21 Ottobre 2020

Il 77° Open d'Italia ai nastri di partenza

Renato Paratore Renato Paratore

L’attesa è finita. Allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia) è tutto pronto per la 77ª edizione dell’Open d’Italia. Da domani a domenica in Lombardia i big del golf internazionale si contenderanno il titolo in uno dei tornei più antichi dell’European Tour che, a causa dell’emergenza sanitaria, andrà in scena a porte chiuse.

A scaldare la vigilia non solo la Pro-Am d’apertura della competizione (vinta dal team di Guido Migliozzi) ma anche le sensazioni dei fuoriclasse in gara. Dall’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica, a Martin Kaymer e Lee Westwood, i due ex numeri 1 al mondo nel field della massima rassegna del golf tricolore. E con loro alcuni tra gli azzurri – 17 quelli in gara – più attesi dell’evento quali Renato Paratore, Guido Migliozzi e Nino Bertasio, bresciano d’adozione.

“Difendere il titolo è sempre un’emozione bellissima che non mi mette sotto pressione. Sono felice di essere tornato da campione in carica all’Open d’Italia in un posto incantevole, a pochi passi dal Lago di Garda”. Queste le dichiarazioni di Wiesberger che in Lombardia punta a diventare il terzo giocatore nella storia della competizione – dopo il francese Auguste Boyer e il belga Flory Van Donck – a realizzare il back-to-back.

“Questo per me è un torneo speciale, sono pronto e non vedo l’ora di scendere in campo”. Paratore dopo due Top 10 stagionali e l’exploit al British Masters si prepara a guidare gli azzurri che inseguono il secondo successo del 2020 sull’European Tour.

“Il campo di gara mi piace davvero molto, nell’ultimo periodo ho giocato bene e voglio continuare così per crearmi una chance per provare poi a vincere la Race to Dubai”. Westwood è una delle due superstar del torneo e a poche ore dal via non ha nascosto la sua grande ambizione. Con lui anche Kaymer. “Adoro l’Italia e questo torneo fantastico. Nell’ultimo periodo ho sfiorato più volte la vittoria, mi auguro che questa possa essere la settimana giusta”.

“Il pubblico ci mancherà e con loro la grande carica che ci hanno trasmesso sempre i tifosi italiani, emozionandoci a più riprese”. Questo invece il pensiero comune di Migliozzi e Bertasio.

Tutti d’accordo. Il percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio ha stregato i protagonisti tra ostacoli d’acqua (le buche 5 e 8 tra le più insidiose), green stretti e veloci.

E da domani si fa sul serio per un torneo, che vedrà impegnati 114 concorrenti, anche all’insegna dell’inclusione sociale, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023. Con il paralimpico Tommaso Perrino, che giocherà al fianco dei campionissimi, che ha voluto ringraziare Francesco Molinari. Il campione torinese dall’America, nell’augurare – attraverso un messaggio via twitter - “un grosso in bocca al lupo a tutti”, ha rivolto un pensiero speciale a Perrino. “La tua sarà una settimana di successo a prescindere”, la dedica del torinese. “Sei un amico di altri tempi, dalla sensibilità enorme”. Questa la risposta del livornese.

Scatta il 77° Open d’Italia, evento clou dell’European Tour che vanterà una duplice copertura televisiva e sarà visibile su Sky Sport e Rai Sport.

La Pro-Am d’apertura al team di Guido Migliozzi - Ha anticipato il 77° Open d’Italia la tradizionale Pro-Am con squadre di tre giocatori (un professionista e due dilettanti) che si sono affrontati sulla distanza di 18 buche con la classifica che ha tenuto conto del miglior score netto in ciascuna buca. E’ stata l’occasione per alcuni professionisti, che saranno tra i protagonisti del torneo, di affinare ulteriormente la propria conoscenza del campo e di dare anche un saggio delle loro qualità con alcune ottime giocate.

Ha vinto con 58 colpi la compagine di Migliozzi con gli amateur Maurizio Stagno e Pierangelo Pezzana, che ha preceduto quella di Wiesberger, con Edoardo Bernardi e Flavia Sampietro (59). In terza posizione con 60 la formazione dello spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, con Massimiliano Lancellotti e Alessandro Peta, quindi con 61, messe nell’ordine dallo score migliore sull’ultima buca, le squadre dell’olandese Joost Luiten, con William Miano e Luca Campagnola, e dell’iberico Adri Arnaus, con Francesco Maniglio e Filippo Rocca.

In linea con il Progetto Ryder Cup 2023 che vede la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente vicario del CONI, al fianco dei giocatori diversamente abili, hanno partecipato anche due atleti paralimpici, Luisa Ceola e Cristiano Berlanda, che, guidati dallo spagnolo Adrian Otaegui, hanno condotto una bella gara (13,i con 64) dimostrando come il golf sia uno sport che favorisce l’inclusione sociale e aperto veramente a tutti.

Il caddie del tedesco Schmitt positivo, nel field entra lo scozzese Howie - Charel Weis, caddie del tedesco Max Schmitt, è risultato positivo al Covid-19 nel corso dei controlli effettuati nell'ambito del processo di screening pre-torneo e, di conseguenza, l’European Tour ha escluso per misura precauzionale lo stesso giocatore dall’Open d’Italia, anche se negativo al test.

In conformità con le linee guida sanitarie italiane, Schmitt e Weis sono ora in autoisolamento e saranno assistiti in tale periodo dall’European Tour e dal suo staff medico. Entrambi sono stati sottoposti a successivi esami dall’esito negativo. Il tedesco è stato sostituito nel field dallo scozzese Craig Howie.

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Formula e montepremi – Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 160.650 euro spetteranno al vincitore.

Norme anti-Covid e sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, vengono osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

Il Chervò Golf Club San Vigilio – Sarà la prima volta dell’Open d’Italia allo Chervò Golf Club San Vigilio e la 41ª in Lombardia. Il percorso, che si estende attorno ad un’abbazia benedettina del XII secolo, a pochi passi dal Lago di Garda, dispone di 36 buche, 27 da campionato, suddivise in tre tacciati di nove, Benaco, Solferino e San Martino. oltre a nove buche executive. Progettato dall’architetto Kurt Rossknecht e fondato nel 2008, sta già ricevendo il pieno consenso dei tanti campioni che hanno effettuato giri di prova o disputato la Pro.Am.

IL TORNEO IN TV - Il 77° Open d’Italia ha una duplice copertura televisiva con teletrasmissione su Sky Sport e su Rai Sport.

SKY. Diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD). Giovedì 22 ottobre: dalle ore 12,30 alle ore 17, 30; venerdì 23, dalle ore 12,30 alle ore 17,45; sabato 24, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 25, dalle ore 12 alle ore 16,30. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Michele Gallerani e Pietro Colnago. Prima dell’inizio della diretta e al termine andrà in onda Studio Golf, della durata di 15 minuti, su Sky Sport Arena e su Sky Sport 24, condotto da Francesca Piantanida.

Rai Sport+HD. Giovedì 22 ottobre e venerdì 23, sintesi dalle ore 23,15 alle ore 24; nella notte tra sabato 24 e domenica 25, sintesi dalle ore 0,30 alle ore 1,15; domenica 25, diretta dalle ore 14 alle ore 16,30 e dalle 12 alle 16,30 in streaming sul sito www.raisport.rai.it . Commento di Marco Fantasia, Giovanni Gaudioso e Alberto Ballarin.

 

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    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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