30 Settembre 2020

Via all'Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil

Filippo Bergamaschi Filippo Bergamaschi

Il grande golf internazionale torna al Golf Club Castelconturbia di Agrate Conturbia (Novara) dove prende il via l’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil (1-4 ottobre), quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour. E’ uno dei tornei più attesi della stagione, nell’ambito della 14ª edizione del circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf - con il supporto dell’official advisor Infront - che anticipa l’Open d’Italia, in programma dal 22 al 25 ottobre a Pozzolengo (Brescia) sul percorso dello Chervò Golf San Vigilio. Prima il Piemonte, poi la Lombardia. Per un golf, quello italiano, sempre più itinerante nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 che punta a coinvolgere, da Nord a Sud, tutta la Nazione valorizzandone – anche in chiave turistica - storia e territorio.

Ha fatto da prologo alla manifestazione la Pro Am Eneos Motor Oil vinta con 84 colpi dalla squadra dello scozzese Daniel Young con i dilettanti Riccardo Ferraresi e Andrea Perrone, seguita da altri quattro team con 79, messi nell’ordine dai punteggi sulle ultime nove buche. Al secondo posto lo statunitense Tyler Koivisto con Massimiliano Sforza e Francesco Sforza, al terzo lo spagnolo Emilio Cuartero Blanco con Franco Pasquino e Riccardo Pramaggiore, quindi Filippo Bergamaschi con Stefano Miari e Renzo Moletti e il francese Ugo Coussaud con Giorgio Amboldi e Marco Hensemberger.

A sottolineare ancora una volta il carattere inclusivo e aggregante del golf sono scesi in campo quattro atleti paralimpici che si sono difesi con onore. Due hanno fatto parte del team di Enrico Di Nitto (Gregorio Guglielminetti e Roberto Molina) e due in quello di Luca Cianchetti (Alessandra Donati e Andrea Plachesi).

Il field - Dopo la Pro Am la parola passa al campo per designare il vincitore dell’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil. Saranno 108 i concorrenti dei quali 29 italiani, compresi cinque dilettanti, e in casa azzurra c’è fiducia in linea generale e attesa per la prova di Matteo Manassero tornato al successo a metà settembre nel Toscana Alps Open (Alps Tour) dopo sette anni e ben determinato a recuperare il tempo perduto. Non sarà il solo che proverà a ritagliarsi un ruolo da protagonista, ma sono parecchi gli italiani in grado di recitarlo tra i quali ricordiamo Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Scalise, Federico Maccario insieme ad Aron Zemmer e a Cristiano Terragni, una lunga esperienza sui due tour cinesi, e agli esperti Alessandro Tadini e Gregory Molteni. Hanno una buona occasione per mettersi in evidenza gli amateur Andrea Romano, Gregorio De Leo, Filippo Celli e Riccardo Bregoli, che hanno composto il team quarto agli Europei Dilettanti a Squadre, e Manfredi Manica.

Tra gli stranieri da rilevare la presenza dei primi tre giocatori della money list, nell’ordine lo spagnolo Pep Angles, il tedesco Marcel Schneider e l’inglese Richard Mansell, ma uno dei più in forma sembra Tyler Koivisto (settimo) a segno nel recente Northern Ireland Open. Da seguire i tedeschi Nicolai Von Dellingshausen e Alexander Knappe, gli svedesi Henric Sturehed e Jens Fahrbring, i danesi Martin Ovesen e John Axelsen, lo spagnolo Scott Fernandez e gli inglesi Matthew Baldwin e Matt Ford. Molti hanno avuto un buon passato sull’European Tour e tra questi il tedesco Marcel Siem, 40enne di Mettmann con quattro successi sul circuito maggiore e una Wolrd Cup  (2006 con Bernhard Langer), l’austriaco Martin Wiegele, 42enne di Graz (tre vittorie oltre a due sul Challenge Tour), lo svedese Mikael Lundberg, 47enne di Helsingbord (tre titoli sul tour maggiore e due sul Challenge) e i francesi Gregory Bourdy, 38enne di Bordeaux (quattro allori), e Julien Quesne, 40enne di Le Mans vincitore dell’Open d’Italia 2013  e di un’altra gara.

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Formula e montepremi L’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil si svolgerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000 euro

Il percorso – Nel 1898 il Couturbier Golf Course era l’unico campo da golf in Piemonte, quando in Italia ne esistevano solo due. Nel 1984 viene rifondato per la terza volta con il nome di Golf Club Castelconturbia ed affiliato alla FIG. L’inaugurazione del campo pratica risale al 1986, fino all’apertura al gioco di tutte le 27 buche nel 1987. Progettato e costruito da Robert Trent Jones Sr, è stato realizzato su una superficie di oltre un milione di metri quadrati. Sorge nella Contea di Conturbia, nelle vicinanze del Castello seicentesco. Ha ospitato per due volte l’Open d’Italia (1991 e 1998) e il record sul percorso, 66 colpi, è detenuto da Costantino Rocca, leggenda del golf azzurro, e dallo spagnolo José Maria Olazàbal, vincitore in carriera di due Masters Tournament (1994 e 1999).

La sicurezza al primo posto – Il torneo si giocherà a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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