04 Aprile 2021

Masters Rosa alla giapponese Kajitani, Caterina Don 25ª ed Emilie A. Paltrinieri 27ª

La giapponese Tsubasa Kajitani La giapponese Tsubasa Kajitani

Caterina Don si è classificata 25ª con 227 (+11) colpi ed Emilie Alba Paltrinieri 27ª con 228 (+12) nell’Augusta National Women's Amateur, il “Masters Rosa” come è stato subito definito nella prima edizione del 2019 e tornato dopo due anni, perché bloccato nel 2020 dalla pandemia. Dopo due giri disputati sull’impegnativo tracciato del Champions Retreat Golf Club (par 72), a Evans in Georgia, reso ancor più difficoltoso dal maltempo, le prime trenta concorrenti, sulle 82 in gara, sono state ammesse al turno conclusivo sul percorso dell’Augusta National GC (par 72), ad Augusta in Georgia, teatro del Masters maschile che si terrà nella prossima settimana (8-11 aprile).

Ha vinto la giapponese Tsubasa Kajitani (217 - 73 72 72, +1), che ha superato con un par alla prima buca di spareggio la statunitense Emilia Migliaccio (73 74 70), con la quale aveva chiuso alla pari il torneo, ma tutte le 30 che hanno potuto giocare nel tempio del golf maschile evidentemente sono state più che gratificate da tale opportunità, comprese le due azzurre.

In un finale molto equilibrato si stava profilando un maxi spareggio, ma delle sei concorrenti terminate in terza posizione con 218 (+2) Rachel Heck, la danese Karen Fredgaard e l’austriaca Emma Spitz si sono defilate con un bogey alla buca 18, Rose Zhang, numero uno mondiale amateur, il bogey lo ha segnato alla 17ª , mentre la svedese Ingrid Lindblad e la francese Pauline Roussin Bouchard alla 18ª non hanno trovato il birdie necessario per accedere al playoff. Nona con 219 (+3) l’irlandese Olivia Mehaffey, anche lei in corsa che poi ha ceduto nel finale.

Tsubasa Kajitani, 17 anni, si è imposta nel Japan Junior Championship del 2019 e nello stesso anni si è classificata nona tra le proette nel Japan Women’s Open Golf Championship. Nel 2020 è praticamente rimasta ferma fino a metà settembre e poi ha partecipato a tre eventi del circuito professionistico femminile giapponese.

Caterina Don (73 77 77), che nella passata edizione - vinta dalla statunitense Jennifer Kupcho, all’epoca leader del ranking mondiale e oggi professionista - era stata l’unica azzurra ad approdare all’Augusta National GC (12ª), si è ripetuta entrando con il 21° posto dopo due giri. Ha concluso con un 77 (+5) con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Emilie Alba Paltrinieri (72 77 79), 17ª dopo due turni, ha girato in 79 (+7) iniziando con cinque bogey di fila a cui si sono aggiunti altri tre bogey e un birdie. Non hanno superato il taglio le altre tre italiane: Anna Zanusso, 35ª con 152 (75 77, +8), e 39.e con 153 (+9) e gli stessi parziali (75 78) Benedetta Moresco e Alessia Nobilio, quest’ultima anche lei alla seconda esperienza finita come la precedente. Il team azzurro era il secondo più numeroso dopo quello statunitense (38 concorrenti).

 

SECONDO GIRO - Emilie Alba Paltrinieri, 17ª con 149 (+5) colpi, e Caterina Don, 21ª con 150 (+6), sono tra le 30 concorrenti, sulle 82 al via, ammesse al giro finale dell’Augusta National Women's Amateur, il “Masters Rosa” come è stato subito definito nella prima edizione del 2019 e tornato dopo due anni, perché bloccato nel 2020 dalla pandemia. Potranno giocare così sul percorso dell’Augusta National GC, ad Augusta. dove nella prossima settimana (8-11 aprile) avrà luogo il Masters maschile, primo major stagionale.

