Sul percorso del Golf Club Cervino, il campo più in alto d’Italia a 2.050 metri di quota, prende il via il Cervino Alps Open (2-4 settembre), torneo in calendario nell’Alps Tour e secondo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf.
Ha fatto da prologo la Pro-Am Cervino Alps Open vinta con “meno 40” dal team di Andrea Saracino, con Alessandro Pozzi, Marco Vierin e Marco Henriod, che ha preceduto la squadra di Stefano Mazzoli con Arianna Checconi, Roberto Berger e Claudio Colombo, stesso score, ma punteggio inferiore rispetto a quello dei vincitori sulle ultime nove buche. Al terzo posto con “meno 35” la formazione di Luca Cianchetti, con Federico Maquignaz, Filippo Maquignaz e Alberto Berloffa, al quarto con “meno 31” la compagine dello scozzese Ryan Lumdsen, con Alberto Borre, Xavier Avoyer ed Ennio Subet e al quinto con “meno 30” il quartetto del francese Paul Elissalde con Tommaso Nogara, Henry Pession e Federico Perron.
Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la graduatoria sono stati conteggiati solamente birdie ed eagle.
Via al torneo – Saranno 132 i concorrenti in gara - compresi 50 giocatori italiani dei quali 21 dilettanti - in rappresentanza di 17 nazioni tra le quali Cile, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Numerosi i concorrenti di casa nostra in grado di recitare ruoli da protagonisti. Per citarne alcuni, ricordiamo Stefano Mazzoli, vincitore del Red Sea Little Venice Open a febbraio, una delle due gare disputate prima dello stop per la pandemia, Giacomo Fortini, oggi pro, che si è imposto all’ombra del Cervino nel 2018 quando era ancora un amateur, Luca Cianchetti, Michele Ortolani, Carlo Casalegno, Stefano Pitoni, Andrea Saracino, Cristiano Terragni e l’esperto Gregory Molteni. Numerosi i dilettanti azzurri, non solo interessati a fare esperienza. Tra di loro Andrea Romano, Alessio Battista, due titoli in stagione (Assoluti Match Play e Ragazzi medal) Giovanni Manzoni, campione assoluto medal, Jacopo Albertoni, Sebastiano Frau e Filippo Celli, insieme a tanti altri di valore.
Tra gli stranieri da seguire l’inglese James Sharp, past winner del torneo (2017), l’olandese Lars Keunen, a segno nel Ein Bay Open, l’altro torneo svoltosi in Egitto prima del lungo lockdown, lo svizzero Arthur Ameil-Planchin. gli spagnoli Jordi Garcia Del Moral e Gonzalo Vicente Elena, gli austriaci Uli Wienhandl e Markus Habeler e ii francesi Julien Foret, Thomas Elissalde, Pierre Pineau e Xavier Poncelet
Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, - con il supporto di Infront, official advisor della FIG - spazierà dal Lazio alla Valle d’Aosta, passando per il Piemonte e la Toscana con 5 gare in 4 regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
Formula e montepremi – Il Cervino Alps Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Norme di sicurezza - Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Il percorso – Realizzato dall’architetto Donald Harradine all’inizio degli anni Cinquanta, il percorso del Golf Club Cervino è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del tracciato che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del Vecchio Continente. Mentre quest’anno ha festeggiato i suoi primi 65 anni. Il Golf Club Cervino ha avuto notevole peso anche nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo alla promozione e alla diffusione di questo sport.