In un finale ricco di bel gioco ed emozioni lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral (189, -15) ha bruciato sul filo di lana un eccellente Stefano Mazzoli (190, -14) nel Cervino Alps Open, evento dell’Alps Tour e secondo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, disputato sul percorso del Golf Club Cervino (par 68), a Cervinia, il più alto campo in Italia a quota 2.050 metri.
In una splendida giornata di sole, senza vento e su un tracciato molto impegnativo, con green velocissimi e aste piuttosto difficili, Mazzoli (67 62 61), sesto a quattro colpi da Garcia Del Moral (61 64 64) e dal francese Sebastien Gandon, entrambi leader dopo due turni, ha subito attaccato con molta decisione, mentre lo spagnolo ha iniziato con due bogey e Gandon con uno per poi defilarsi lentamente e terminare sesto con 194 (-10), affiancato da Gregorio De Leo, il migliore tra i dieci dilettanti italiani rimasti in corsa dopo il taglio e comunque tutti meritevoli di elogio.
Garcia Del Moral dopo la falsa partenza si è ripreso, ma pur con cinque birdie non ha potuto evitare l’aggancio di Mazzoli alla buca 16, che aveva marciato con un eagle e cinque birdie senza bogey (61, -7). Il 35enne iberico, però, ha avuto ancora la forza di riportarsi avanti alla buca 17 con il birdie decisivo (64, -4) che gli ha dato la prima vittoria sul circuito, un premio di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro e il secondo posto nell’ordine di merito (punti 11.311). Mazzoli, che ha ricevuto un assegno di 3.940 euro, è ora al primo (p. 11.601) ed entrambi hanno ottime prospettive nella corsa alla ‘carta’ per il Challenge Tour 2021 che sarà assegnata i primi tre di questa graduatoria al termine della stagione.
Nel torneo hanno occupato la terza piazza con 191 (-13) il transalpino Romain Guillon, la quarta con 192 (-12) l’olandese Pierre Verlaar e la quinta con 193 (-11) lo spagnolo Javier Parada Puertas. Degli altri italiani, in alta classifica Edoardo Giletta, nono con 196 (-8), Carlo Casalegno e gli amateur Filippo Celli e Andrea Romano, 11.i con 198 (-6), e ancora due dilettanti, Davide Buchi e Flavio Michetti, 17.i con 199 (-5). Un colpo in più per Andrea Saracino e per Marco Guerisoli, 29.i con 200 (-4), quest’ultimo scivolato dalla seconda posizione, pagando lo scarso allenamento poiché non è più un tournament player, ma un insegnante al Valtellina Golf.
Le interviste - Molto felice Jordi Garcia Del Moral, che è riuscito a trovare quel primo successo che gli era sfuggito incredibilmente nella precedente gara in Austria per tre errori sulle ultime quattro buche. “E’ stata una giornata veramente fantastica e ho giocato molto bene anche se la partenza è stata problematica. Inoltre Mazzoli mi ha messo sempre sotto pressione, ma ho tratto tesoro da quanto mi era accaduto nel Gosser Open e sono riuscito a gestirmi nel modo migliore, soprattutto nel finale. Comunque il livello dell’Alps Tour è in continua crescita e vincere è veramente difficile. Secondo nell’ordine di merito? Volevo entrare nei primi tre posti, ora ci sono e farò di tutto per rimanervi, anche se sarà sicuramente dura”.
Stefano Mazzoli ha provato a concedere il bis, dopo essersi imposto a inizio stagione nel Red Sea Little Venice Open. “Sono partito subito forte, perché dovevo recuperare uno svantaggio consistente. Ho deciso di giocare tanti ferri dal tee con traiettorie lunghe e basse e questa è stata la scelta giusta. Sono sceso in campo cercando di fare più birdie possibili e poi vedere cosa succedeva, perché non avevo io la situazione sotto controllo. Purtroppo alla fine sono rimasto fuori dai giochi per un colpo, ma con la consapevolezza di avercela messa tutta”.
Soddisfatto Gregorio De Leo. “E’ andata molto bene, Sono partito un po’ lentamente, poi mi sono tranquillizzato e ho iniziato a scendere sotto par fino al meno cinque di giornata. Peccato per il bogey finale, ma volevo ancora un birdie, ho rischiato e ci può stare l’errore. A un certo punto, debbo essere sincero, ho sperato in qualcosa di bello quando mi sono trovato a tre colpi dal leader, ma poi avanti hanno accelerato. Ovviamente sono molto contento e dedico questo sesto posto ai miei genitori e al mio maestro Alain Vergari”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, - con il supporto di Infront, official advisor della FIG – si dipana dal Lazio alla Valle d’Aosta, passando per il Piemonte e la Toscana con 5 gare in 4 regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Il percorso – Realizzato dall’architetto Donald Harradine all’inizio degli anni Cinquanta, il percorso del Golf Club Cervino, che ha ricevuto unanimi consensi per qualità e preparazione da parte dei partecipanti alla gara, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del tracciato che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del Vecchio Continente. Il Golf Club Cervino ha avuto notevole peso anche nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo alla promozione e alla diffusione di questo sport.
Norme di sicurezza - Il torneo si è giocato a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.