I due turni iniziali si sono svolti sull’impegnativo tracciato del Champions Retreat Golf Club (par 72), a Evans in Georgia, reso ancor più ostico dal maltempo, dove si sono portate al comando con 143 (-1), uniche due atlete sotto par, la statunitense Rose Zhang (71 72), numero uno del ranking e campionessa  in carica dell’US Women’s Amateur. e la svedese Ingrid Lindblad (73 70), numero quattro. Almeno nove ragazze, raccolte nell’arco di tre colpi, sono in corsa per il titolo, con la Zhang che sembra avere qualcosa in più. In caso di suo successo si ripeterebbe quanto accaduto nel 2019 quando a prevalere fu la connazionale Jennifer Kupcho, oggi professionista, anche lei in quel momento leader del classifica mondiale femminile dilettanti.

Hanno buone chance Auston Kim e l’irlandese Olivia Mehaffey, terze con 144 (par), la danese Karen Fredgaard, la giapponese Tsubasa Kajitani e Gina Kim, quinte con 145 (+1), Rachel Heck e la svedese Lina Grant, ottave con 146 (+2).

Emilie Alba Paltrinieri (72 77) ha girato in 77 (+5) colpi con un birdie e sei bogey e Caterina Don ha ottenuto lo stesso score (due birdie, sette bogey) e sarà all’Augusta National GC per la seconda volta consecutiva dove nel 2019 è terminata 12ª. Delle altre tre italiane era alla seconda esperienza Alessia Nobilio, che è uscita al taglio anche in questa occasione come nella precedente. Ha concluso al 39° posto con 153 (75 78, +9) insieme a Benedetta Moresco !53 - 75 78), mentre ha segnato un colpo in meno, ma non è bastato, la quinta azzurra in campo, Anna Zanusso, 35ª con 152 (75 77, +8). Le italiane, che hanno costituito il gruppo più numeroso in gara (cinque) dopo le statunitensi (38), studiano tutte in College USA.

Il torneo si concluderà sabato 3 aprile, dopo un giorno di riposo per la prova campo.

 

PRIMO GIRO - Gioco sospeso per maltempo nel primo giro dell’Augusta National Women's Amateur, il “Masters Rosa” come è stato subito definito nella prima edizione del 2019 e tornato dopo due anni, perché nel 2020 la pandemia ne ha impedito lo svolgimento. Il torneo, al quale prendono parte ben cinque azzurre, il nucleo più numeroso dopo quello statunitense, si svolge in due fasi. Le prime 36 buche hanno per teatro il percorso del Champions Retreat Golf Club (par 72), a Evans in Georgia, poi dopo un giorno di prova campo, le prime 30 classificate, tra le 82 concorrenti, disputeranno sabato 3 aprile il turno conclusivo all’Augusta National GC, ad Augusta, che nella prossima settimana ospiterà il Masters maschile (8-11 aprile), primo major stagionale.

Classifica provvisoria - Nella classifica provvisoria, che sarà suscettibile di importanti cambiamenti quando le 29 concorrenti fermate lungo il tracciato arriveranno in club house, è al vertice la statunitense Katherine Smith, stoppata sul green della buca 12 con un putt corto da giocare per il par e con un “meno 4” sulle prime undici (quattro birdie). Hanno tre colpi di ritardo Rose Zhang, numero uno mondiale e campionessa in carica dell’US Women’s Amateur, e la spagnola Ana Pelaez, che hanno concluso il turno con un 71 (-1), ma possono far meglio, perché hanno lo stesso “meno 1” con ancora buche a disposizione, la svedese Lynn Grant, numero due, stoppata alla 12ª, la danese Keren Fredgaard (15ª) e la finlandese Kiira Riihijarvi (13ª).

Le azzurre - E’ al settimo posto con un bel 72 (par) Emilie Alba Paltrineri, la migliore delle azzurre che hanno tutte concluso il giro. Ha un colpo in più Caterina Don, 15ª con 73 (+1), che nel 2019 terminò 12ª, e sono appena dietro la linea del taglio Alessia Nobilio, anche lei alla seconda esperienza nella gara come la Don, Anna Zanusso e Benedetta Moresco, 32.e con 75 (+3).

