Due azzurri in alta classifica, Renato Paratore, 12° con 282 (-6), e Lorenzo Gagli, 15° con 283 (-5) nell’Austrian Golf Open (European Tour) vinto dallo statunitense John Catlin (274 - 68 70 71 65, -14), 30 anni e al terzo titolo sul circuito dopo i due conquistati lo scorso anno.
Sul percorso del Diamond CC (par 72), ad Atzenbrugg, nei pressi di Vienna in Austria, Catlin ha concluso la gara alla pari con il tedesco Maximilian Kieffer (274 - 72 68 68 66) e poi lo ha superato in un rocambolesco spareggio sulla buca 18 (par 3), terminato al quinto passaggio con un “4” dell’americano e un “8” di Kieffer.
Si attendeva un altro tedesco protagonista, Martin Kaymer, un campione che si è improvvisamente arenato nel 2014, dopo 11 titoli sull’European Tour con due major e uno sul PGA Tour, soprattutto dopo che aveva raggiunto la vetta nel terzo turno, ma evidentemente qualcosa nei suoi delicati meccanismi non funziona più probabilmente a livello di controllo della tensione nervosa sotto pressione. Fatto è che ha buttato al vento l’occasione per tornare al successo, come era accaduto un paio di volte anche lo scorso anno in cui si era defilato nelle battute finali. La partenza, infatti, è stata disastrosa con un bogey e un doppio bogey in tre buche e la buona rma vana eazione con cinque birdie contro un bogey sul resto del tracciato ha solo prodotto un terzo posto con 277 (-11) dopo un 70 (-2).
Più distaccati l’olandese Will Besseling, l’inglese Marcus Armitage e il sudafricano Garrick Higgo, quarti con 280 (-8), il danese Nicolai Hojgaard, gemello del più noto Rasmus che ha due titoli sul circuito, l’australiano Austin Bautista, l’austriaco Matthias Schwab, il sudafricano Jacques Kruyswijk e lo spagnolo Alejandro Cañizares, settimi con 281 (-7), quest’ultimo in vetta da solo per due turni e con Kaymer nel terzo.
Francamente da decifrare la condotta di Renato Paratore che nel corso del torneo è passato indifferentemente da un 78 (+6) a un 66 (-6), che poi ha fatto passi indietro con un 71 (-1), e che infine ha sfiorato la top ten con un 67 (-5), sia pure conseguito come se fosse su una altalena con un eagle, sei birdie e tre bogey. Stagione al momento singolare con tre tagli subiti e un 67° posto nelle precedenti quattro gare di quest’anno.
Molto regolare la condotta di Lorenzo Gagli (70 72 71 70), anche se con score troppo vicini al par, ma comunque efficace. Giro finale in 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Sono usciti al taglio Aron Zemmer e Nino Bertasio, 74.i con 148 /+4) e gli stessi parziali (75 73), ed Edoardo Molinari, 87° con 149 (75 74, +5). Si è ritirato per problemi fisici Lorenzo Scalise che era 46° con 73 (+1) dopo un round. Al vincitore è andato un assegno di 147.370 euro su un montepremi di un milione di euro.
TERZO GIRO - Lorenzo Gagli è rimasto al 14° posto con 213 (-3) colpi e Renato Paratore è salito dal 31° al 25° con 215 (-1) nel moving day dell’Austrian Golf Open (European Tour) che si sta disputando sul percorso del Diamond CC (par 72), ad Atzenbrugg, nei pressi di Vienna in Austria.
Novità in vetta alla classifica dove il tedesco Martin Kaymer (207 - 68 70 69, -9) ha raggiunto lo spagnolo Alejandro Cañizares (207 - 67 70 70), leader solitario nei primi due turni. Kaymer, 36enne di Dusseldorf, aveva 30 anni nel 2014 quando la sua carriera si è improvvisamente arenata dopo undici titoli sull’European Tour con due major e uno sul PGA Tour. Non vince da giugno di quell’anno, dopo un major (US Open), ma ha dato qualche cenno di risveglio nel 2020 quando ha avuto un paio di occasioni per riemergere, mancate nel giro finale. Cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3) gli hanno concesso una nuova opportunità, ma una mano gliela hanno data anche lo stesso Cañizares, figlio di José Maria campione degli anni Ottanta, anch’egli a secco dal 2014 dopo due vittorie, ma con un altro successo nella Qualifying School del 2018, e il connazionale Maximilian Kieffer, terzo con 208 (-8). Infatti Cañizares ha effettuato una brusca frenata con due doppi bogey, dopo quattro birdie di fila, rimanendo comunque agganciato alla vetta con altri due birdie (70, -2), e Kieffer dopo cinque birdie per arrivare in vetta è retrocesso malgrado un sesto birdie, causa due bogey nel finale (68, -4).
Saranno in corsa per il titolo anche lo statunitense John Catlin, quarto con 209 (-7), l’inglese Daniel Gavins, l’olandese Joost Luiten e il sudafricano Jacques Kruyswijk, quinti con 210 (-6). Più difficile un rientro del tedesco Nicolai Von Dellingshausen, ottavo con 211 (-5).
Sia Gagli (70 72 71) che Paratore (78 66 71) hanno realizzato un 71 (-1) marciando a corrente alternata. Gagli sulle prime quattro buche ha infilato la sequenza birdie-bogey-bogey-eagle, poi sulle ultime sette buche ha messo insieme tre birdie e altrettanti bogey. Paratore ha iniziato con un bogey, ha reagito con due birdie ma subito vanificati da un doppio bogey. Dopo dieci buche in par un bel finale con due birdie. Sono usciti al taglio Aron Zemmer e Nino Bertasio, 74.i con 148 /+4) e gli stessi parziali (75 73), ed Edoardo Molinari, 87° con 149 (75 74, +5). Si è ritirato per problemi fisici Lorenzo Scalise che era 46° con 73 (+1) dopo un round. Il montepremi è di un milione di euro.
SECONDO GIRO - Ha tenuto Lorenzo Gagli, 14° con 142 (70 72, -2) colpi, e ha effettuato una poderosa rimonta Renato Paratore, da 119° a 31° con 144 (78 66, par), nella seconda giornata dell’Austrian Golf Open (European Tour) che si sta disputando sul percorso del Diamond CC (par 72), ad Atzenbrugg, nei pressi di Vienna in Austria, dove ha mantenuto la leadership lo spagnolo Alejandro Cañizares con 137 (67 70, -7)
Il 38enne madrileno è figlio d’arte con suo padre José Maria ottimo giocatore e vincitore di sei gare sull’European Tour, due World Cup per la Spagna e con un titolo individuale, e quattro presenze in Ryder Cup (due successi del Team Europe con un pari e un pareggio da detentore). Il figlio per ora si è fermato a due titoli, l’ultimo datato 2014, e con un primo posto nella Qualifying School del 2018 dove ha ripreso la ‘carta’ che aveva perso. Cañizares ha rallentato rispetto al round d’apertura, ma il 70 (-2) un po' complicato con sette birdie, tre bogey e un doppio bogey gli è bastato per tenere a un colpo di distanza lo statunitense John Catlin, emerso con due successi nel 2020, e il tedesco Martin Kaymer (138, -6), un campione che si è improvvisamente fermato nel 2014, quando aveva solo 30 anni, dopo undici titoli sull’European Tour con due major e uno sul PGA Tour. Lo scorso anno ha avuto almeno due occasioni per rimettersi in corsa, ma le ha fallite nel giro finale e ora ci riprova sia pure con un’andatura altalenante (cinque birdie, tre bogey per il 70).
In quarta posizione con 139 (-5) il sudafricano Justin Walters, in quinta con 140 (-4) il tedesco Maximilian Kieffer, l’indiano S.S.P. Chawrasia, l’inglese Richard Mansell e l’altro sudafricano Jacques Kruyswijk e tra i concorrenti in nona con 141 (-3) l’olandese Joost Luiten e il polacco Adrian Meronk.
Lorenzo Gagli ha viaggiato nel 72 del par (tre birdie, tre bogey), mantenendosi in alta classifica pur avendola discesa di quattro gradini. Paratore ha subito aggredito in campo con tre birdie di fila dalla terza alla quinta buca e, quando è arrivato in vista del traguardo e ha capito che poteva evitare il taglio, ha effettuato un’altra accelerazione sulle ultime quattro con un eagle e due bogey, dopo una sorta di pausa centrale con un birdie e due bogey, per un 66 (-6) miglior score di giornata.
Sono usciti di scena Aron Zemmer e Nino Bertasio, 74.i con 148 /+4) e gli stessi parziali (75 73), ed Edoardo Molinari, 87° con 149 (75 74, +5). Si è ritirato per problemi fisici Lorenzo Scalise che era 46° con 73 (+1) dopo un round. Il montepremi è di un milione di euro.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli, decimo con 70 (-2) colpi, è stato l’unico italiano molto tonico in una giornata in cui i colori azzurri non sono apparsi molto brillanti nell’Austrian Golf Open (European Tour) al Diamond CC (par 72) di Atzenbrugg, nei pressi di Vienna in Austria.
Al proscenio lo spagnolo Alejandro Cañizares, leader con 67 (-5). Il 38enne madrileno, ha due successi sull’European Tour, l’ultimo datato 2014, ma nel 2018 si è imposto nella finale della Qualifying School riconquistando la “carta” che aveva perso. E’ figlio di José Maria Cañizares, ottimo giocatore iberico, sei titoli sul circuito e quattro presenze in Ryder Cup. Ha effettuato un ottimo giro espresso da un bel gioco e da un eagle e quattro birdie contro un bogey.
Ha un colpo di vantaggio sul tedesco Martin Kaymer, un campione che non vince dal 2014, sullo svedese Rikard Kalberg, che nel 2015 si impose nell’Open d’Italia, unica sua prodezza, battendo proprio Kaymer al playoff, sullo statunitense John Catlin, due successi nel 2020, e sul sudafricano Jacques Kruyswijk (68, -4), un solo titolo sul Sunshine Tour. Al sesto posto con 69 (-3) lo spagnolo Pedro Oriol, il danese Jeff Winther e gli inglesi Daniel Gavins e Richard Mansell. Stesso score di Gagli per il belga Thomas Detry e per il sudafricano Justin Walters.
Hanno girato sopra par gli altri azzurri: Lorenzo Scalise, 46° con 73 (+1), Aron Zemmer, Edoardo Molinari e Nino Bertasio, 71.i con 75 (+3), e Renato Paratore, 119° con 78 (+6).
Gagli, con una condotta molto accorta, ha realizzato tre birdie e un bogey, Scalise tre birdie e quattro bogey, Zemmer due birdie, tre bgey e un doppio bogey, Bertasio un birdie, un bogey e un triplo bogey e Molinari tre birdie e sei bogey. Rischia il quarto taglio in cinque eventi disputati in stagione Paratore autore di due birdie, sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di un milione di euro.
LA VIGILIA - Decima tappa stagionale per l’European Tour, compresi il Masters e due WGC, e prima nel vecchio continente dopo i passaggi negli Emirati Arabi, in Arabia Saudita e in Kenya. Si disputa l’Austrian Golf Open (15-18 aprile) al Diamond CC di Atzenbrugg, nei pressi di Vienna in Austria, e al quale prendono parte Nino Bertasio, Renato Paratore, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Aron Zemmer e Lorenzo Scalise.
In un field di discreta qualità spicca il nome del tedesco Martin Kaymer, 36enne di Dusseldorf, non tanto per il suo presente, perché non vince dal 2014, ma per il suo passato con nel palmarès due major e un WGC e, al netto di questi, con otto titoli sull’European Tour, uno sul PGA Tour, uno sul Sunshine Tour, due sul Challenge Tour e sei sull’EDP Tour, il circuito di terzo livello tedesco dove ha cominciato. Questo per dire che è difficile annoverarlo tra i favoriti, anche se nello scorso anno ha avuto qualche occasione per tornare alla vittoria.
Numerosi i concorrenti in grado di poter puntare in alto tra i quali ricordiamo il belga Thomas Detry, gli inglesi Marcus Armitage e Lee Slattery, il danese Rasmus Hojgaard, un po' defilato ultimamente dopo due vittorie all’ingresso nel circuito, lo spagnolo Nacho Elvira, il ceco Ondrej Leiser, i francesi Benjamin Hebert e Robin Roussel, gli statunitensi Kurt Kitayama e Tyler Koivisto e il sudafricano Justin Harding, unico vincitore stagionale presente (Kenya Open). Tre i past winner: l’olandese Joost Luiten (2013), l’inglese Chris Wood (2015) e il cinese Ashun Wu (2016).
Attesa per la prova di Bertasio, l’azzurro migliore in questi primi mesi, cinque volte a premio in sei gare, le ultime tre in crescendo con il 19° posto nel Qatar Master, il 12° nel Kenya Open e il decimo nel Kenya Classic. Due soli gari per Scalise, entrambi conclusi in media classifica, e molto discontinui gli altri che hanno subito parecchi tagli: Paratore tre su quattro eventi, Gagli quattro su sei e Molinari cinque su sei. E’ al debutto Aron Zemmer, mentre sono assenti Guido Migliozzi e Francesco Laporta insieme allo scozzese Marc Warren, campione in carica. Il montepremi è di un milione di euro.
Diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 - L’Austria Golf Open sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: giovedì 15 aprile e venerdì 16, dalle ore 13,30 alle ore 18,30; sabato 17 e domenica 18, dalle ore 13,30 alle ore 18. Su Eurosport 2: giovedì 15 aprile e venerdì 16, dalle ore 14,30 alle ore 18,30; sabato 17, dalle ore 13,30 alle ore 17,50; domenica 18, differita dalle ore 24 alle ore 2. Commento di Alessandro Bellicini e di Giovanni Magni.