08 Settembre 2020

FedEx Cup: a D. Johnson 15 milioni di dollari

Dustin Johnson Dustin Johnson

Dustin Johnson da assoluto dominatore. Il numero uno mondiale ha vinto il Tour Championship, ultima gara del PGA Tour 2019-2020, e ha conquistato per la prima volta la FedEx Cup con il relativo super premio di 15 milioni di dollari, senza lasciare alcuna possibilità ai propri avversari nelle tre gare finali dei PlayOffs che conducevano al jackpot. Infatti si è imposto nella prima (Northern Trust) ed è giunto secondo nel successivo BMW Championship solo perché nello spareggio Jon Rahm ha imbucato un putt di 21 metri, poi lo show sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia.

Ha concluso con “meno 21” in una classifica che ha fatto riferimento al par, perché per il rush finale i punti della graduatoria FedEx sono stati trasformati in colpi di vantaggio e Johnson, leader, ha iniziato da un “meno 10” seguito da Rahm con “meno 8”, da Justin Thomas con “meno 7” e bonus minori per gli altri. Il vincitore ha prodotto l’attacco decisivo nel terzo turno e ha potuto iniziare il quarto con cinque colpi di margine su Xander Schauffele e su Thomas, che poi hanno provato a contrastarlo insieme a Rahm, che era a sei lunghezze.

Johnson è partito molto forte con tre birdie in sei buche, poi ha bruscamente frenato con due bogey e a quel punto ha lasciato l’iniziativa agli avversari, che comunque avrebbero dovuto realizzare uno score molto basso, non facile a ottenersi. Thomas si è avvicinato parecchio alla buca 16, portandosi a due colpi, ma un drive sbilenco, con relativo bogey alla 17, lo hanno messo fuori gioco. Non ha mollato fino all’ultimo Schauffele, che però con due par sulle ultime due buche ha solo potuto condividere con Thomas la seconda piazza (che comunque è valsa a entrambi ben 4,5 milioni di dollari) e consolarsi con l’aver siglato il miglior score del torneo (265, -15 colpi) e con il salto dall’11° al settimo posto nel world ranking. Per Thomas, invece, la leadership nella money list ($ 7.344.040), dove non sono entrati i guadagni della settimana, davanti a Rahm ($ 5.959.819) e a Johnson ($ 5.837.267).

Johnson, 36enne di Columbia (South Carolina), ha chiuso la sua corsa con un birdie sull’ultima buca (parziale di 68, -2) e ha firmato il terzo titolo stagionale e il 23° sul circuito, compresi un major e sei WGC. Era la 24ª volta che iniziava da leader il turno finale e per la 13ª è salito sul gradino più alto del podio. Con il jackpot ha superato gli 85 milioni di dollari vinti in carriera dei quali 18,7 nell’ultimo mese.

Nella gara Rahm è terminato quarto con “-17” gratificato da tre milioni di dollari e 2,5 sono andati a Scottie Scheffler, quinto con “meno 14”. Complessivamente la FedEx Cup ha messo in palio 60 milioni di dollari con premi fino al 150° della graduatoria, che ne ha ricevuti 70.000.

Mai in corsa per il jackpot Patrick Reed e Rory McIlroy, che sperava di divenire il primo giocatore a portarsi via per tre volte il trofeo, ottavi con “-11”, e Webb Simpson, 12° con “-9”, al quale è andato il “Byron Nelson Award”  per la media punteggio stagionale più bassa (68,866).

TERZO GIRO - Dustin Johnson, numero uno mondiale, con un deciso attacco, sottolineato da un 64 (-6) di giornata, ha portato il suo score a “meno 19” nel Tour Championship, ultima gara del PGA Tour 2019-2020, e ha messo una seria ipoteca sul successo nella FedEx Cup e sui 15 milioni di dollari che gratificheranno il vincitore. La classifica fa riferimento al par perché prima del Tour Championship i punti FedEx sono stati trasformati in colpi. Nell’ordine di graduatoria il leader Johnson ha avuto un bonus di “meno 10”, il secondo Jon Rahm di “meno 8”, quindi Justin Thomas “meno 7”, Webb Simpson “meno 6”, Collin Morikawa “meno 5”, poi un colpo in meno per ogni gruppo seguente di cinque concorrenti fino al par per l’ultimo (26°-30°).

Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, Johnson ha realizzato con sette birdie e un bogey il miglior score del turno (ottenuto anche da Daniel Berger, sesto con “meno 10”) e ha preso un vantaggio di cinque colpi su Xander Schauffele (67, -3 di giornata) e su Justin Thomas (66, -4), secondi con “meno 14”. E’ la 24ª volta che Johnson, il quale ha l’opportunità di conquistare la sua prima FedEx Cup, si trova al comando dopo 54 buche e nelle 23 occasioni precedenti ha raccolto 12 titoli.

