02 Aprile 2016

Effetto Ryder Cup anche sul Lazio

Carlo Scatena Carlo Scatena

Carlo Scatena, presidente del Comitato Regionale Lazio della FIG, ha belle aspettative per il 2016, ma preferisce parlarne partendo da quanto ha detto il 2015.

"E’ stato un anno di grandi successi per i nostri atleti, a cui si sono uniti tanti ottimi piazzamenti e rientri nella prima categoria nei campionati a squadre, quella che si chiamava un tempo A1. Voglio citare le vittorie in importantissimi tornei di tre ragazze che possiamo definire decisamente delle belle promesse: parlo di Alessandra Fanali, Andreina Pupa D’Angelo e Maria Vittoria Corbi. L’obiettivo è ora di proseguire con questo trend positivo e abbiamo piena fiducia di vedere emergere ancora i nostri ragazzi.. Da anni stiamo lavorando sui giovani e, nonostante la popolazione golfistica della nostra regione abbia numeri più bassi rispetto a quella di altre del nord, abbiamo un gruppo che è costantemente tra i primi della classe. Aver vinto per due anni consecutivi il Trofeo Nazionale dell’Attività Giovanile non è un caso, ma credo che sia in particolare l’entusiasmo, la tecnica e l’organizzazione della nostra ‘squadra’  i fattori che fanno la differenza".

- Il 2015, oltre alle vittorie sportive, ci ha portato anche la Ryder Cup 2022.

"Sappiamo tutti che questo autentico trionfo è nato dalla sinergia tra FIG, CONI e Governo, ma soprattutto è merito del Presidente Franco Chimenti. Certamente siamo al centro di tale evento e, visto che il 2022 arriverà in un attimo, dobbiamo lavorare per lasciare sul territorio risultati duraturi: incremento del turismo, aumento dei golfisti, miglioramento dei percorsi romani e quanto altro".

- Il turismo golfistico, in particolare, è un settore poco sfruttato...

"Oggi il Lazio non ha flussi adeguati alle possibilità. Pensiamo al clima che permette di giocare dodici mesi l’anno, alle ottime strutture ricettive e alla possibilità di associare storia, cultura, arte e gastronomia, insieme alle incomparabili bellezze di Roma, Ricordiamoci che in città, e attorno a essa, abbiamo più di venti campi da golf, tutti di gran livello.

Dobbiamo intervenire, con l’aiuto delle Amministrazioni Pubbliche e di tutti gli operatori del settore. Non dimentichiamo che il golf è lo sport più praticato del mondo con circa 63 milioni di giocatori dei quali circa dieci milioni sono itineranti. Un potenziale da non sottovalutare, soprattutto pensando che spesso il turista/giocatore si sposta con un accompagnatore al quale Roma può offrire la sua unicità, impossibile da battere per qualsiasi destinazione esotica e non"

- Quali sono i vostri piani?

"Il Lazio ha costituito da tempo un Consorzio per lo sviluppo del turismo golfistico, ora questa struttura dovrà essere posta al centro dei nostri progetti, che ovviamente non possono prescindere dalla collaborazione con le Amministrazioni Pubbliche.

Già nel mese di gennaio il Consiglio Regionale del Lazio ha deliberato un importante stanziamento di 500.000 euro per gli anni 2016, 2017 e 2018 al fine di dedicare energie alla diffusione della pratica golfistica e alla promozione del distretto turistico golfistico regionale. Ovviamente a questo importante segnale d’attenzione dovranno seguire progetti, organismi operativi, verifiche puntuali e soprattutto collaborazione.

Oltre alla Pubblica Amministrazione pensiamo di coinvolgere ovviamente i Golf Club, ma anche le strutture ricettive e tutti gli altri soggetti interessati (società di trasporto, ristoranti, ecc). Ovviamente saremo obbligati a lavorare sul medio termine: queste attività hanno bisogno di piani operativi, controllo e coordinamento".

- C’è già qualche segnale concreto?

"Oltre alla delibera del Consiglio Regionale del Lazio stiamo lavorando su due cose molto importanti. I Comitati Regionali, il Lazio ovviamente prima di tutti, hanno commissionato a SKY Sport una serie di spot da 30 secondi che andranno in onda con tema la Ryder Cup e il golf. Inoltre la Federazione ha concordato per tutto l’anno una pagina dedicata al golf sulle testate Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport. Mi sembra un ottimo inizio, dobbiamo far conoscere la Ryder Cup 2022, ma soprattutto il golf".

M.C.

Primo piano

  • Il Sergio Melpignano Senior Italian Open torna al San Domenico Golf
    Il Sergio Melpignano Senior Italian Open torna al San Domenico Golf 20/05/2024

    Una tradizione che si rinnova. Per la terza volta negli ultimi quattro anni, il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour e quarta tappa dell’Italian Pro Tour 2024, il circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf (FIG), si giocherà al San Domenico Golf di Savelletri (Brindisi). In Puglia, dal 24 al 26 ottobre prossimi, sarà sfida show tra tanti campioni over 50 che hanno contribuito a scrivere pagine importanti nella storia della disciplina.

    Dopo le edizioni del 2021 e del 2023, entrambe vinte dal sudafricano James Kingston, il San Domenico è pronto a calare il tris. L’evento, che si chiuderà domenica 27 ottobre con la tradizionale Pro-Am, organizzato con il supporto di Infront, official advisor della FIG, arrivato alla 13esima edizione (la prima si giocò nel 2004 al Circolo Golf Venezia), metterà in palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000. Gli azzurri saranno guidati in campo da Costantino Rocca, pioniere del golf italiano, ed Emanuele Canonica, che ha chiuso il 2023 al 18/o posto nell’ordine di merito del Legends Tour.

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca