(Da Ufficio Stampa Federgolf)
L’attesa è finita. Dopo la Pro-Am - vinta dal team guidato dal francese Julien Brun con 89 punti - al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) è tutto pronto per l’Italian Challenge Open (22-25 luglio), sesto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2021. Inserito anche nel calendario del secondo circuito europeo maschile, l’evento vedrà in gara pure 22 azzurri (di cui 4 amateur). Da Matteo Manassero a Lorenzo Scalise, gli italiani puntano in alto in Piemonte e inseguono il primo successo stagionale sul Challenge Tour. Scalise, secondo nel 2019, è tra i più in forma del momento. Mentre Manassero, reduce dall’11/o posto in Austria all’Euram Bank Open, vuole l’impresa.
Prima la 25esima edizione del Ladies Italian Open. Ora l’Italian Challenge Open. Il golf internazionale torna protagonista al Golf Club Margara per uno dei tornei più attesi del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG.
Pro-Am al team di Julien Brun ma a vincere è stata anche l’inclusione – La Pro-Am (che ha visto protagoniste 14 squadre, tutte composte da un pro e tre dilettanti, sulla distanza di 18 buche) ha aperto l’attesa settimana dell’Italian Challenge Open. A imporsi è stata la compagine capitanata dal “pro” Brun con Francesco Garino, Dante Orsi e Giuseppe Righetti. Con lo stesso punteggio, 89 punti, ha chiuso la squadra dello scozzese Craig Howie con Silvia Audisio, Matteo Camillo Dore e Stefano Cazzetta. Ma in virtù del miglior score nelle seconde nove la contesa se l’è aggiudicata la squadra di Brun. Mentre in terza posizione con 88 punti ecco Federico Maccario con Lorenzo Boglione, Filippo Crosato ed Egisto Mantovani. Quarta piazza (87 punti) per Alessandro Tadini, Jacopo Morelli, Marco Jimmy Luison e Roberto Molina, giocatore diversamente abile. Per una sfida all’insegna anche dell’inclusione - punto imprescindibile del progetto Ryder Cup 2023 – nell’ambito di uno sport contro ogni barriera. Quinto posto con 86 punti per Filippo Bergamaschi con Adolfo Courrier, Paolo Roviera e Andrea Azzolini.
Due i trionfi azzurri nel torneo – Dal 2007 a oggi due i trionfi italiani nel torneo che portano la firma di Edoardo Molinari (campione nel 2009) e Matteo Delpodio (vincitore nel 2015). Con Scalise runner up nel 2019 (quando fu battuto al play-off dall’inglese Matthew Jordan).
Ventidue gli azzurri in campo quest’anno. Al fianco dei professionisti anche 4 amateur: Gregorio De Leo, Giovanni Manzoni, Pietro Bovari e Filippo Celli.
Nel field anche sei tra i migliori dieci giocatori dell’ordine di merito del Challenge Tour 2021 – Nel field dell’Italian Challenge Open figurano anche i nomi e i cognomi di sei tra i primi dieci della classifica dell’ordine di merito del Challenge Tour 2021. Insieme al leader, lo spagnolo Santiago Tarrio, ecco poi il francese Julien Brun (terzo), gli scozzesi Ewen Ferguson (quarto) e Craig Howie (settimo), il sudafricano Oliver Bekker (quinto) e l’olandese Daan Huizing (nono).
Mentre saranno otto (su 13 totali) i giocatori in campo con almeno già un successo sul Challenge Tour 2021: Santiago Tarrio (vincitore del D+D Real Czech Challenge e del Challenge de Espana), Juan Carlo Ritchie (Bain’s Whisky Cape Town Open), Craig Howie (Range Servant Challenge by Hinton Golf), Félix Mory (Dormy Open), Daan Huizing (Irish Challenge), Kristof Ulenaers (Challenge de Cadiz), Julien Brun (Open de Bretagne) e Manley Stuart (Euram Bank Open).
All’appello mancherà invece il tedesco Hurly Long che, nel 2020, ha trionfato in Piemonte sul percorso del Golf Club Castelconturbia di Agrate Conturbia (Novara).
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi – tra i più alti del Challenge Tour 2021 – è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000.
Il percorso – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno ha ospitato pure la 25esima edizione del Ladies Italian Open.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf