese Padraig Harrington a farsi affidare una delle tre wild card a sua disposizione, a meno che lui non abbia già deciso in tal senso. La sfida con gli Stati Uniti, dove l’Europa difenderà il trofeo conquistato a Parigi nel 2018 travolgendo gli avversari, (17,5-10,5) si terrà dal 24 al 26 settembre  al Whistling Straits GC di Sheboygan nel Wisconsin.

C’è un azzurro che spera: è Guido Migliozzi che non scendendo oltre il secondo posto potrebbe andare a dama, ma dipendendo anche da cosa farà chi lo precede in graduatoria. Con il veneto saranno in campo anche Francesco Molinari, che è fuori dai giochi e che non avrà dunque l’opportunità di ripetere la mirabolante Ryder Cup del 2018 logico epilogo di due stagioni veramente sotto tono, Francesco Laporta ed Edoardo Molinari, tra i protagonisti dell’Open d’Italia (quarto e quinto), Renato Paratore, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan e Nino Bertasio.

Difende il titolo l’inglese Tyrrell Hatton - che non attraversa un buon momento di forma, ma che comunque attualmente è dentro il team - in un field che comprende altri i quali occupano i posti validi nelle due classifiche che conducono nel Wisconsin, e che tuttavia dovranno essere poi conservati al termine della gara. Parliamo del norvegese Viktor Hovland (primo nella World Points), degli inglesi Matthew Fitzpatrick, Tommy Fleetwood e Lee Westwood e dell’irlandese Shane Lowry. Assenti lo spagnolo Jon Rahm, numero uno mondiale (primo nella European Points), il nordirlandese Rory McIlroy (quarto) e l’inglese Paul Casey (secondo World).

Nell’ottimo field ci sono tanti giocatori che possono, in ogni caso, recitare ruoli da protagonisti tra i quali ricordiamo gli inglesi Justin Rose, Ian Poulter, Luke Donald e Danny Willett, l’austriaco Bernd Wiesberger, che può ancora entrare in squadra, lo svedese Henrik Stenson (che potrebbe avere una delle wild card in nome della sua esperienza), il belga Thomas Detry, i gemelli danesi Hojgaard, Rasmus e Nicolai, quest’ultimo a segno a Roma, il francese Victor Perez, lo scozzese Robert MacIntyre, e i sudafricani Garrick Higgo, Christiaan Bezuindenhout, Wilco Nienaber e Dean Burmester.

Il BMW PGA Championship, tre volte vinto dagli italiani (Costantino Rocca 1996, Matteo Manassero 2013, Francesco Molinari 2018), ha un montepremi è di 8.000.000 di dollari, il secondo più alto nel circuito inferiore solo a quello del DP World Tour Championship di Dubai (18-21 novembre) che sarà di 9.000.000 di dollari.

Il torneo in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il BMW PGA Championship verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 9 settembre e venerdì 10, dalle ore 13 alle 19; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 13 alle ore 18,30. Eurosport 2: giovedì 9 settembre e venerdì 10, dalle ore 15 alle 19; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini e di Silvio Grappasonni.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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