09 Agosto 2021

PGA Tour: primo titolo per Van Rooyen

Erik Van Rooyen Erik Van Rooyen

Gli esclusi dal WGC-FedEx St. Jude Invitational si sono ritrovati al Tahoe Mountain Club (Old Greenwood), a Truckee in California, per confrontarsi nel Barracuda Championship, dal montepremi modesto di 3.500.000 dollari (si fa per dire), notevolmente inferiore rispetto alla media del PGA Tour. Il torneo si è giocato con formula stableford modificata  che assegnava otto punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie e nessuno per il par e ne toglieva uno per il bogey e tre per errori superiori.

Ha ottenuto il primo titolo sul circuito il sudafricano Erik Van Rooyen con 50 punti (7 17 10 16) che ha superato Andrew Putnam (45), Scott Piercy (44), Adam Schenk (43) e Brandon Hagy (41).

Van Rooyen, 31enne di Bellville, ha percepito un assegno di 630.000 dollari, ma soprattutto ha ricevuto due anni di esenzione sul circuito. Nel suo palmarès figurano anche un successo sull’European Tour, uno sul Challenge Tour e uno su Sunshine Tour.

Primo piano

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    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

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    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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