Ancora Nelly Korda, autentica dominatrice della stagione, e questa volta con il botto. Infatti si è imposta con 269 (70 63 68 68, -19) nel KPMG Women’s PGA Championship, terzo dei cinque major stagionali femminili, e simultaneamente ha conseguito il suo primo titolo major (sei successi in totale sul LPGA Tour e tre stagionali), è salita al vertice della classifica mondiale, terza statunitense a riuscire nell’impresa dopo Cristie Kerr (cinque settimane nel 2010) e Stacy Lewis (25 settimane tra i 2013 e il 2014), e con i 675.000 dollari di prima moneta (su un montepremi di 4.500.000 dollari) è la nuova leader della money list ($ 2.713.000). Inoltre si era già qualificata per i Giochi Olimpici insieme alla sorella Jessica.
Prima di parlare ancora della vincitrice occorre tessere le lodi per Giulia Molinaro, che si è resa autrice di una grande prova conquistando il terzo posto con 278 (70 70 66 72, -10), dopo essere stata decima nei primi due giri e terza anche dopo 54 buche. E’ il suo miglior risultato in un torneo del “grande Slam” che gli ha fruttato 269.361 dollari con relativo salto dal 106° al 47° posto ($ 380.140) nella money list. Nell’ultimo giro, che ha concluso in 72 (par), ha iniziato con un bogey, ha proseguito con un eagle e due birdie e sulle ultime quattro buche ha rischiato di uscire dal podio, ma alla sequenza doppio bogey-bogey-bogey ha posto rimedio con un birdie a chiudere per agganciare Hyo Joo Kim sulla terza piazza. Da ricordare che in questo evento il miglior risultato azzurro è di Stefania Croce, che nel 2000 giunse seconda superata nel playoff da Juli Inkster, un mostro sacro del golf femminile (44 successi in carriera di cui 31 sul LPGA Tour con sette major).
Sul percorso dell’Atlanta Athetic Club (par 72) di Johns Creek in Georgia, Nelly Korda, che dopo tre round era alla pari con Lizette Salas, ha distaccato la rivale con un 68 (-4, due eagle, due birdie, un doppio bogey) la quale nulla ha potuto con il 71 (-1), terminando seconda con 272 (-16).
Nelly Korda, 22enne di Bradenton è sorella minore di Jessica, figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová. Hanno un fratello più giovane, tennista, Sebastian, che nel 2018 si è imposto negli Australian Open, sezione Boys (il padre vinse gli Australian Open del 1998), e che a maggio scorso ha fatto suo a Parma il suo primo torneo APT battendo in finale Marco Cecchinato. Ora le due sorelle emuleranno la mamma che prese parte alle Olimpiadi nel 1998.
Al quinto posto si sono classificate con 280 (-8) Danielle Kang e la thailandese Patty Tavatanakit e al settimo con 281 (-7) Austin Ernst e la francese Celine Boutier. L’elenco delle deluse inizia con la coreana Sei Young Kim, campionessa uscente, 12ª con 283 (-5), e prosegue con la canadese Brooke M. Henderson, 21ª con 285 (-3), con le coreane Inbee Park, 40ª con 289 (+1), e Jin Young Ko, 46ª con 290 (+2), che ha perso la leadership mondiale, e con Lexi Thompson, 52ª con 281 (+3).
TERZO GIRO - Lizette Salas ha raggiunto in vetta Nelly Korda (201, -15), ma è stato anche il giorno di Giulia Molinaro, da decima a terza con 206 (-10) colpi e mai così in alto in un major. Nel KPMG Women’s PGA Championship, terzo dei cinque major stagionali femminili che si sta disputando sul percorso dell’Atlanta Athetic Club (par 72) di Johns Creek in Georgia, a un giro dal termine Lizette Salas (67 67 67) con il terzo 67 di fila (-5, sei birdie, un bogey) ha recuperato il colpo di svantaggio che aveva dopo due turni da Nelly Korda (70 63 68), numero tre mondiale, la quale ha effettuato un giro molto pulito con quattro birdie senza bogey, ma il 68 (-4) non è bastato per evitare l’aggancio.
Giulia Molinaro, decima nei primi due turni, ha realizzato un ottimo 66 (-6, otto birdie, due bogey), secondo score del moving day, e ora può sperare in un risultato di grande prestigio, anche se con cinque colpi di ritardo dalle due leader, che tengono ritmi molto alti, è difficile pensare a un recupero. Comunque nel golf si è visto di tutto e non si può escludere niente, pensiero che evidentemente non alberga solo nell’azzurra, ma anche nelle due proette che l’affiancano, la francese Celine Boutier e la thailandese Patty Tavatanakit, quest’ultima risalita dalla 19ª piazza con un 65 (-7, sette birdie), punteggio parziale più basso del round. Al sesto posto con 208 (-8) la filippina Dottie Ardina e al settimo con 209 (-7) la svedese Madelene Sagstrom e la tedesca Esther Henseleit.
Non hanno altre alternative, se non che cercare di migliorare la propria posizione deficitaria rispetto alle proprie ambizioni, Danielle Kang e la canadese Brooke M. Henderson, 17.e con 213 (-3), Lexi Thompson e la coreana Sei Young Kim, numero quattro del Rolex Ranking, che difendeva il titolo, 31.e con 215 (-1), e le altre sue due connazionali Inbee Park (n. 2), 34ª con 216 (par), e Jin Young Ko, numero uno, 56ª con 220 (+4).
Da ricordare che in questo torneo il miglior risultato azzurro è di Stefania Croce, che nel 2000 giunse seconda superata nel playoff da Juli Inkster, un mostro sacro del golf femminile (44 successi in carriera di cui 31 sul LPGA Tour con sette major).
SECONDO GIRO - Impennata di Nelly Korda, nuova leader con 133 (70 63, -11) colpi, e ancora un bel giro di Giulia Molinaro, che ha mantenuto la decima posizione con 140 (70 70, -4,) nel KPMG Women’s PGA Championship, il terzo dei cinque major stagionali femminili che si sta svolgendo all’Atlanta Athetic Club (par 72) di Johns Creek in Georgia.
Nelly Korda, 22enne di Bradenton (Florida), cinque titoli in carriera e vincitrice del precedente Meijer Classic che l’ha proiettata sulla terza piazza nella classifica mondiale, ha superato con un 63 (-9) Lizette Salas, ora seconda con 134 (134, -10) e che ha potuto poco contro i dieci birdie (di cui sei di fila) contro l’unico bogey dell’avversaria, autrice del miglior score di giornata.
In terza posizione con 137 (-7) Cydney Clanton, la francese Celine Boutier e la canadese Alena Sharp, in sesta con 138 (-6) la svedese Madelene Sagstrom e in settima con 139 (-5) la coreana Inbee Park, numero due mondiale, la tedesca Esther Henseleit e l’inglese Charley Hull.
Hanno lo stesso punteggio di Giulia Molinaro, che ha siglato il secondo 70 (-2) con un eagle, tre birdie e tre bogey, Danielle Kang e la coreana Hyo Joo Kim, mentre sono praticamente svaniti i sogni di alcune big che avevano fondate ambizioni. La thailandese Ariya Jutanugarn è 27ª con 142 (-2), Lexi Thompson 32ª con 143 (-1), la canadese Brooke M. Henderson 43ª con 144 (par). Più indietro le coreana Sei Young Kim, numero quattro del Rolex Ranking e campionessa uscente, 49ª con 145 (+1), e Jin Young Ko, numero uno, 57ª con 146 (+2), e che sembra in un calo di condizione. Il montepremi di 4.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Ottimo avvio di Giulia Molinaro, decima con 70 (-2) colpi, nel KPMG Women’s PGA Championship, il terzo dei cinque major stagionali femminili che si sta svolgendo all’Atlanta Athetic Club (par 72) di Johns Creek in Georgia, dove è inattesa leader Lizette Salas con 67 (-5) e in cui alcune big sono già con un piede fuori dai giochi per il titolo.
Lizette Salas, 31enne di Azusa (California), con un successo sul circuito ormai lontano nel tempo (Kingsmill Championship, 2014), ma con una buona reputazione tanto da aver disputato quattro Solheim Cup di fila dal 2013 al 2019 (due vinte), ha segnato cinque birdie senza bogey e ha lasciato a un colpo l’inglese Charley Hull (68, -4). Sette concorrenti in terza posizione con 69 (-3): Austin Ernst, Jessica Korda, Yealimi Noh, la coreana Jeongeun Lee6, la canadese Alena Sharp, che solitamente appare e scompare rapidamente, la cinese Xiyu Lin e la svedese Dani Holmqvist.
Giulia Molinaro, che ha messo insieme un eagle, tre birdie, un bogey e un doppio bogey, è affiancata dalle thailandesi Ariya Jutanugarn e Patty Tavatanakit e da Nelly Korda, numero tre mondiale, mentre ha un ritardo rimediabile la coreana Inbee Park (n. 2), 23ª con 71 (-1).
Le cose non vanno molto bene per Lexi Thompson, 39ª con 73 (+1), e sicuramente male per la canadese Brooke M. Henderson e per la cinese Shanshan Feng, 63.e con 74 (+2), e per le coreane Jin Young Ko, leader del Rolex ranking, 75ª con 75 (+3), e per Sei Young Kim (n. 4), campionessa in carica, 93ª con 76 (+4). il montepremi di 4.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Per festeggiare la seconda qualificazione alle Olimpiadi (che ha già giocato nel 2016 a Rio de Janeiro) Giulia Molinaro aspetta solo l’ufficialità. Intanto dopo lo US Women’s Open si prepara a giocare un altro major in stagione, il KPMG Women’s PGA Championship (24-27 giugno). All’Atlanta AtheticClub di Johns Creek in Georgia, la sudcoreana Sei Young Kim, numero 4 mondiale, proverà a replicare l’exploit del 2020 quando, dopo una grande rimonta nel round finale, è risalita dal 26° posto firmando l’impresa. Tra le principali avversarie nella corsa al titolo avrà le connazionali Jin Young Ko (regina del Rolex ranking) e Inbee Park (numero 2 mondiale che ha vinto consecutivamente questo major dal 2013 al 2015). E ancora: Nelly Korda (unica giocatrice ad aver conquistato due tornei sul LPGA Tour 2021 e campionessa, la scorsa settimana, del Meijer LPGA), Brooke Mackenzie Henderson, Danielle Kang, Lexi Thompson, Hyo-Joo Kim, Yuka Saso (prima filippina a imporsi allo US Women’s Open del 2021) e Lydia Ko. La Top 10 mondiale proverà a far la voce grossa in Georgia dove vuole un altro grande exploit la tailandese Patty Tavatankit (ha vinto quest’anno l’ANA Inspiration, primo major del 2021).
Dopo sette tagli consecutivi superati (uno sul LET) Giulia Molinaro, 30enne di Camposampiero (Padova), ha l’occasione per distinguersi in un evento che vedrà 156 giocatrici contendersi il trofeo e un montepremi di 4.500.000 dollari.