03 Agosto 2020

WGC: Thomas vince e torna n. 1 mondiale

Justin Thomas Justin Thomas

Tutto nelle ultime quattro buche. Lo sprint secco di Justin Thomas, vincitore con 267 (66 70 66 65, -13) colpi del WGC FedEx St. Jude Invitational e tornato dopo due anni sul trono mondiale, e il crollo di Brooks Koepka, coleader dopo 15 buche, e terminato nel gruppetto al secondo posto con 270 (-10) in un finale altamente emozionante e sicuramente imprevedibile.

Sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis, nel Tennessee, nel torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, Justin Louis Thomas, 27enne di Louisville (Kentucky), ha ottenuto il secondo successo in questa gara, il terzo stagionale, il 13° sul circuito con un major compreso ed è divenuto il terzo giocatore più giovane a raggiungere il traguardo dei tredici titoli dal 1960 a oggi dopo Tiger Woods e Jack Nicklaus.

Decisive, come detto, le ultime quattro buche con Thomas che ha realizzato birdie alla 15ª  e alla 16ª (65, -5 totale con sei birdie e un bogey) e Koepka che  ha concluso con la sequenza bogey-birdie-doppio bogey (parziale di 69, -1). Al vincitore, che ha rafforzato la sua posizione di leader nella FedEx Cup, un congruo assegno di 1.820.000 dollari su un montepremi di 10.500.000 dollari.

Koepka ha condiviso la seconda piazza con Daniel Berger, Tom Lewis e con Phil Mickelson, runner up per la 37ª volta in carriera. Hanno fortemente deluso Rory McIlroy, 47° con 279 (-1) insieme a Patrick Reed, e Jon Rahm, 52° con 281 (+1), che ha mantenuto per sole due settimane la leadership mondiale. Ha dato segni di ripresa, dopo un Memorial Tournament fallimentare e un ritiro, Dustin Johnson, 12° con 272 (-8) alla pari con Webb Simpson, e sono terminati subito dietro Rickie Fowler e Brendon Todd, in vetta dopo tre turni, 15.i con 273 (-7). In media classifica Bryson DeChambeau e Jordan Spieth, 30.i con 276 (-4), Patrick Cantlay, Tommy Fleetwood e Sergio Garcia, 35.i con 277 (-3). Si è giocato a porte chiuse e con norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

L’élite mondiale ora si sposta a San Francisco, in California, per il PGA Championship (6-9 agosto), primo major stagionale al quale non parteciperà Francesco Molinari.

JUSTIN THOMAS NUMERO 1 MONDIALE DOPO OLTRE DUE ANNI – Justin Thomas (punti 9) è tornato sul trono mondiale dopo oltre due anni. L’ultima volta che aveva guidato il World Ranking era stato il 3 giugno 2018. Sono scivolati di un posto Jon Rahm, secondo con p. 8,88, e Rory McIlroy, terzo con p. 8,40 per una situazione molto fluida e suscettibile di variazioni sin dalla prossima gara. Invariate le altre posizioni nella top ten con il trio seguito nell’ordine da Webb Simpson (6,99), Dustin Johnson (6,93), Brooks Koepka (6,69), Bryson DeChambeau (6), Patrick Reed (5,86), Adam Scott (5,58) e Patrick Cantlay (5,52). Da 33° a 37° Francesco Molinari (p. 2,76), che riprenderà a gareggiare da settembre, con l’inizio della nuova stagione del PGA Tour (Safeway Open, 10-13 settembre).

TERZO GIRO - Brendon Todd ancora al comando con 199 (64 65 69, -12) colpi, Brooks Koepka, campione uscente, e Justin Thomas in corsa per il titolo e il flop di Rory McIlroy, numero due mondiale, e di Jon Rahm, fresco numero uno, i motivi salienti dopo il terzo turno del WGC FedEx St. Jude Invitational, torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che termina con la disputa del quarto sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis, nel Tennessee.

Brendon Todd (69 di giornata con cinque birdie e quattro bogey), 35enne di Pittsburgh con tre successi nel circuito, uno dei tre plurivincitori stagionali con due allori come Simpson e Thomas, 191 tornei sul tour, per giungere al quarto e impreziosire il suo palmares con un titolo prestigioso, dovrà superare gli ostacoli che si chiamano Byeong-Hun An, secondo con 199 (-11), Rickie Fowler, terzo con 200 (-10), Koepka, quarto con 201 (-9), e Thomas, quinto con 202 (-8). Possibilità di inserirsi nella corsa anche per Phil Mickelson, Chez Reavie, Louis Oosthuizen e Matthew Fitzpatrick, sesti con 203 (-7), mentre sembrano troppo lontani Webb Simpson e Tom Lewis nel gruppo dei decimi con 204 (-6). Quanto a Lewis con un 61 (-9) ha eguagliato il record del campo stabilito da Jay Delsing (1993) e  successivamente da Bob Estes (2001), ma all’epoca il par era di 71.

In buona classifica, ma probabilmente non soddisfacente per loro, Jordan Spieth e Dustin Johnson, 17.i con 205 (-5), a metà Patrick Reed e Byson DeChambeau, 40.i con 209 (-1), e brutte notizie, in vista del major della prossima settimana (PGA Championship, 6-9 agosto, TPC Harding Park, San Francisco, California, senza Francesco Molinari) per Rory McIlroy, 53° con 212 (+2), stesso score di Tommy Fleetwood, e per Jon Rahm, 67° con 215 (+5). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo si disputa a porte chiuse e con norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

Diretta su GOLFTV – Il WGC-FedEx St.Jude Invitational viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it). Quarta giornata: domenica 2 agosto, dalle ore 19 alle ore 1. Su Eurosport2 ed Eurosport Players: dalle ore 21 alle ore 1. Commento di Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni.

SECONDO GIRO - Ha ceduto Brooks Koepka, da leader a terzo con 133 (-7), e Brendon Todd, in un periodo di ottima forma, ne ha approfittato per passare al comando del 129 (64 65, -11) colpi nel WGC FedEx St. Jude Invitational, torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta svolgendo sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis, nel Tennessee. Ha tenuto la seconda posizione Rickie Fowler (131, -9), mentre Koepka ha la compagnia di Chez Reavie e del coreano Byeong-Hun An. Sono in alta classifica l’inglese Matthew Fitzpatrick, sesto con 134 (-6), Webb Simpson, ottavo con 135 (-5), Justin Thomas, 12° con 136 (-4), Dustin Johnson e Jordan Spieth, 15.i con 137 (-3).

E’ risalito dalle retrovie Rory McIlroy, numero due mondiale, da 67° a 33° con 139 (-1), affiancato dall’inglese Tommy Fleetwood, ed è finito quasi in coda alla graduatoria lo spagnolo Jon Rahm, il nuovo numero uno, da 36° a 62° con 144 (+4), dopo un 74 (+4). Non brillano neanche Patrick Reed e Bryson DeChambeau, 43.i con 140 (par).

Brendon Todd, 35enne di Pittsburgh con tre successi nel circuito, è uno dei tre plurivincitori stagionali con due titoli come Simpson e Thomas. Alla 191ª gara sul tour ha realizzato un 65 (-5) con cinque birdie senza bogey, secondo score di giornata dopo il 64 (-6) di Fitzpatrick e di Kevin Na (12°). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo si disputa a porte chiuse e con norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

PRIMO GIRO - Il ritorno ai vertici di Brooks Koepka, leader con 62 (-8) colpi, le difficoltà di Jon Rahm, neo numero uno mondiale, e il flop di Rory McIlroy, numero due appena spodestato dallo spagnolo, hanno caratterizzato il primo giro del WGC FedEx St. Jude Invitational, torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale.

Sul percorso del TPC Southwind (par 70) di Memphis, nel Tennessee, dove si gioca a porte chiuse, Koepka ha due colpi di vantaggio su Rickie Fowler e su Brendon Todd (64, -6), uno dei tre giocatori plurivincitori stagionali. Al quarto posto con 65 (-5) il coreano Sung Kang e al quinto con 66 (-4) Justin Thomas, numero tre mondiale, affiancato da Matt Kuchar, Chez Reavie e da Max Homa.

Buon passo di Phil Mickelson, Bryson DeChambeau, Sergio Garcia e di Viktor Hovland, noni con 67 (-3), e di Jordan Spieth, 15° con 68 (-2). Un colpo in più per Webb Simpson, numero quattro del World Ranking, e per Dustin Johnson, numero cinque, 27.i con 69 (-1), e giro molto sofferto di Jon Rahm, 36° con 70, per un par afferrato con un birdie sull’ultima buca. Sopra par Patrick Reed, 46° con 71 (+1), Tommy Fleetwood, 58° con 72 (+1), e giornata molto negativa per Patrick Cantlay e per Rory McIlroy (due birdie, cinque bogey), 67.i con 73 (+3).

Brooks Koepka, 30enne di West Palm Beach, attuale numero sei del ranking, difende il tiolo conquistato lo scorso anno, ultimo dei suoi sette successi, comprensivi anche di quattro major, oltre che del WGC. Poco dopo quella vittoria sono iniziati i guai con il ginocchio che l’hanno portato alla perdita della leadership mondiale e a una serie di risultati deludenti e solo recentemente da dato segni visibili di ripresa. Ha segnato nove birdie, di cui quattro in partenza suo milgior inizio in assoluto, e un bogey e ha eguagliato il suo score più basso in carriera che aveva siglato nello Shriners Hospitals for Children Open (2016),. Al 136° torneo giocato sul tour, si trova per la settima volta leader nel primo giro, posizione che solo in una occasione ha trasformato in vittoria. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo, come detto, si disputa a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

LA VIGILIA - Al TPC Southwind di Memphis, nel Tennessee, va in onda a porte chiuse il WGC FedEx St. Jude Invitational (30 luglio-2 agosto), torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, dove la vigilia è calamitata da Jon Rahm, che difende la leadership mondiale appena conquistata, e dal detronizzato Rory McIlroy, teso a riprendersela immediatamente, impegnati nel primo di una serie di duelli che probabilmente si protrarranno nel tempo.

Peraltro il calendario li favorisce poiché la prossima settimana ci sarà il primo major stagionale, il PGA Championship (6-9 agosto, TPC Harding Park, San Francisco). Due eventi anche da premi stellari con 10.500.000 dollari in palio per il WGC e ben 11.000.000 per il major.

Field delle grandi occasioni con nove dei primi dieci del ranking mondiale e con Justin Thomas (numero 3), Webb Simpson (n. 4) e Bryson DeChambeau (n. 7), che sono tra i giocatori più in forma e in grado di intralciare la corsa al successo di Rahm e McIlroy. Difende il titolo Brooks Koepka (numero 6), che però non sembra in grado di farlo, perché non ha ancora il ritmo che lo distingueva prima dell’infortunio al ginocchio e che appare ben lontano dai suoi standard. E’ in chiara difficoltà anche Dustin Johnson il quale dopo il fallimentare Memorial Tournament, dove è uscito al taglio con due score di 80 (+8) colpi, si è ritirato nel successivo 3M Open adducendo problemi alla schiena dopo un turno iniziale in 78 (+7). Saranno della partita anche Rickie Fowler, Phil Mickelson, Xander Schauffele, Patrick Reed, Jordan Spieth, Patrick Cantlay, e Tommy Fleetowood, alla seconda apparizione dopo il lockdown con la prima terminata al taglio. Da seguire gli emergenti Viktor Hovland, Collin Morikawa, Joaquin Niemann e Matthew Wolff, mentre sarà ancora assente Tiger Woods.

Il torneo, come detto, si disputa a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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