16 Febbraio 2020

Challenge: Bezuidenhout all'ultimo respirto

Christiaan Buzuidenhout (Credit Sunshine Tour) Christiaan Buzuidenhout (Credit Sunshine Tour)

Un eagle sull’ultima buca e Christiaan Bezuindenhout (264 - 61 67 69 67, -25) ha sorpassato sull’ultima buca il connazionale George Coetzee (265, -24) imponendosi nella Dimension Data Pro Am, ultima gara del trittico che ha aperto la stagione del Challenge Tour in Sudafrica, con tornei organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour. L’evento si è svolto con formula pro am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Montagu Course (par 72), dell’Outeniqua Course (par 72) e del The Links Course (par 73), tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player, a George. Due gli italiani in gara: Lorenzo Scalise, 19° con 277 (68 69 68 72, -12), e Aron Zemmer, 30° con 279 (72 72 64 71, -10).

Christiaan Bezuidenhout, 25enne di Delmas e in evidenza sull’European Tour dove ha vinto l’Andalucia Masters (2019) e quest’anno è giunto secondo nel Dubai Desert Classic superato al playoff dall’australiano Lucas Herbert, ha ottenuto il primo titolo sul Challenge Tour, che gli vale anche per il Sunshine Tour, appunto con l’eagle di cui si è detto, arrivato dopo cinque birdie e due bogey che hanno fatto il 67 (-5) decisivo sul Montagu Course in cui si è disputato l’ultimo giro, mentre nei primi tre i concorrenti si sono alternati anche sugli altri due.

E’ stato un dominio, del resto prevedibile, dei giocatori di casa che erano in numero preponderante e che hanno schierato quasi tutti i migliori elementi. Eloquente la graduatoria con sei di loro tra i primi sette, Infatti sono terminati dietro ai due protagonisti Richard Sterne, terzo con 267 (-22), JC Ritchie, quinto con 273 (-16), Daniel Van Tonder e Darren Fichardt, sesti con 274 (-15). Unico “infiltrato” lo spagnolo Santiago Tarrio Ben, quarto con 272 (-17).

Positiva la prova dei due azzurri. Lorenzo Scalise ha perso qualcosa nell’ultimo turno con un 72 (par), frutto di cinque birdie e di altrettanti bogey, dopo essere entrato tra i top ten, mentre è rimasto stabile Aron Zemmer, che ha siglato un 71 (-1) con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey.

Dopo la Dimension Data Pro Am  il secondo circuito continentale riprenderà nella Repubblica Ceca con il Prague Golf Challenge dal 7 al 10 maggio.

TERZO GIRO - Il sudafricano Christiaan Bezuindenhout (197 - 61 67 69, -20) è rimasto da solo al vertice della Dimension Data Pro Am, ultima gara del trittico che ha aperto la stagione del Challenge Tour in Sudafrica, con tornei organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour. L’evento si sta disputando con formula pro am (un pro e n dilettante) sui tre percorsi del Montagu Course (par 72), dell’Outeniqua Course (par 72) e del The Links Course (par 73), tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player, a George.

Turno favorevole ai due giocatori azzurri in campo che sono saliti in graduatoria: Lorenzo Scalise è decimo con 205 (68 69 68, -12) e Aron Zemmer 32° con 208 (72 72 64, -9).

Christiaan Bezuidenhout, 25enne di Delmas e in evidenza sull’European Tour dove si è imposto nell’Andalucia Masters (2019) e quest’anno è giunto secondo nel Dubai Desert Classic superato al playoff dall’australiano Lucas Herbert, ha segnato cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3) sul Montagu Course e ha distaccato di due lunghezze lo spagnolo Santiago Tarrio Ben (199, -18) con il quale condivideva la leadership dopo due turni e raggiunto al secondo posto dal sudafricano George Coetzee, quattro successi sull’European Tour. Hanno chances di correre per il titolo altri due concorrenti di casa, Richard Sterne, quarto con 201 (-16) e Jake Roos. quinto con 202 (-15), mentre forse sono troppi sei colpi da recuperare per l’inglese Matt Ford, sesto con 203 (-14). E’ uscito al taglio dopo 54 buche il grande campione sudafricano Ernie Els, 65° con 211 (-6).

Lorenzo Scalise ha rimontato dieci posizioni con un 68 (-4) sul Montagu Course frutto di cinque birdie e di un bogey. Aron Zemmer ha risalito di 65 gradini la classifica con nove birdie e un bogey per il 64 (-8) sull’Outeniqua Course, miglior score di giornata realizzato sullo stesso campo anche dallo svedese Oscar  Lengden, 18° con 206 (-11), e dal sudafricano Jayden Tery Schaper (10°) sul Montagu Course. Il montepremi è di 400.000 dollari (circa 365.000 euro).

Dopo la Dimension Data Pro Am vi sarà un lungo stop e il secondo circuito conti

SECONDO GIRO - Lo spagnolo Santiago Tarrio Ben con lo score di “meno 17” ha raggiungo il sudafricano Christiaan Bezuindenhout in vetta alla graduatoria della Dimension Data Pro Am, ultima gara del trittico che ha aperto la stagione del Challenge Tour in Sudafrica, con tornei organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour. L’evento si sta disputando sui tre percorsi del Montagu Course (par 72), dell’Outeniqua Course (par 72) e del The Links Course (par 73), tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player, a George. In gara 180 concorrenti, che giocano con formula pro am (un pro e un dilettante) e che si alterneranno sui tre tracciati con taglio dopo 54 buche. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei tre campi.

Ha recuperato cinque posizioni Lorenzo Scalise, 20° con “meno 8”, mentre ha perso terreno Aron Zemmer, 97° con “meno 1”.

Si è portato al terzo posto con “meno 13” il sudafricano Richard Sterne, sei titoli sull’European Tour, è al quarto con “meno 12” il portoghese Stephen Ferreira e sono al quinto con “meno 11” il neozelandese Daniel Hillier e altri due sudafricani a segno sul circuito maggiore, Dean Burmester (un titolo) e George Coetzee (4). E’ sceso dalla terza alla 13ª piazza con “meno 9” il grande campione di casa Ernie Els, 50 anni, quattro major nel palmarés e, al netto di questi, 15 vittorie sul PGA Tour e 24 sull’European Tour.

Santiago Berrio Ten, 29 anni e nessun successo, ha realizzato un eagle, sette birdie e un bogey sull’Outeniqua Course. Christiaan Bezuidenhout, 25enne di Delmas e in evidenza sull’European Tour dove si è imposto nell’Andalucia Masters (2019) e quest’anno è giunto secondo nel Dubai Desert Classic superato al playoff dall’australiano Lucas Herbert, ha girato sul Links con otto birdie e due bogey per il 67 (-6). Stesso tracciato anche per Lorenzo Scalise con cinque birdie e un bogey per il parziale di 69 (-4) e turno in par (72) di Aron Zemmer sul Montagu, che ha avuto il merito di rimediare ai devastanti effetti di un “10” alla buca 18 (par 5) con sette birdie, contro due bogey, sulle altre buche. Il montepremi è di 400.000 dollari (circa 365.000 euro).

Dopo la Dimension Data Pro Am vi sarà un lungo stop e il secondo circuito continentale riprenderà nella Repubblica Ceca con il Prague Golf Challenge dal 7 al 10 maggio.

PRIMO GIRO - Il sudafricano Christiaan Bezuidenhout ha realizzato un ottimo “meno 11” e guida la classifica della Dimension Data Pro Am, ultima gara del trittico che ha aperto la stagione del Challenge Tour in Sudafrica, con tornei organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour. L’evento si sta disputando sui tre percorsi del Montagu Course (par 72), dell’Outeniqua Course /par 72) e del The Links Course (par 73), tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player, a George. In gara 180 concorrenti, che giocano con formula pro am (un pro e un dilettante) e che si alterneranno sui tre tracciati con taglio dopo 54 buche. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei tre campi.

Sono due gli azzurri in gara: Lorenzo Scalise, 25° con “meno 4” (68 Outeniqua Course, cinque birdie, un bogey) e Aron Zemmer, 68° con “meno 1” (72 The Links, cinque birdie, quattro bogey).

Christiaan Bezuidenhout, 25enne di Delmas e in evidenza sull’European Tour dove ha vinto l’Andalucia Masters (2019) e quest’anno è giunto secondo nel Dubai Desert Classic superato al playoff dall’australiano Lucas Herbert, ha segnato undici birdie senza bogey per il 61 sull’Outeniqua Course, lasciando a due colpi lo spagnolo Santiago Tarrio Ben (-9, Montagu Course).

Ottima prestazione, che ha entusiasmato i fans di casa, del grande campione Ernie Els, terzo con “meno 8” (64, Ou) insieme al portoghese Stephen Ferreira. I sudafricani si sono presi la scena, come era prevedibile essendo in gran numero, e ve ne sono altri cinque in quinta posizione con “-7”: Deon Germishuys, Haydn Porteous, George Coetzee, JC Ritchie e Jean Hugo, che sono affiancati dal tedesco Marcel Siem e dal neozelandese Daniel Hillier. Il montepremi è di 400.000 dollari (circa 365.000 euro).

Dopo la Dimension Data Pro Am vi sarà un lungo stop e il secondo circuito continentale riprenderà nella Repubblica Ceca con il Prague Golf Challenge dal 7 al 10 maggio.

LA VIGILIA - Si conclude con la Dimension Data Pro Am (13-16 febbraio) il trittico di gare in Sudafrica, che ha aperto la stagione del Challenge Tour, eventi organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour. Il torneo si disputa con formula pro am (un pro e un dilettante) al Fancourt Golf Estate, sui tre percorsi del Montagu Course, dell’Outeniqua Course e del The Links Course, tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player, a George. In gara 180 concorrenti, che si alterneranno sui tre tracciati con taglio dopo 54 buche.

Due gli azzurri in gara, Lorenzo Scalise e Aron Zemmer, che sono andati a premio in entrambe le gare precedenti, anche se non sono stati molto regolari nei loro score, cosa peraltro abbastanza nella norma a inizio stagione un po’ per tutti. Sono ovviamente in maggioranza i giocatori di casa tra i quali calamiterà sicuramente l’attenzione di tutti gli spettatori il grande campione Ernie Els, anche se gli sarà difficile competere per il titolo, cosa che invece potranno fare molti dei suoi connazionali tra i quali citiamo Brandon Stone, Richard Sterne, JC Ritchie, vincitore del Limpopo Championship, George Coetzee, Jaco Ahlers, Dean Burmester, Thriston Lawrence, Jbe Kruger, Jaco Van Zyl e Jacques Kruyswijk. Da seguire anche lo scozzese Doug McGuigan, il greco Peter Karmis, e lo svedese Philip Eriksson, campione in carica, che hanno la ‘carta’ per il Sunshine Tour. Tra gli “stranieri” in campo, tra gli altri, l’inglese Ross McGowan, l’olandese Daan Huizing, il tedesco Marcel Schneider, l’irlandese Gavin Moynihan, il norvegese Eirik Tage Johansen, lo scozzese Ewen Ferguson e lo svedese Anton Karlsson, a segno la scorsa settimana nel RAM Cape Town Open. Il montepremi è di 400.000 dollari (circa 365.000 euro).

Dopo la Dimension Data Pro Am vi sarà un lungo stop e il secondo circuito continentale riprenderà nella Repubblica Ceca con il Prague Golf Challenge dal 7 al 10 maggio.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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