Dopo il deficitario secondo giro, Jon Rahm ha provato a recuperare, ma sebbene sia stato l’unico giocatore a non segnare bogey (66, -4) ha dovuto rendere altri due colpi al leader e i sei di ritardo, pur se non lo tolgono dalla corsa al jackpot, certo non gli concedono molte speranze anche alla luce del cammino autoritario di chi conduce la danza. Sicuramente ci proverà anche Collin Morikawa, quinto con “meno 12”, ma è evidente che tutti gli inseguitori dovranno contare non solo sulle loro possibilità, ma soprattutto su un clamoroso cedimento di Johnson.

Sono fuori gioco tutti gli altri a iniziare dal citato Berger e da Sungjae Im, che lo affianca dopo esser scivolato dalla seconda posizione, e si è arreso anche Rory McIlroy, campione uscente FedEx, nono con “meno 8” (70, par, nel turno), che dopo una buona partenza è tornato al rendimento altalenante delle ultime settimane. Deludenti Webb Simpson, 12° con “meno 7”, Patrick Reed, 18° con “meno 6” e Bryson DeChambeau, 21° con “meno 4”

SECONDO GIRO - Dustin Johnson ha faticato, ma ha mantenuto la leadership, hanno ceduto Jon Rahm e Rory McIlroy e hanno brillato Sungjae Im e Xander Schauffele. Anche nel secondo giro del Tour Championship, ultima gara del PGA Tour 2019-2020 e che conclude anche la FedEx Cup con l’assegnazione al vincitore di 15 milioni di dollari nel contesto di un montepremi globale di 60 milioni di dollari, ha riservato parecchie emozioni. La classifica fa riferimento al par perché prima del Tour Championship i punti FedEx sono stati trasformati in colpi. Nell’ordine di graduatoria il leader Dustin Johnson ha avuto un bonus di “meno 10”, il secondo Jon Rahm di “meno 8”, quindi Justin Thomas “meno 7”, Webb Simpson “meno 6”, Collin Morikawa “meno 5”, poi un colpo in meno per ogni gruppo seguente di cinque concorrenti fino al par per l’ultimo (26°-30°).

Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, Dustin Johnson è rimasto al vertice con “meno 13” dopo un faticoso 70 (par, quattro birdie, quattro bogey) di giornata e una imprecisione dal tee inconsueta (due fairway colti su 14) e solo con un birdie sull’ultima buca è riuscito a distaccare il brillante Sungjae Im. Il coreano (9° in FedEx) è partito con un “-4” e ha rimontato fino al secondo posto con “meno 12” dopo due score di 68 (-2) e 64 (-6, sette birdie, un bogey), miglior punteggio del turno. Altra sorpresa Xander Schauffele, terzo con “-11” (parziale di 65, -5), mentre ha ceduto una posizione Justin Thomas, quarto con “meno 10” dopo un giro sopra par (71,+1).

Una palla in acqua con relativo doppio bogey alla buca 15 e altri errori per un 74 (+4) hanno penalizzato pesantemente Jon Rahm, da leader con Johnson dopo 18 buche a quinto con “meno 9”. Ha comunque i mezzi per recuperare il disavanzo di quattro colpi, ma nel frattempo sono arrivati altri pericolosi rivali nella caccia al jackpot, perché il 25enne basco di Barrika è stato affiancato da Collin Morikava, in rimonta con un 65 (-5), e da Tyrrell Hatton, che sta facendo una gara molto accorta e che ha marciato con un sette sotto par nei due turni. Bilancio negativo anche per Rory McIlroy, che dopo il quarto posto e il 64 (-6) in avvio, è scivolato all’ottavo con un totale di “meno 8” (parziale di 71, +1) e che vede allontanarsi la possibilità di divenire il primo giocatore a vincere per tre volte la FedEx Cup dopo i successi dello scorso anno e del 2016. Si sono quasi chiamati fuori gioco, salvo miracoli, due tra gli attesi protagonisti della vigilia, Webb Simpson, 14° con “meno 4”, e Bryson DeChambeau, 20° con “meno 3”.

PRIMO GIRO - Dustin Johnson subito raggiunto in vetta da Jon Rahm (meno 13) e lotta aperta tra i due non solo per i 15 milioni di dollari che gratificheranno il vincitore, ma anche per la leadership mondiale, gli effetti speciali di Rory McIlroy in corsa per divenire il primo giocatore a conquistare per tre volte la FedEx Cup, sua lo scorso anno e nel 2016, le prodezze dell’outsider Abraham Ancer, oltre al gran gioco e a una classifica con al vertice, nell’ordine, i primi quattro del ranking mondiale. Tutto nello spettacolare inizio del Tour Championship, ultima gara del PGA Tour 2019-2020 e che conclude anche la FedEx Cup con l’assegnazione del jackpot nel contesto di un montepremi globale di 60 milioni di dollari,

Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, si fa riferimento al par perché i punti dei 30 concorrenti ammessi all’ultimo atto sono stati trasformati in colpi di vantaggio. In base alla graduatoria della FedEx maturata prima del Tour Championship il leader Dustin Johnson ha avuto un bonus di “meno 10”, il secondo Jon Rahm di “meno 8”, quindi Justin Thomas con “meno 7”, Webb Simpson con “meno 6” e Collin Morikawa con “meno 5”, poi un colpo in meno per ogni gruppo seguente di cinque concorrenti fino al par per l’ultimo (26°-30°).

