Una grossa sorpresa il successo della thailandese Patty Tavatanakit nell’ANA Inspiration, il primo dei cinque major stagionali femminili, ma è anche probabile che, per come si è proposta negli Stati Uniti, stia facendo un corso accelerato da “star”.
Al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage, in California, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72) dedicato all’attrice, cantante e personaggio televisivo, scomparsa nel 1994, grande appassionata di golf e nota, tra l’altro, per il “Dinah Shore show” programma di grande impatto che venne definito “il trionfo della semplicità”, Patty Tavatanakit ha fatto corsa di testa, portandosi avanti di cinque colpi dopo tre giri e poi difendendosi con autorità dal prepotente attacco finale della neozelandese Lydia Ko. La vincitrice ha chiuso con 270 (66 69 67 68, -18) colpi dopo un 68 (-4, un eagle e due birdie) con una condotta molto pulita e attenta a non commettere errori, praticamente braccata da Lydia Ko, risalita dalla settima pazza con un 62 (-10, un eagle otto birdie), miglior score di giornata e del torneo, ma rimasta corta di due lunghezze (272, -16).
C'è ’a aggiungere che la Tavatanakit ha messo in fila le prime quattro del ranking mondiale, che non le hanno certo regalato qualcosa. Sei Young Kim, numero tre, e Nelly Korda, numero quattro, hanno occupato il terzo posto con 277 (-11), insieme alla cinese Shanshan Feng, tornata ai vertici dopo parecchio tempo, e alla danese Nanna Koerstz Madsen, mentre le coreane Jin Young Ko, numero uno, e Inbee Park, numero due e reduce dal successo nel precedente Kia Classic, non sono andate oltre il settimo con 278 (-10) in compagnia di Ally Ewing, da nubile McDonald.
Non è riuscita a difendere il titolo la coreana Mirim Lee, decima con 279 (-9), e tra le deluse Danielle Kang, 13ª con 280 (-8), la canadese Brooke M. Henderson, 19ª con 282 (-6), la quale da un po’ di tempo interpreta i tornei andando su e giù per le classifiche, Lexi Thompson, 36ª con 285 (-3), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 60ª con 290 (+2).
Patty Tavatanakit, 21 anni, cinque mesi e 24 giorni, nativa di Bangkok, è sbarcata sul Symetra Tour nel 2019, vincendo tre gare in undici tornei, che l’hanno fatta dichiarare “Rookie of the Year” e passando sul LPGA Tour con la seconda posizione nell’ordine di merito. Una stagione di studio, ma con una “top ten”, poi l’inizio con il botto, dopo l’avvisaglia di un quinto posto nel Gainbridge di febbraio. E’ la prima debuttante (considerata tale anche se dal 2020 sul tour) a imporsi nell’ANA inspiration dopo Juli Inkster nel 1984 e la 14ª nella storia del circuito a conquistare un major da rookie. E’ la quarta ad arrivare al titolo “wire-to.wire”, sempre da sola in testa, e segue l’australiana Karrie Webb, l’ultima a farlo nel 2000. E’ la seconda thailandese a fregiarsi di un major dopo Ariya Jutanugarn (due US Women’s Open, 2016-2018) e ha guadagnato 465.000 dollari, su un montepremi di 3.100.000 dollari, molti di più di quanti ne avesse ottenuti prima ($ 646.319 fino ad oggi) salendo al terzo posto della money list.
TERZO GIRO - La thailandese Patty Tavatanakit, leader con 202 (66 68 67, -14) colpi, ha proseguito la sua corsa di testa, allungando notevolmente il passo, nell’ANA Inspiration, il primo major stagionale che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage, in California, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72).
Patty Tavatanakit, 22 anni da compiere, nata a Bangkok, salita alla ribalta nel 2019 con tre successi sul Symetra Tour e relativa promozione al circuito maggiore con il secondo posto nella money list, 103ª nel Rolex Ranking, grazie a un parziale di 67 (-5, sette birdie, due bogey) affronterà il giro finale con cinque colpi di vantaggio su Ally McDonald, oggi Ally Ewing dopo il recente matrimonio, risalita di venti posizioni con un 66 (-6, sei birdie), miglior punteggio di giornata, e su Mirim Lee (207, -9), in rimonta di quattro, che proverà a difendere il titolo. Ha disceso la classifica di due gradini la cinese Shanshan Feng, quarta con 208 (-8), e sembrano avere scarse possibilità, anche se in alta graduatoria, la coreana Inbee Park, numero due mondiale, e l’inglese Charley Hull, quinte con 209 (-7). la coreana Jin Young Ko, numero uno, la messicana Gaby Lopez, la neozelandese Lydia Ko e la thailandese Moriya Jutanugarn, settime con 210 (-6).
Fuori gioco Nelly Korda, numero quattro del Rolex Ranking, e la coreana Sei Young Kim, numero tre, 11.e con 211 (-5), e la canadese Brooke M. Henderson, 17ª con 212 (-4). Piuttosto deludenti Danielle Kang, numero cinque, 39ª con 215 (-1), l’australiana Minjee Lee, 47ª con 216 (par), Lexi Thompson, 53ª con 217 (+1), la giapponese Nasa Hataoka, 61ª con 218 (+2), e la thailandese Ariya Jutanugarn, sorella minore di Moriya, 65ª con 219 (+3). Il montepremi è di 3.100.000 dollari.
SECONDO GIRO - La thailandese Patty Tavatanakit ha mantenuto il comando con 135 (66 69, -9) colpi nel secondo giro dell’ANA Inspiration, il primo major stagionale che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage, in California, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72), percorso intitolato a Dinah Shore, attrice, cantante e personaggio televisivo, scomparsa nel 1994, grande appassionata di golf.
Patty Tavatanakit, nativa di Bangkok, 22 anni da compiere, 103ª nel Rolex Ranking, ha ottenuto tre titoli sul Symetra Tour nel 2019 ed è salita l’anno dopo sul LPGA Tour grazie alla seconda piazza nella money list. Un eagle, tre birdie e due bogey hanno fatto un parziale di 69 (-3) buono per rimanere al vertice con un colpo di vantaggio sulla cinese Shanshan Feng, rimasta al secondo posto (136, -8).
Non ha potuto impedire, però, l’avvicinarsi di alcune pretendenti al titolo quali l’inglese Charley Hull e la svedese Anna Nordqvist, quarte con 138 (-6), precedute dalla thailandese Moriya Jutanugarn, terza con 137 (-7), e soprattutto delle coreane Jin Young Ko, numero uno mondiale, Inbee Park, numero due, e Mirim Lee, campionessa in carica, dell’inglese Georgia Hall, della tedesca Sophia Popov e della neozelandese Lydia Ko, tutte seste con 139 (-5).
Salvo miracolosi recuperi sembrano già tagliate fuori dalla corsa al titolo Nelly Korda, numero quattro del ranking, 20ª con 141 (-3). Danielle Kang, numero cinque, Lexi Thompson e l’australiana Minjee Lee, 26.e con 142 (-2), la thailandese Ariya Jutanugarn, sorella minore di Moriya, scesa dal quarto al 38° posto con 143 (-1), la canadese Brooke M. Henderson e la giapponese Nasa Hataoka, 44.e con 144 (par). Il montepremi è di 3.100.000 dollari.
PRIMO GIRO - La thailandese Patty Tavatanakit è la leader a sorpresa dell’ANA Inspiration, il primo major stagionale che quest’anno festeggia i 50 anni al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage, in California, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72).
La Tavatanakit ha realizzato sei birdie senza bogey e precede di misura la cinese Shanshan Feng, che da tempo era scomparsa dai radar, e l’irlandese Leona Maguire (67, -5). Al quarto posto con 68 (-4) Megan Khang, la svedese Anna Nordqvist e le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn.
Si è ben difesa la coreana Mirim Lee, campionessa in carica, ottava con 69 (-3) alla pari con la connazionale Jin Young Ko, numero uno mondiale, e con Jessica Korda. Al 16° posto con 70 (-2) la coreana Inbee Park, numero due del Rolex Ranking, Lexi Thompson, la neozelandese Lydia Ko e Michelle Wie, tornata a giocare la scorsa settimana dopo due anni. Il montepremi è di 3.100.000 dollari.
LA VIGILIA - La coreana Mirim Lee, 30 anni, quattro successi sul circuito, difende il titolo nell’ANA Inspiration (1-4 aprile), che quest’anno festeggia i 50 anni al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage (California) dopo essere nato nel 1972 e promosso major nel 1983 con il nome di Nabisco Championship. Sul gioca sul percorso del Dinah Shore Tournament Course, dedicato all’attrice, cantante e personaggio televisivo Dinah Shore, scomparsa nel 1994, grande appassionata di golf.
Nel field la crema del golf mondiale a iniziare da 19 delle prime venti nel ranking mondiale (assente la coreana Hae Ran Ryu, numero 19). Sta andando verso la forma migliore la coreana Jin Young Ko, numero uno e quarta nel Kia Classic, ma sta sicuramente meglio di tutte la connazionale Inbee Park, numero due, che il Kia Classic lo ha vinto con largo margine. Dalla sua 21 titoli con sette major, un oro olimpico, 106 settimane di leadership mondiale e un precedente di buon auspicio. La scorsa settimana si è imposta al debutto stagionale per la seconda volta in carriera, la prima nel 2013 quando poi fece suo l’evento successivo, ossia un major (US Women’s Open).
Hanno sicuramente voglia di rivincita Nelly Korda (n. 3) e la canadese Brooke M. Henderson (n. 7), che a settembre, quando si è svolta la precedente edizione del torneo spostato da aprile per la pandemia, furono superate da Mirim Lee con un birdie alla prima buca supplementare Su di tono Lexi Thompson (n, 6), la coreana Hyo Joo Kim (n. 9) e l’australiana Mirim Lee (n. 10), rispettivamente seconda la prima e quinte le altre due nel Kia Classic, mentre tra le top ten non hanno ancora espresso il meglio la coreana Sei Young Kim (n. 3), Danielle Kang (n. 5) e la giapponese Nasa Hataoka (n. 8).
Proveranno a fare da guastatrici le americane Jessica Korda, Austin Ernst, Stacy Lewis e Amy Olson, la giapponese Hinako Shibuno e la thailandese Ariya Jutanugarn, per citarne alcune, mentre non sembra avere molte chances Brittany Lincicome, ultima vincitrice americana del major (2015).
Saranno in gara 119 concorrenti. Nelle precedenti edizioni del torneo vi sono state 28 diverse vincitrici con la svedese Annika Sorenstam, Amy Alcolt e Betsy King, praticamente tre mostri sacri del LPGA Tour, tre volte sul gradino più alto del podio. Da battere il record del punteggio più basso, stabilito con 269 (-19) da Dottie Pepper nel 1999 e quello sul giro della messicana Lorena Ochoa (62, 2006). Il montepremi è di 3.100.000 dollari.