03 Agosto 2020

PGA Tour: Werenski brucia Merritt

Troy Merritt Troy Merritt

Richy Werenski ha colto il primo successo sul PGA Tour imponendosi con 39 punti (6 11 9 13) nel Barracuda Championship, bruciando sul filo di lana con una splendida volata finale Troy Merritt (p. 38), Il torneo del PGA Tour si è disputato a porte chiuse al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California con una formula stableford modificata dove si acquisivano 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdevano un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Richard Raymond Werenski, 29 anni a dicembre, nativo di Springfield (Massachusetts), fino a oggi con un titolo nel Web.com Tour, attuale Korn Ferry Tour, ha fatto centro alla 100ª gara sul circuito, dopo aver sfiorato il successo la scorsa settimana nel 3M Open (terzo). Ha rimontato dal quinto posto con un parziale di 13 punti (un eagle, cinque birdie, due bogey), dei quali 11 maturati sulle ultime sette buche e con il sorpasso su Merritt maturato con il birdie sulla buca finale. Quanto a Merritt, leader dopo tre giri, ha raccolto solo cinque punti con tre birdie e un bogey sulle prime otto buche e poi con le altre dieci tutte concluse in par.

In terza posizione con 37 l’argentino Fabian Gomez e l’austriaco Matthias Schwab, in quinta con 35 Scott Stallings e Robert Streb e inl settima con 34 Maverick McNealy, rookie sul circuito e boyfriend di Danielle Kang, che questa settimana si è imposta nel Drive On Championship, la gara con cui è ripreso il LPGA Tour. All’ottavo posto con 33 Aaron Wise, lo svedese Alex Noren, l’irlandese Seamus Power e l’argentino Emiliano Grillo. A Werenski è andato un assegno di 630.000 dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari.

Dopo il secondo giro è stato costretto al ritiro il sudafricano Branden Grace, che era secondo in classifica, risultato positivo al test del coronavirus. Test anche il caddie, risultato negativo, ma comunque anch’egli messo in quarantena con il sudafricano.

TERZO GIRO - Classifica rivoluzionata anche nel terzo giro con Troy Merritt nuovo leader con 33 punti (8 11 14) del Barracuda Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo a porte chiuse al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California, ma simili scossoni sono nella dinamica delle gare stableford. Infatti si sta giocando con tale formula, ma modificata, in cui vengono assegnati 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Merritt, 34enne di Osage (Iowa), a caccia del terzo titolo sul tour dove non vince dal 2018 (Barbasol Championship), ha segnato otto birdie e due bogey per il 14 di giornata ed è seguito con 29 punti da Maverick McNealy e dall’argentino Emiliano Grillo e con 28 dal Robert Streb. In una gara del genere è difficile stabilire chi sia fuori gioco, poiché può sempre accadere di tutto, e quindi possono nutrire speranze di titolo anche Joseph Bramlett e Richy Werenski, quinti con 26, l’irlandese Seamus Power, settimo con 25, e l’austriaco Matthias Schwab, ottavo con 24. Non impossibile anche un ritorno dello svedese Alex Noren, 15° con 21.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, in questa gara è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Dopo il secondo giro è stato costretto al ritiro il sudafricano Branden Grace, che era secondo in classifica, risultato positivo al test del coronavirus, al quale si era sottoposto dopo aver accusato un’improvvisa stanchezza. Test anche il caddie, risultato negativo, ma comunque anch’egli messo in quarantena con il sudafricano. Lo staff medico ha poi fatto anche controlli a tutti coloro che avevano avuti contatti con Grace, senza trovare altri positivi.

SECONDO GIRO - Kyle Stanley ha raccolto 14 punti nel secondo giro ed è passato a condurre con 22 (8 14) nel Barracuda Championship, il torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California con una formula stableford modificata.

Vengono assegnati 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Stanley, 32enne di Gig Harbor (Washington) con due vittorie nel circuito, l’ultima datata 2017, precede di due punti Robert Streb, l’austriaco Matthias Schwab e il sudafricano Branden Grace (20). In quinta posizione con 19 Maverick McNealy e Troy Merritt e in settima con 18 l’argentino Emiliano Grillo, l’australiano Cameron Percy, lo scozzese Russell Knox, Peter Uihlein e Adam Schenk, quest’ultimo leader dopo un giro insieme a Ryan Moore, ora 14° con 16. A quota 15 lo svedese Alex Noren, 16°.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, in questa gara è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Si gioca a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

PRIMO GIRO - Ryan Moore e Adam Schenk sono al comando con 14 punti nel Barracuda Championship, il torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California con una formula stableford modificata. Vengono assegnati 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

La coppia di testa (sette birdie per entrambi) precede Robert Streb, Patrick Rodgers e l’irlandese Seamus Power (11 punti) e sono al sesto posto con10 punti J.J. Spaun, Peter Uihlein, Maverick McNealy, Kevin Tway, l’argentino Emiliano Grillo, l’australiano Cameron Percy e il sudafricano Branden Grace. In ritardo lo svedese Alex Noren, 31° con 7 punti.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, in questa gara è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Si gioca a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

LA VIGILIA - Agli esclusi dal grande giro del WGC, il PGA Tour offre comunque l’opportunità di non rimanere al palo con il Barracuda Championship (30 luglio.-2 agosto) in programma sul tracciato del Tahoe Mt. Club, a Truckee in California. Si giocherà con una formula stableford modificata che prevede di acquisire 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. Si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Nel field gli statunitensi Charley Hoffman, Bo Van Pelt, Pat Perez, Kurt Kitayama e Richy Werenski, che è stato in lotta per il titolo domenica scorsa fino alle ultime buche nel 3M Open, l’argentino Emliano Grillo, il canadese David Hearn e lo svedese Alex Noren.

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

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    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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