Come detto si sono posti al comando con “meno 13” Johnson, autore di un 67 (-3, cinque birdie, due bogey) e Rahm, che ha recuperato i due colpi di svantaggio iniziali dal rivale con un 65 (-5, sei birdie, un bogey). Non è comunque un caso che a dirigere la danza siano stati i due giocatori più in forma, a segno nei due precedenti tornei, rispettivamente nel Northern Trust e nel BMW Championship.

Ha recuperato un colpo a Johnson anche Justin Thomas, terzo con “-11” (66, -4)), ma ha fatto un considerevole passo avanti Rory McIlroy, che si è portato al quarto posto passando dal “-3” di partenza (12° in FedEx) al “-9” con un 64 (-6, otto birdie, due bogey), miglior score di giornata, forse anche un po’ inatteso perché le ultime sue prestazioni erano state piuttosto opache.

Stesso parziale anche per Abraham Ancer (22° FC) che ha trasformato un “-1” da anonimato in un “-7” ricco di prospettive, unico concorrente a non aver segnato bogey (un eagle, quattro birdie). Ha viaggiato in par (70) Webb Simpson, rimasto a “-6”, ma ha fatto due passi indietro (6°) ed è stato affiancato da Xander Schauffele, Brendon Todd e da Sungjae Im, che invece qualcosa hanno guadagnato. Hanno deluso e probabilmente non riusciranno a rimettersi in corsa per il jackpot Collin Morikawa, 14° con “-4” (71, +1), e Bryson DeChambeau, inizialmente 8° e ora 18° con “-2” dopo un 72 (+2).

LA VIGILIA - Sessanta milioni di dollari di cui 15 milioni andranno al vincitore e la leadership mondiale. Sono i temi del Tour Championship (4-7 settembre), ultima gara della stagione 2019-2020 del PGA Tour a cui sono stati ammessi solo 30 privilegiati, i primi della classifica FedEx maturata dopo tutte le gare, che si sono disputate prima e dopo lo stop per l’emergenza sanitaria, e al termine dei primi due PlayOffs, il Northern Trust, vinto da Dustin Johnson, leader mondiale e della FedEx, e il BMW Championship, appannaggio di Jon Rahm, numero due del World Ranking e della FedEx.

Sono i due giocatori più in forma del momento e saranno i favoriti nel rush finale dove peraltro avranno un vantaggio in più. Infatti i punti accumulati nella corsa verso il jackpot sono stati trasformati in colpi, così che Johnson inizierà il torneo con uno score di “meno 10” e Rahm di “meno 8”. Buono, però. il punteggio di partenza anche per i loro primi inseguitori: “meno 7” per Justin Thomas, terzo, “meno 6” per Webb Simpson, quarto, e “meno 5” per Collin Morikawa, quinto. Avranno “meno 4” i classificati dal sesto al 10° posto, tra i quali Bryson DeChambeau (8°) e Hideki Matsuyama (10°), e poi a scendere di un colpo per ogni gruppo di cinque fino al par per l’ultimo (26°-30°).

Avrà un bell’handicap da superare Rory McIlroy, piuttosto alterno nelle ultime settimane, che 12° in Fedex potrà contare solo su un “meno 3” e dovrà impegnarsi a fondo, sperando anche in qualche involontario aiuto da chi lo precede, per poter confermare il successo ottenuto la scorso anno e divenire il primo giocatore a conquistare per tre volte il jackpot, che fu suo anche nel 2016. L’altro campione con due vittorie è Tiger Woods (2007-2009), che però è uscito di scena dopo un deludente BMW Championship. Stesso “meno 3” per Patrick Reed (13°) e Xander Schauffele (14°) e strada ancor più in salita, che lascia presupporre solo la possibilità di miglioramenti in classifica, ma non di successo, per Joaquin Niemann (18°) e Tony Finau (20°), a cui sarà concesso un “meno 2”, così come per Viktor Hovland (27°), che comincerà dal par.

Il vincitore, come detto, riceverà 15 milioni di dollari, ma non andrà poi così male anche ai primi piazzati. Il secondo percepirà cinque milioni di dollari, il terzo quattro milioni, il quarto tre milioni e il quinto 2,5 milioni, a scendere poi gradualmente fino ai 395.000 per il 30°. Non finirà qui, perché avranno comunque un premio anche coloro che sono terminati nella graduatoria FedEx fino al 150° posto, che vale 70.000 dollari.

Diretta su GOLFTV – Il Tour Championship viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: venerdì 4 settembre e sabato 5, dalle ore 19 alle ore 24; domenica 6, dalle ore 19 alle ore 1; lunedì 7, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Isabella Calogero.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca