21 Marzo 2021

Eurotour: Harding ok, 12.i Migliozzi e Bertasio

Justin Harding premiato (Getty Images) Justin Harding premiato (Getty Images)

Belle prove di Nino Bertasio e Guido Migliozzi, entrambi dodicesimi con 271 (-13) colpi nel Magical Kenya Open, vinto con 263 (66 67 64 66, -21) dal sudafricano Justin Harding davanti allo statunitense Kurt Kitayama (265, -19).

Secondo titolo per Harding - Justin Adam Harding, 35enne di Somerset West, ha portato a due i tioli sul circuito (suo il Qatar Masters nel 2019) in un palmarès in cui figurano anche due successi sull’Asian Tour e sette sul Sunshine Tour, dove ha iniziato e svolto buona parte della carriera. In vetta dopo tre turni, ha tenuto sotto continuo controllo la situazione con molta attenzione e senza sbavature, con momento decisivo quando ha realizzato un eagle alla buca 9, che era stato preceduto da due birdie e poi seguito a un terzo birdie alla 17ª con cui ha definitivamente sbarrato la strada al tenace Kitayama, stesso 66 (due eagle, due birdie e un bogey).

In terza posizione con 267 (-17) lo scozzese Connor Syme, in quarta con 268 (-16) lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, e in quinta con 269 (-15) il sudafricano Jacques Kruyswijk e i francesi Romain Langasque e Jean.Baptiste Gonnet. Oltre metà classifica Francesco Laporta, 47° con 277 (-7), Lorenzo Gagli, 52° con 278 (-6), e Lorenzo Scalise, 62° con 279 (-5).

Gli score degli azzurri - Nino Bertasio (67 69 69 66) è risalito di cinque posizioni con un 66 (-5) emergendo nelle buche di rientro con quattro birdie, dopo i tre  birdie e i due bogey sulle prime nove. In tal modo ha raggiunto Migliozzi, (71 65 67 68), che difendeva il titolo conquistato nel 2019 (lo scorso anno il torneo non si è disputato per la pandemia,) il quale ne ha perse cinque. Il veneto ha iniziato forte con un birdie, è stato frenato da due bogey e poi ha avviato un tentativo di rimonta con quattro birdie di fila dalla settima buca alla decima, ma la sua vena si è esaurita lì e otto par a chiudere hanno fatto 68 (-3). Ha ceduto Laporta (70 67 68 72), scivolato dal 17° al 47° posto con un 72 (+1) fatto di cinque birdie, tre bogey e un “8” a un par cinque. Ha guadagnato qualcosa Gagli (70 70 71 67) con un eagle, tre birdie e un bogey per un bel 67 (-4) e ha fatto passi indietro Scalise (72 68 68 71, -5) con un 71 (par) nato da quattro birdie, due bogey e da un doppio bogey. Harding ha percepito un assegno di 145.500 euro su un montepremi di un milione di euro.

 

TERZO GIRO - Guido Migliozzi ha recuperato ancora e si è portato dalla 12ª alla settima posizione con 203 (-10) colpi, grazie a un 67 (-4), nel terzo giro del Magical Kenya Open, dove difende il titolo conquistato nel 2019 (lo scorso anno il torneo non si è disputato per la pandemia). Dopo il secondo posto nel Qatar Masters potrà competere per il successo per la seconda settimana consecutiva, ma con l’onere di recuperare sei colpi al nuovo leader, il sudafricano Justin Harding (197 - 66 67 64, -16). Si stanno ben comportando, entrambi 17.i con 205 (-8), Francesco Laporta e Nino Bertasio e sono nelle retrovie Lorenzo Scalise, 47° con 208 (-5), e Lorenzo Gagli, 66° con 211 (-2).

Caccia al secondo titolo - Justin Adam Harding, 35enne di Somerset West, ha risalito la classifica dalla sesta piazza con un 64 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), e proverà a conquistare il secondo titolo sul circuito, dopo quello nel Qatar Masters del 2019, per arricchire un palmarès che comprende anche due successi sull’Asian Tour e sette sul Sunshine Tour, dove ha iniziato e svolto buona parte della carriera.

Al secondo posto con 199 (-14), e in piena corsa anche loro, l’australiano Scott Hend e gli statunitensi Kurt Kitayama e Johannes Veerman, autore di un 62 (-9, nove birdie), miglior punteggio parziale del turno. Subito dietro lo scozzese Calum Hill, quinto con 200 (-13), e il francese Jean-Baptiste Gonnet, sesto con 202 (-11), mentre Harding dovrà guardarsi, oltre che da Migliozzi, anche dai connazionali Dean Burmester e Garrick Higgo e dal finlandese Kalle Samooja, in vetta dopo due turni con Hend, che lo affiancano.

Gli azzurri -  Migliozzi (71 65 67) ha segnato un eagle, cinque birdie e tre bogey, Bertasio (67 69 69) ha girato in 69 (-2) con tre birdie e un bogey e Laporta (70 67 68) in 68 (-3) con tre birdie senza bogey. Stesso punteggio per Scalise (72 68 68) con cinque birdie e due bogey e 71 (par) colpi per Gagli (70 70 71) con cinque birdie e altrettanti bogey. E’ uscito al taglio Edoardo Molinari, 93° con 142 (73 69, par). Il montepremi è di un milione di euro.

 

SECONDO GIRO - Tiene Nino Bertasio, rimonta bulgara di Guido Migliozzi, entrambi dodicesimi con 136 (-6),, e cambio al vertice dove si sono portati con 131 (-11) colpi il finlandese Kalle Samooja (65 66) e l’australiano Scott Hend (67 64) nel secondo round del Magical Kenya Open.

Azzurri in crescendo - Sul percorso del Karen Country Club (par 71), a Nairobi in Kenya, tutti gli azzurri hanno recuperato posizioni e, in particolare, Migliozzi (71 65), campione in carica (titolo ottenuto nel 2019 e non difeso lo scorso anno perché la pandemia ha cancellato  l’evento) ne ha guadagnate ben 67 con un 65 (-6), mentre Bertasio (67 69), è risalito di due. Da 60° a 24° con 137 (70 67, -5) Francesco Laporta, da 96° a 59° con 140 (72 68, -2) Lorenzo Scalise e stesso score per Lorenzo Gagli (70 70) rimasto praticamente stabile (era 60°). Generoso Edoardo Molinari, 93° con 142 (73 69, par), ma il parziale di 69 (-2) non è bastato dopo la 114ª piazza di partenza.

Hend e Burmester miglior score del turno - Kalle Samooja, 33enne di Turku, un titolo sul Challenge Tour (Hainan Open 2018), ha girato in 66 (-5) con un eagle, sei birdie e tre bogey, mentre Scott Hend, 47enne di Townsville, tre successi sull’European Tour, l’ultimo nel 2019 (Maybank Championship) ha scalato a classifica di tredici gradini con un 64 (-7, otto birdie, un bogey). E’ stato uno dei due giocatori a realizzare il miglior score del turno, imitato dal sudafricano Dean Burmester, anch’egli con otto birdie e un bogey, da 30° a terzo con 132 (-10), alla pari con gli scozzesi Connor Syme e Richie Ramsay. Sesti con 133 (-9) lo statunitense Kurt Kitayama, lo scozzese Calum Hill, il francese Raphael Jacquelin e il sudafricano Justin Harding, secondo alle spalle di Migliozzi nel 2019. Nel folto gruppo al 12° posto anche il transalpino Benjamin Hebert, in vetta dopo 18 buche, e il sudafricano Wilko Nienaber, mentre hanno ceduto l’indiano Gaganjeet Bhullar, secondo nel precedente Qatar Masters, e il sudafricano Justin Walters, 37. con 138 (-4). Onore al merito per lo sconosciuto Samuel Njoroge Chege, unico tra i 18 atleti del Kenya che ha passato il taglio con l’ultimo punteggio utile (59° con 140, -2).

Migliozzi, il mistero del primo giro - Migliozzi, 79° dopo un giro, è partito molto male e praticamente allo stesso modo che in Qatar (78°), poi la grande reazione con un 65 (-6) dovuto a un avvio veloce dalla buca 10 con cinque birdie sulle prime otto e poi con altri due birdie e un bogey nel rientro. Dovrà comunque interrogarsi sul perché di certe amnesie in partenza che molto spesso, come la scorsa settimana, costano carissime. Bertasio(via dalla 10ª) ha viaggiato in par per undici buche, poi un bogey e la decisa reazione con tre birdie per il parziale di 69 (-2). Gran finale di Laporta (anche per lui inizio dalla 10ª)  on quattro birdie nelle ultime sei buche, preceduti da un birdie e da un bogey per il 67 (-4), quindi 68 (-3) colpi per Scalise con cinque birdie e due bogey, 70 (-1) per Gagli con quattro birdie e tre bogey e 69 (-2) per Molinari con un eagle, due birdie e due bogey. Il montepremi è di un milione di euro.

 

PRIMO GIRO - Partenza in salita per Guido Migliozzi, 79° con 71 (par), nel Magical Kenya Open, il torneo dell’European Tour dove difende il primo dei due titoli conquistati nel 2019, una difesa rimandata di un anno dalla pandemia che ha bloccato l’evento nella passata stagione. Una partenza simile (78°) a quella effettuata una settimana addietro nel Qatar Masters, dove poi ha ottenuto un brillantissimo secondo posto con una imperiosa rimonta.

Naturalmente spera di potersi ripetere sul percorso del Karen Country Club (par 71), a Nairobi in Kenya, dove accusa sette colpi di ritardo dal leader, il francese Benjamin Hebert, autore di un 64 (-7) con un eagle, sei birdie e un bogey. Il 34enne di Brive, in cerca del primo alloro sul circuito, ha ottenuto sei successi sul Challenge Tour, tre nel 2011 e altrettanti nel 2014, con la prodezza di essere salito sul tour maggiore in entrambe la occasioni in corso d’opera, ossia al conseguimento del terzo, come prevede la norma, ma senza poi dare un seguito concreto alle aspettative.

