Il Challenge Tour riprende il suo cammino in autonomia con il Northern Ireland Open (3-6 settembre), dopo l’anticipo di luglio con due gare in Austria organizzate insieme all’European Tour e i tre eventi che si erano disputati prima dello stop per la pandemia.
Sul percorso del Galgorm Spa & Golf Resort, a Ballymena nell’Irlanda del Nord, saranno sul tee di partenza sei giocatori italiani: Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario, Aron Zemmer e Giulio Castagnara, vincitore del Campionato Nazionale Open, tutti in grado di poter dire la loro.
Nel field gli austriaci Lukas Nemecz e Martin Wiegele, il tedesco Alexander Knappe, gli spagnoli David Borda e Scott Fernandez, lo svedese Jens Fahrbring, il danese John Axelsen e gli inglesi Matt Ford e Max Orrin.
In campo anche tre giocatori che hanno conosciuto giorni migliori sul circuito maggiore: i francesi Gregory Bourdy, 38enne di Bordeaux con con quattro titoli, e Julien Queste, 40enne di Le Mans, a segno in un Open d’Italia (2013) insieme a un altro successo in Spagna, e
lo svedese Mikael Lundberg, 47enne di Helsingborg, con tre vittorie.
Pure in questa occasione, come nel precedente UK Championship dell’European Tour, a testimonianza di come il golf sia una disciplina proprio per tutti, sarà presente un giocatore disabile, l’irlandese Brendan Lawlor, 22 anni e pro dallo scorso settembre, che nel 2019 ha vinto l’EDGA Scottish Open e che ha partecipato all’ISPS HANDA Disabled Golf Cup, dove 12 golfisti disabili hanno giocato nelle stesse condizioni e sul medesimo tracciato in cui i pro si sono contesi la Presidents Cup a Melbourne. Il montepremi è di 200.000 euro.