25 Luglio 2021

Italian Challenge a Gouveia, nono Manzoni

Giovanni Manzoni premiato Giovanni Manzoni premiato

(Da Ufficio Stampa Federgolf)

L'Italian Challenge Open si chiude con il successo di Ricardo Gouveia. Dopo quattro giorni spettacolari, al Golf Club Margara (Par 71) di Fubine Monferrato (Alessandria) trionfa il portoghese che si aggiudica il sesto appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour, inserito anche nel calendario del Challenge Tour, grazie ad un punteggio di 268 (67 68 69 64, -16) colpi. Gouveia torna alla vittoria sul secondo circuito europeo maschile a distanza di sei anni: per il classe 1991 è il secondo successo in carriera in questo torneo e il quarto in totale. L'Italian Challenge Open si chiamava EMC Golf Challenge Open e, nel 2014, venne vinto proprio da Gouveia quando si giocò sul percorso dell'Olgiata Golf Club (par 71) a Roma. Gli altri due trionfi furono all'Aegean Airlines Challenge Tour e il NBO Golf Classic Grand Final l'anno successivo. Il lusitano incassa un assegno di 48.000 euro a fronte di un montepremi complessivo di 300.000 vincendo dopo aver chiuso il quarto round con un giro bogey free condito da sette birdie, che gli permettono di far registrare il "best" score di giornata da 64 (-7) colpi. Secondo posto per l'austriaco Lukas Nemecz con uno score di 270 (68 67 67 68, -14), terzo l'inglese Andrew Wilson con 272 (71 66 70 65, -12). Rimandato il passaggio sull'Eurotour di Santiago Tarrio: lo spagnolo, leader dell'ordine di merito del Challenge Tour e in testa dopo il "moving day", non è andato oltre la quarta piazza con il punteggio di 273 (-11). Dopo i due successi già centrati nel 2021 (D+D REAL Czech Challenge e Challenge de Espana) il tris lo avrebbe promosso di diritto sul massimo circuito europeo maschile.

Tra gli italiani in gara, il migliore è Giovanni Manzoni. L'amateur azzurro chiude in Top 10, in 9/a posizione, con uno score di 275 (71 68 69 67, -9) colpi. Grazie ad un ultimo giro da sette birdie e due bogey, Lorenzo Scalise (72 69 70 66) recupera 28 posizioni e si piazza al fianco di Jacopo Vecchi Fossa (69 67 69 72) al 14/o posto con 277 (-7). 25/i Filippo Bergamaschi (66 72 71 70) e Luca Cianchetti (71 69 69 70) con 279 (-5). Filippo Celli, altro amateur in gara, è 34/o grazie ad uno score di 280 (70 69 75 66, -4) e risale 26 posizioni grazie ad un ultimo giro bogey free. 38/a piazza per Alessandro Tadini con 281 (70 69 71 71, -3). Gregorio De Leo, anche lui dilettante, chiude 44/o con il punteggio di 282 (71 69 71 71, -2). Edoardo Raffaele Lipparelli 54/o con 286 (72 67 72 75, +2), mentre Edoardo Giletta è 57/o con 287 (70 69 73 75, +3).

"Sin dall'inizio sono partito molto solido - le parole di Ricardo Gouveia al termine del torneo -, ho tenuto sempre il controllo del mio gioco per tutto il round: è fantastico. Il percorso qui al Golf Club Margara era in condizioni meravigliose. Amo l'Italia e tornare a vincere qui a distanza di sette anni dal mio primo successo sul Challenge Tour è una sensazione bellissima".

Giovanni Manzoni ha dichiarato: "Sono molto contento, mi sono divertito tanto e ho giocato veramente bene. Non mi aspettavo di esordire sul Challenge Tour con una Top ten, ma ci alleniamo anche per quello ed è un bel risultato. Ho mantenuto la calma in mezzo ai professionisti anche grazie al mio caddie che mi ha aiutato molto".

Il percorso – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno ha ospitato pure la 25esima edizione del Ladies Italian Open.

Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha avuto il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.

Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf..

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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