Tempo inclemente, molto freddo e forte vento hanno acuito le difficoltà in un percorso peraltro già molto punitivo per suo conto, con green poco ricettivi specie per gli approcci con i ferri medi. Problemi già noti a chi era presente nel 2019 quando solo sette partecipanti scesero sotto par sulle prime 36 buche del torneo.

Emilie Alba Paltrinieri ha segnato tre birdie e tre bogey, Caterina Don tre birdie e quattro bogey, Alessia Nobilio tre bogey, Anna Zanusso due birdie e cinque bogey e Benedetta Moresco due birdie, tre bogey e un doppio bogey.

 

LA VIGILIA - Torna il “Masters Rosa”, come è stato definito l’Augusta National Women's Amateur  all’atto della sua nascita nel 2019. Prima edizione, gran successo e seconda rinviata di un anno per la pandemia. Si giocherà in due fasi: le 82 concorrenti, tra le migliori dilettanti del mondo, mercoledì 31 marzo e giovedì 1 aprile disputeranno i primi due giri sul percorso del Champions Retreat Golf Club, a Evans in Georgia, poi le prime 30 classificate sabato 3 aprile, con venerdì 2 destinato alla prova campo, si affronteranno nel giro finale all’Augusta National GC, ad Augusta, lo storico campo di Bobby Jones che prima di tale evento non aveva mai ospitato manifestazioni femminili.

Seconda volta per Don e Nobilio - Saranno cinque le azzurre in gara, una in più del 2019, il nucleo più numeroso dopo le statunitensi che sono in numero preponderante (38). Faranno la loro seconda esperienza Caterina Don, l’unica che nel 2019 riuscì giocare all’Augusta National ottenendo un buon 12° posto (vittoria della statunitense Jennifer Kupcho, oggi professionista) e Alessia Nobilio, che non superò il taglio. Debutteranno Emilie Alba Paltrinieri, Benedetta Moresco e Anna Zanusso e non ci saranno Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali, l’altra metà del quartetto nel 2019.

Field di grande caratura - Nel field, di alta caratura tecnica, figurano quattordici tra le prime quindici classificate nel ranking mondiale con le defezioni dell’americana Kaitlyn Papp (n. 9) e in questo gruppo la rappresentanza statunitense è composta da Rose Zhang, numero uno, da Allisen Corpuz, numero 11, e da Emilia Migliaccio (n.15). Temibile lo squadrone svedese, il terzo più numeroso insieme all’Inghilterra, composto da Linn Grant (n. 2), Ingrid Lindblad (n. 4), Maja Stark (n. 6) e da Beatrice Wallin (n. 10). Sapranno comunque farsi rispettare la francese Pauline Roussin-Bouchard (n. 3), tra i cui successi figurano gli Internazionali d’Italia 2019, le taiwanesi Ho Yu An (n. 5) e Yu-Chiang Hou (n. 7), la tedesca Paula Schulz-Hanssen (n. 8), l’austriaca Emma Spitz (n. 12), la spagnola Ana Pelaez (n. 13) e molto attesa a dire la sua anche Alessia Nobilio (n.14). In realtà tutte le azzurre hanno la potenzialità per ben figurare e almeno raggiungere l’ambita possibilità di giocare all’Augusta National. Da ricordare anche le inglesi Annabell Fuller e Lily May Humpreys, la messicana Isabella Fierro, l’australiana Grace Kim, la spagnola Carolina Lopez-Chacarra e la transalpina Lucie Malchirand.

Augusta National: le donne solo dal 2012 - L’Augusta National GC, dove dall’8 all’11 aprile si svolgerà il Masters, primo major stagionale, è stato un circolo estremamente maschilista fino al 2012 quando, anche sotto forti pressioni esterne, ha aperto le sue porte alle donne. Furono l’ex Segretario di Stato americano Condoleeza Rice a la manager Darla Moore. le prime due ammesse.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca