10 Settembre 2020

L'Open d'Italia al Chervò GC San Vigilio

Chervò Golf San Vigilio Course Chervò Golf San Vigilio Course

Una storia iniziata 95 anni fa con la prima rassegna (1925 al Golf Club Alpino di Stresa, sul Lago Maggiore) di un torneo iconico entrato a far parte, dal 1972, dell’European Tour. L’Open d’Italia non lascia e rilancia. La 77ª edizione del più importante evento del green tricolore si giocherà in Lombardia dal 22 al 25 ottobre allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia), e metterà in palio un montepremi complessivo di 1.000.000 di euro.

La FIG oltre il Covid-19 - Mentre il calendario dello sport mondiale è stato completamente stravolto, tra Europei di calcio e Giochi di Tokyo rinviati entrambi al 2021, torneo di Wimbledon (tennis) cancellato per la prima volta dal 1945, proprio come il The Open (il Major più antico del golf con l’edizione inaugurale giocatasi nel 1860), la FIG, guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente Vicario del CONI, in un momento di grande difficoltà, non solo a livello sanitario ma economico, ha voluto così rilanciare le sue ambizioni verso l’edizione italiana della Ryder Cup, in programma nel 2023 (posticipata di un anno) a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club. Durante il lungo lockdown la Federgolf – insieme all’Official Advisor Infront - ha lavorato duramente, con il board dell’European Tour, per permettere all’Open d’Italia di andare in scena nonostante le tante criticità. L’accordo è stato raggiunto e la manifestazione si giocherà dal 22 al 25 ottobre subito dopo lo Scottish Championship.

La prima volta allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo - Per la prima volta nella sua storia l’Open d’Italia si giocherà allo Chervò Golf Club San Vigilio. La massima rassegna del golf tricolore torna in Lombardia per la 41ª volta.

I trionfi azzurri e le edizioni dell’Open d’Italia - Dal 1925 (anno del trionfo di Francesco Pasquali) al 2020. L’Open d’Italia non s’è giocato nel 1933 e poi dal 1939 al 1946 a causa della seconda guerra mondiale. Così come non è andato in scena dal 1961 al 1970. Tornando assoluto protagonista nel 1971 al Golf Club Garlenda (Savona). Da quel momento, mai più uno stop. Per un torneo che vanta otto vittorie azzurre. Oltre a quella di Pasquali nel palmares ci sono le imprese di Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e Massimo Mannelli (1980). Senza dimenticare le doppiette di Ugo Grappasonni (1950 e 1954) e Francesco Molinari (2006 e 2016).

Il percorso di gara – Lo Chervò Golf Club San Vigilio, a due passi dal lago di Garda, è stato fondato nel 2008 e progettato dall’architetto Kurt Rossknecht. Vanta 36 buche, di cui 9 executive e 27 da campionato, suddivise nei tre percorsi Benaco, Solferino e San Martino. Negli ultimi anni ha ricevuto diversi riconoscimenti a testimonianza della qualità non solo del percorso di gioco ma di tutto il circolo.

Le dichiarazioni

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente Vicario del Coni - “Nonostante il lungo lockdown la macchina organizzativa della FIG non s’è mai fermata. Il periodo di forzata inattività ha generato dibattiti, rinvii o cancellazioni di tornei di ogni disciplina. Eppure la nostra intenzione è sempre stata quella di pensare al golf italiano in un’ottica di progettualità verso il presente e il futuro. Provando ad arginare i problemi, facendo quadrato. Con l’obiettivo e il desiderio di fronteggiare come sempre le barriere, stavolta del distanziamento sociale, scendendo in campo con la forza della creatività e del rispetto di regole e disposizioni. E adesso è l’ora di raccogliere i frutti dei grandi sacrifici fatti, con un appuntamento di vetrina internazionale verso la Ryder Cup di Roma nel 2023. Il golf italiano non solo non si ferma ma guarda all’oggi e al domani”.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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