Gli italiani - Il migliore tra gli italiani dopo un turno, come era accaduto in Qatar, è stato ancora Nino Bertasio, 14° con 67 (-4), mentre sono da metà graduatoria in poi gli altri: Francesco Laporta e Lorenzo Gagli (sua la gara nel 2018, ultimo anno in cui fu nel calendario del Challenge Tour), 60.i con 70 (-2), Lorenzo Scalise, 96° con 72 (+1), ed Edoardo Molinari (vincitore nel 2007), 114° con 73 (+2).

In sei inseguono Hebert - Hebert è praticamente braccato da sette concorrenti con 65 (-6): il polacco Adrian Meronk, l’inglese Sam Horsfield, il redivivo transalpino Raphael Jacquelin, il tedesco Bernd Ritthammer, il finlandese Kalle Samooja e gli scozzesi Connor Syme e Calum Hill. Tra i giocatori aal nono posto con 66 (-5) si trovano il sudafricano Justin Harding, secondo alle spalle di Migliozzi nel 2019, e l’indiano Gaganjeet Bhullar, secondo anch’egli nel Qatar Masters, e subito dietro, insieme a Bertasio, altri due sudafricani, Wilco Nienaber e Justin Walters insieme allo statunitense Kurt Kitayama. Al 48° con 69 (-2) altro protagonista in Qatar, pure lui secondo, il sudafricano Darren Fichardt, e i primi due tra i 18 atleti di casa in campo, Ooko Erick Obura e il dilettante Taimur Malik. Rivedibili il thailandese Jazz Janewattananond e l’inglese Aaron Rai, che affiancano Gagli e Laporta.

Partenza sprint di Bertasio - Ha iniziato dalla buca 10 con un avvio velocissimo Bertasio, e poi ha percorso le altre quindici buche con due birdie e un bogey. Di pari passo Laporta e Gagli, con quattro birdie e tre bogey, quindi  tre birdie e tre bogey per Migliozzi, due birdie e tre bogey per Scalise e tre birdie e cinque bogey per Molinari. Il montepremi è di un milione di euro.

 

LA VIGILIA - E’ in ottima forma e difende il titolo. Guido Migliozzi, secondo la scorsa settimana nel Qatar Masters, ha le motivazioni e le carte in regola per avere un posto di rilievo tra i favoriti del Magical Kenya Open (18-21 marzo). Torna da defender sul percorso del Karen Country Club, a Nairobi in Kenya, due anni dopo aver ottenuto il primo dei suoi due successi sull’European Tour (l’altro poco dopo, a inizio giugno, nel Belgian Knockout) perché nella passata stagione la pandemia ha cancellato l’evento. Nell’occasione Migliozzi chiuse con 268 (-16) e superò di uno colpo lo spagnolo Adri Arnaus e i sudafricani Louis De Jager e Justin Harding, con quest’ultimo nuovamente in campo in cerca di rivincita.

Gli altri azzurri - Saranno della partita anche Nino Bertasio, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, la scorsa settimana fermato dalla positività al Covid-19 alla vigilia della gara in Qatar e che ha superato i nuovi test, mentre si è concesso un momento di riposo, e forse di riflessione, Renato Paratore dopo gli ultimi pesanti score.

Sudafricani agguerriti - Sarà agguerrito e di qualità il gruppo dei sudafricani tra i quali, oltre ad Harding, vi saranno Wilco Nienaber, George Coetzee, Daniel Van Tonder, domenica passata superato al playoff nel Players Championship sul circuito di casa, Zander Lombard, Justin Walters e Garrick Higgo.

Nel field anche gli inglesi Ross McGowan, vincitore dell’ultimo Open d’Italia, Aaron Rai e Chris Paisley il tedesco Marcel Schneider, gli spagnoli Jorge Campillo, e Adrian Otaegui, l’olandese Joost Luiten, lo statunitense Kurt Kitayama, il thailandese Jazz Janewattananond, che ha fatto una recente esperienza sul PGA Tour realizzando anche una “hole in one”, gli indiani Gaganjeet Bhullar, secondo in Qatar alla pari con Migliozzi, e Shubhankar Sharma che, dopo un bell’inizio sul tour con due titoli, ha offerto poi negli ultimi tre anni solo qualche sporadico sprazzo, e il cinese Haotong Li, anch’egli fermatosi dopo due vittorie, l’ultima nel 2018. Da segnalare la presenza di diciannove giocatori del Kenya. Il montepremi è di un milione di euro.

Diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 – Il Magical Kenya Open viene trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 18 marzo e venerdì 19, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 20 e domenica 21, dalle ore 10,30 alle ore 15. Commento di Maurizio Trezzi e di Isabella Calogero.

 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca