19 Ottobre 2020

PGA Tour: primo titolo per Jason Kokrak

Jason Kokrak Jason Kokrak

Primo successo sul PGA Tour per Jason Kokrak e big mancati protagonisti nella CJ Cup @ Shadow Creek. Sul percorso dello Shadow Creek Golf Course (par 72), a Las Vegas in Nevada, Kokrak, 35enne nato a North Bay in Canada, ma nazionalità statunitense, ha concluso la gara con 268 (70 66 68 64, -20) colpi, rimontando dalla seconda piazza con un 64 (-8, otto birdie), miglior score di giornata, e salendo sul gradito più alto del podio alla 233ª presenza sul circuito. Gli unici due precedenti successi li aveva ottenuti sul Nationwide Tour (oggi Korn Ferry Tour), il secondo circuito americano, nel lontano 2011. Il titolo gli ha fruttato un assegno di 1.755.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari e un salto dal 59° al 26° posto nel World Ranking.

Kokrak ha lasciato a due colpi Xander Schauffele (270, -18) e a tre l’inglese Tyrrell Hatton e Russell Henley (271, -17), quest’ultimo leader dopo 54 buche con tre colpi di margine sul vincitore. Buone prove di Talor Gooch, quinto con 272 (-16), e del cileno Joaquin Niemann, sesto con 275 (-13), mentre ha ceduto Justin Thomas, campione uscente, sceso nel finale dalla sesta alla 12ª posizione con 280 (-8) dopo una prova complessivamente piuttosto altalenante. Stesso score per Collin Morikawa e 17° posto con 281 (-7) per lo spagnolo Jon Rahn, numero due mondiale, che sperava di recuperare i 21 centesimi di punto che lo separavano dal leader Dustin Johnson, fermato dalla positività al Covid-19, e che invece si sono dilatati a 53 per i particolari meccanismi della classifica.

Mai in partita, come Rahm, anche il connazionale Sergio Garcia, il giapponese Hideki Matsuyama e il nordirlandese Rory McIlroy, che ha ceduto il quarto posto nella graduatoria mondiale a Morikawa, 21.i con 282 (-6), e hanno marciato di pari passo Rickie Fowler e Brooks Koepka, che rientrava dopo due mesi a seguito dell’infortunio al ginocchio, 28.i con 283 (-5). Molto deludenti Jordan Spieth, 38° con 284 (-4), l’inglese Justin Rose, 52° con 289 (+1), e Matthew Wolff, 73° con 299 (+11).

Il torneo, al quale sono stati ammessi 78 giocatori, si è svolto a porte chiuse e nel rispetto delle rigide norme sanitarie adottate dal PGA Tour. Originariamente programmato a Jeju Island, in Corea del Sud, è stato spostato negli Stati Uniti a causa della pandemia.

TERZO GIRO - Nuovo sorpasso in vetta alla classifica della CJ Cup @ Shadow Creek dove Russell Henley (201 - 66 68 67, -15) ha rilevato Xander Schauffele (204, -12).

Sul percorso dello Shadow Creek Golf Course (par 72), a Las Vegas in Nevada, Henley, 31enne di Macon (Georgia), 201 gare e tre titoli sul circuito, l’ultimo nel 2017, ha realizzato un parziale di 67 (-5, cinque birdie) e ha eguagliato il punteggio più basso del torneo sulle 54 buche. I tre colpi di vantaggio gli danno ottime possibilità di vincere, confortato anche dal fatto che nelle precedenti tre stagioni i leader o coleader dopo tre turni sono sempre saliti sul gradito più alto del podio (Justin Thomas 2017 e 2019, Brooks Koepka 2018).

Schauffele è affiancato da Lanto Griffin, Talor Gooch e da Jason Kokrak e, sia pure distaccato di cinque colpi, ha chance di successo il trio al sesto posto con 206 (-10) formato da Justin Thomas, campione in carica, dall’australiano Jason Day, 13 vittorie sul tour ma a secco dal 2018, e dall’inglese Tyrrell Hatton, che era stato al vertice dopo un turno.

Meno possibilità per Collin Morikawa, settimo con 207 (-9), e quasi nulle per il nordirlandese Rory McIlroy e per il giapponese Hideki Matsuyama, decimi con 208 (-8). Un solo passo avanti per lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale, 14° con 209 (-7), che sta cercando di recuperare i 21 centesimi di punto che lo separano da Dustin Johnson, numero uno, fermato dalla positivià al Covid-19.

In rimonta tardiva Rickie Fowler e Brooks Koepha, che rientra dopo due mesi a seguito dell’infortunio al ginocchio, 18,i con 210 (-6), e poche soddisfazioni per lo spagnolo Sergio Garcia, 33° con 213 (-3), per l’inglese Justin Rose, 38° con 214 (-2), per Jordan Spieth, 51° con 217 (+1), e per Matthew Wolff, 70° con 222 (+6), che dopo due giri ha abbandonato l’ultima posizione.

Il torneo, senza taglio, al quale sono stati ammessi 78 giocatori che si contendono un ricco montepremi di 9.750.000 dollari, si gioca a porte chiuse. Originariamente programmato a Jeju Island in Corea del Sud, è stato spostato negli Stati Uniti a causa dell’emergenza sanitaria.

SECONDO GIRO - Cambio della guardia al vertice e buona parte dei big in recupero nel secondo giro della CJ Cup @ Shadow Creek allo Shadow Creek Golf Course (par 72) di Las Vegas in Nevada dove Xander Schauffele (130 - 66 64, -14) ha preso il comando sorpassando l’inglese Tyrrell Hatton (133, -11) in vetta dopo un turno.

Schauffele, 27 anni il prossimo 25 ottobre, nativo di San Diego (California, 98 tornei disputati sul circuito con quattro titoli compreso un WGC (HSBC Champions, 2018), ha realizzato un 64 (-8), miglior score del turno, grazie a otto bridie, di cui sei consecutivi, striscia record personale che aveva già siglato nel 2018 sempre nello stesso evento. Inoltre ha anche eguagliato il numero maggiore di birdie che era riuscito a segnare in due giri (15) come aveva fatto nel BMM Championship del 2018.

In una graduatoria che si è allungata seguono Russell Henley (134, -10), Talor Gooch (135, -9), Jason Kokrak e Collin Morikawa (136, -8), quest’ultimo risalito di 17 posizioni. Piccolo passo avanti dell’inglese Matthew Fitzpatrick, settimo con 137 (-7) e decisa rimonta di Justin Thomas, campione in carica, vincitore del torneo anche nel 2017, da 32° a ottavo con 138 (-6), grazie a un 66 (-6), affiancato dal giapponese Hideki Matsuyama.

Ha perso invece terreno Jon Rahm, numero due del Worl ranking, da quarto a 15° con 140 (-4), che sta cercando di recuperare i 21 centesimi di punto che lo separano da Dustin Johnson, numero uno, fermato dalla positivià al Covid-19. Stesso score per l’australiano Jason Day e subito dietro lo spagnolo Sergio Garcia, 20° con 141 (-3). Con una buona prova sottolineata da un 68 (-4) Brooks Koepka si è portato poco sopra metà classifica, 26° con 142 (-2), alla pari con Rickie Fowler e con il nordirlandese Rory McIlroy. Non decollano l’inglese Justin Rose, 52° con 146 (+2), e Jordan Spieth, 61° con 148 (+4), mentre Matthew Wolff, 77° con 153 (+9), è rimasto in ultima posizione, condivisa con il coreano Jaekyeong Lee.

Il torneo, senza taglio, al quale sono stati ammessi 78 giocatori che si contendono un ricco montepremi di 9.750.000 dollari, si gioca a porte chiuse. Originariamente programmato a Jeju Island in Corea del Sud, è stato spostato negli Stati Uniti a causa dell’emergenza sanitaria.

PRIMO GIRO - Partenza lanciata per l’inglese Tyrrell Hatton, leader con 65 (-7) colpi nella CJ Cup @ Shadow Creek allo Shadow Creek Golf Course (par 72) di Las Vegas in Nevada. In una giornata di sole, ma con vento che ha spirato tra le 10 e le 20 miglia orarie, Hatton, 28enne di High Wycombe, numero dieci mondiale, cinque titoli sull’European Tour, l’ultimo domenica scorsa nel prestigioso BMW PGA Championship, ha realizzato con un eagle, sette birdie e due bogey lo score personale più basso su un primo giro alla 69ª gara nel circuito, ma non è riuscito a distanziare di molto Xander Schauffele, numero 8 del World ranking, secondo con 66 (-6) alla pari con Russell Henley, e lo spagnolo Jon Rahm, numero due, quarto con 67 (-5) alla pari con Tyler Duncan. Rahm prova ad approfittare dell’assenza del numero 1 Dustin Johnson, fermato perché positivo al Covid-19, per cercare di recuperare i 21 centesimi di punto che lo separano dal trono mondiale.

E’ iniziata con il 72 del par la difesa del titolo di Justin Thomas (32°) obbligato a cambiare passo se vorrà ripetersi. Hanno fatto meglio l’australiano Jason Day e il giapponese Hideki Matsuyama, 14.i con 70 (-2), Collin Morikawa e lo spagnolo Sergio Garcia, 22.i con 71 (-1). Accusano ritardi già importanti, nel lotto di soli 78 concorrenti che si stanno contendendo un ricco montepremi di 9.750.000 dollari, il nordirlandese Rory McIlroy, 37° con 73 (+1), Jordan Spieth, Rickie Fowler, Brooks Koepka e l’inglese Justin Rose, 46.i con 74 (+2), e Matthew Wolff, che occupa con 80 (+8) il 78° e ultimo posto. Quanto a Koepka, al rientro dopo due mesi per i postumi dell’infortunio al ginocchio che lo tormenta da quasi un anno e che gli ha fatto perdere la leadership mondiale, costringendolo ad altre pause più o meno lunghe, ha accusato inevitabilmente la mancanza del ritmo di gioco.

Il torneo, che si gioca a porte chiuse, originariamente era in programma a Jeju Island in Corea del Sud, ed è stato spostato negli Stati Uniti a causa dell’emergenza sanitaria.

LA VIGILIA - Field delle grandi occasioni per la CJ Cup @ Shadow Creek, complice anche il ricco montepremi di 9.750.000, con buona parte dei big in campo di cui sei tra i primi dieci del World ranking e con l’assenza pesante di Dustin Johnson, numero uno mondiale, risultato positivo al Covid-19, dopo aver accusato sintomi della malattia ed essersi sottoposto al tampone nei controlli che precedono ogni gara. Dovrà stare in isolamento per almeno dieci giorni..

Sul percorso dello Shadow Creek Golf Course, a Las Vegas in Nevada, difende il titolo Justin Thomas, due volte vincitore del torneo, la prima nel 2017, che avrà una consistente concorrenza da parte di Jon Rahm, numero due mondiale, teso ad annullare i 21 centesimi di punto che lo separano dallo sfortunato Johnson, e da Rory McIlroy (n. 4), Collin Morikawa (n. 6), Xander Schauffele (n. 8) e Tyrrell Hatton, salito al decimo posto dopo il successo di domenica scorsa nel BMW PGA Championship (Rolex Series) sull’European Tour.

Da verificare le condizioni di forma di Brooks Koepka, che s’impose in questo evento nel 2018. A causa dell’infortunio al ginocchio, è scivolato nel tempo dalla prima all’undicesima posizione nel ranking, che gli sta sicuramente stretta in relazione alla sua classe. Rientra dopo due mesi di stop preceduti da un periodo travagliato, con altre pause, dettato da una guarigione lenta e problematica e probabilmente non gli sarà facile riprendere il ritmo dei momenti migliori. Saranno in campo, tra gli altri, Patrick Cantlay, Matthew Wolff, Rickie Fowler, Jordan Spieth, Justin Rose, Tommy Fleetwood, Jason Day, Sergio Garcia  e Hideki Matsuyama.

Il torneo, che originariamente era in programma a Jeju Island in Corea del Sud, è stato spostato negli Stati Uniti a causa dell’emergenza sanitaria.

Il torneo su GOLFTV – La CJ Cup @ Shadow Creek viene trasmessa in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 15 ottobre a domenica 18 ottobre dalle ore 23 alle ore 2. Commento di Maurizio Trezzi e di Marco Durante.

 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca