24 Febbraio 2020

PGA Tour:Viktor Hovland al primo titolo

Viktor Hovland Viktor Hovland

Viktor Hovland ha vinto con 268 (68 66 64 70, -20) il Puerto Rico Open svoltosi al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico, dove ha superato Josh Teater, secondo con 269 (-19), Kyle Stanley, Sam Ryder e l’argentino Emiliano Grillo, terzi con 273 (-15).

Hovland, nativo di Oslo, è il primo norvegese a cogliere un titolo sul PGA Tour e lo ha fatto all’età di 22 anni, cinque mesi e cinque giorni, al 17° torneo disputato. Ha concluso la sua corsa in 70 (-2) colpi, con un momento di grossa difficoltà per un triplo bogey alla buca 11 (par 3) che ha superato con un eagle e tre birdie, l’ultimo alla 18 che gli ha permesso di distaccare Teater. Ha ricevuto un assegno di 540.000 dollari su un montepremi di tre milioni di dollari, l’esenzione per due anni sul circuito, l’accesso ad alcuni eventi importanti, tra i quali il The Players Championship e il PGA Championship (major), e ha fatto un salto dal 102° al 60° posto nel world ranking. Hanno preso parte alla gara due italiani che sono usciti al taglio Domenico Geminiani, 70° con 143 (72 71, -1), e Andrea Pavan, 104° con 148 (74 74, +4).

TERZO GIRO - Il norvegese Viktor Hovland è passato a condurre con 198 (68 66 64, -18) colpi nel Puerto Rico Open che si sta svolgendo al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. Il torneo, in concomitanza con il WGC Mexico Championship, permette ai giocatori del PGA Tour esclusi da quella gara di poter comunque svolgere attività in un evento che, di diverso dagli altri, ha solo il montepremi notevolmente più basso rispetto alla media, tre milioni di dollari.

Hovland, 22enne di Oslo e grande promessa del circuito, ha realizzato un 64 (-8) con otto birdie senza bogey e per la prima volta si trova al vertice dopo tre giri con la possibilità di cogliere la sua prima vittoria. Lo seguono con 199 (-17) lo scozzese Martin Laird e con 200 (-16) Josh Teater. Poche chances di competere per il successo per l’argentino Emiliano Grillo, quarto con 203 (-13), e per Patrick Rodgers e Sam Ryder, quinti con 204 (-12). Sono usciti al taglio Domenico Geminiani, 70° con 143 (72 71, -1), e Andrea Pavan, 104° con 148 (74 74, +4).

SECONDO GIRO - Domenico Geminiani, 70° con 143 (72 71, -1) colpi, e Andrea Pavan, 104° con 148 (74 74, +4), sono usciti al taglio nel Puerto Rico Open, che si sta svolgendo al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. Il torneo, in concomitanza con il WGC Mexico Championship, permette ai giocatori del PGA Tour esclusi da quella gara di poter comunque svolgere attività in un evento che, di diverso dagli altri, ha solo il montepremi notevolmente più basso rispetto alla media, tre milioni di dollari.

Kyle Stanley (134 - 64 70, -10), due titoli sul circuito, è stato raggiunto in vetta alla graduatoria da Josh Teater (66 68), dall’argentino Emiliano Grillo (66 68) e dall’emergente norvegese Viktor Hovland (68 66), tutti a caccia della prima vittoria sul tour. Il quartetto è seguito con 135 (-9) da Sam Ryder e con 136 (-8) da Ben Martin, dallo svedese David Lingmerth, dall’australiano Rhein Gibson e dallo scozzese Martin Laird. Fuori gioco anche Martin Trainer, 99° con 147 (+3), che difendeva il titolo.

Domenico Geminiani, 23enne nato a Fort de France (Martinica), da dilettante vincitore di alcuni titoli italiani, con primo successo da pro conquistato a 16 anni (Ritz-Carlton Series) e con inizio carriera in Europa, ha provato a rimontare con un 71 (-1, sei birdie, tre bogey, un doppio bogey), ma è rimasto corto di un colpo e anche la terza esperienza sul circuito è terminata come le due precedenti.

Andrea Pavan tornato sul PGA Tour dopo il 25° posto nel Barracuda Championship (2019), ha praticamente avuto il destino segnato da un “9” alla buca 2 (par 5). Due birdie sul resto del tracciato hanno fatto 74 (+2).

PRIMO GIRO - Domenico Geminiani al 67° posto con 72 (par) colpi e Andrea Pavan al 93° con 74 (+2) dopo il primo giro del Puerto Rico Open, che si sta svolgendo al Coco Beach Golf & CC di Rio Grande a Portorico. Il torneo, in concomitanza con il WGC Mexico Championship, permette ai giocatori del PGA Tour esclusi da quella gara di poter comunque svolgere attività in un evento che, di diverso dagli altri, ha solo il montepremi notevolmente più basso rispetto alla media, tre milioni di dollari.

E’ al vertice con 64 (-8) colpi Kyle Stanley, 32enne di Gig Harbor (Washington) con due titoli sul circuito, l’ultimo nel 2017, che ha eguagliato il proprio primato di birdie (nove contro un bogey) e di 18 green in regulation realizzati in un round. Nutrito il gruppo che lo insegue a due colpi composto da Peter Uihlein, Josh Teater, Chris Couch, dall’australiano Rhein Gibson, dall’argentino Emiliano Grillo e dallo svedese Henrik Norlander (66, -6). In 14ª posizione la promessa norvegese Viktor Hovland e difesa del titolo molto difficile per Martin Trainer, stesso score di Pavan.

Geminiani, 23enne nato a Fort de France (Martinica), da dilettante vincitore di alcuni titoli italiani, con primo successo da pro conquistato a 16 anni (Ritz-Carlton Series) e con inizio carriera in Europa, ha viaggiato in par con tre birdie e tre bogey. Andrea Pavan tornato sul circuito dopo il 25° posto nel Barracuda Championship (2019), ha ceduto due colpi al campo con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey.

LA VIGILIA - Andrea Pavan torna a giocare sul PGA Tour, così come Domenico Geminiani, entrambi nel field del Puerto Rico Open (20-23 febbraio), che si svolgerà al Coco Beach Golf & CC di Rio Grande a Portorico. Il torneo, in concomitanza con il WGC Mexico Championship, permette ai giocatori del circuito esclusi da quella gara di poter comunque svolgere attività in un evento che, di diverso dagli altri, ha solo il montepremi notevolmente più basso rispetto alla media, tre milioni di dollari, ma sicuramente appetibile.

Difende il suo unico titolo Martin Trainer, 29enne statunitense nato a Marsiglia in Francia, che ha ottenuto anche due titoli nel Web.com Tour (attuale Korn Ferry Tour) e uno nel PGA Tour Latinoamerica. Nel field Roberto Castro, Chase Seiffert, la promessa norvegese Viktor Hovland, l’australiano Cameron Davis, il venezuelano Jhonattan Vegas e l’inglese Tom Lewis.

Pavan prova a cambiare il corso di un inizio di stagione un po’ difficile e torna sul circuito dopo il 25° posto nel Barracuda Championship (2019). Geminiani, 23enne nato a Fort de France (Martinica), da dilettante vincitore di alcuni titoli italiani, con primo successo da pro conquistato a 16 anni (Ritz-Carlton Series) e con inizio carriera in Europa, è alla terza presenza sul PGA Tour, dopo le precedenti finite al taglio (Mayakoba Classic 2016 e Barbasol Championship 2018).

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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