È ancora più azzurro l’Italy Alps Open, il torneo che conclude la stagione dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour al Golf Nazionale (par 72), la casa del golf italiano. Infatti Filippo Bergamaschi ha mantenuto la leadership con 134 (65 69, -10) colpi, ma con un ottimo giro in 66 (-6), miglior score di giornata, Jacopo Vecchi Fossa (135, -9) ha lanciato la sua candidatura al titolo agganciando al secondo posto il francese Jeong Weon Ko. Saranno della partita anche lo spagnolo Jacobo Pastor, quarto con 136 (-8), il francese Julien Foret e lo svedese Oliver Jacobsson, quinti con 137 (-7), e anche un altro italiano, Alessandro Tadini, quattro titoli sul Challenge Tour, risalito dalla 20ª alla settima piazza con 138 (-6) dopo un bel 67 (-5).
Partendo anche lui dal 20° posto si è portato all’ottavo con 140 (-4) il dilettante Andrea Romano, sempre pronto a ben figurare quando si confronta con i pro, che ha la compagnia degli iberici Lucas Vacarisas e Angel Hidalgo Portillo, dell’irlandese Jonathan Yates e del portoghese Tomas Bessa Guimaraes. In buona classifica Ludovico Addabbo, 13° con 141 (-3), Giulio Castagnara e l’altro amateur Lucas Nicolas Fallotico, 15.i con 142 (-2) insieme allo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, leader dell’ordine d merito. Altri due dilettanti subito dietro, Filippo Celli e Riccardo Bregoli, 19.i con 143 (-1) alla pari con Andrea Saracino. Ha rimontato preziose posizioni Stefano Mazzoli, 28° con 144 (par) insieme allo scozzese Ryan Lumsden, l’altro autore di un 66. Mazzoli è l’unico azzurro, terzo nell’ordine di merito, che compete per le tre ‘carte’ per il Challenge Tour 2021 che saranno assegnate alla fine del torneo ai primi della money list.
La corsa per salire sul Challenge Tour 2021 - Nella corsa per salire di circuito Jordi Garcia Del Moral è praticamente già promosso avendo un vantaggio sugli inseguitori praticamente incolmabile, mentre c’è lotta per la seconda e la terza posizione dove con la classifica attuale l’altro iberico Lucas Vacarisas manterrebbe la seconda, mentre Jeong Weon Ko (7° nell’ordine di merito) prenderebbe la terza relegando in quarta e mettendo fuori gioco Stefano Mazzoli. Sono usciti di scena l’inglese Sam Robinson (4° OM) e l’olandese Lars Keunen (5° OM) out al taglio, mentre hanno chances di arrivare alla ‘carta’ salendo ancora di classifica, ma dipendendo anche dagli altri, gli spagnoli Jacobo Pastor (8° OM) e Angel Hidalgo Portillo (6° OM).
Rimasti in gara 50 giocatori - Il taglio, caduto a 147 (+3), ha lasciato in gara 50 concorrenti, compresi 19 italiani, di cui cinque dilettanti. I professionisti, nel giro finale, si contenderanno il montepremi di 40.000 euro dei quali 5.800 riservati al vincitore.
Le interviste - Filippo Bergamaschi ha segnato quattro birdie e un bogey per il parziale di 69 (-3). “Ho espresso un gioco molto regolare - ha detto - ma rispetto a ieri sono rimasto più volte corto alla bandiera e ho avuto meno occasioni da birdie. Ho comunque fatto quello che serviva e sono contento del mio score. Sarà bello effettuare l’ultimo giro con Jacopo che è un grande amico con cui mi sono trovato a competere tante volte. Domani? Sarà la mia ultima gara stagionale e siamo in Italia, ulteriori motivazioni a dare il massimo per poter vincere”.
Jacopo Vecchi Fossa ribadisce il concetto di Bergamaschi: “Sarà stimolante giocare con Filippo e francamente lo speravo dopo essere arrivato in club house con lui ancora in campo. Ho un colpo di ritardo, si può fare. Veramente buone le mie prove nelle due giornate e in particolare ha funzionato il gioco corto con ottimi approcci. Il campo è piuttosto complicato, diverso rispetto a come lo conosciamo perché bagnato, e quindi obbliga a strategie e scelte differenti e occorre essere molto attenti e concentrati”. Nel suo 66 (-6) un eagle e quattro birdie, senza bgey.
Andrea Romano ha rimontato con un parziale di 69, frutto di cinque birdie e di due bogey: “Speravo in qualcosa di più, soprattutto sul green dove qualche putt non è stato proprio fortunato, ma non mi lamento certo dell’esito”.
L’Italian Pro Tour - L’Italy Alps Open è, come detto, la tappa conclusiva dell’Italian Pro Tour giunto alla 14ª edizione dopo un cammino ricco di successi per numero e qualità di manifestazioni e per i tanti giovani che ne hanno usufruito come trampolino di lancio per traguardi importanti. Il circuito 2020 - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è dipanato in cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup - la sfida Europa-USA in programma per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma - che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Sicurezza e porte chiuse – La manifestazione si disputa a porte chiuse, rispettando il protocollo federale aggiornato, il distanziamento sociale e le rigide norme di sicurezza imprescindibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Il Golf Nazionale - Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale, ritenuto la Coverciano del green, è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup.