Lo statunitense Andrew Landry si è imposto con 262 (66 64 65 67, -26) colpi nel “The American Express”, torneo del PGA Tour disputato con formula pro-am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi dello Stadium Course, del La Quinta CC e del Nicklaus Tournament Course (tutti par 72), a La Quinta in California, dove Francesco Molinari, 138° con 216 (73 71 72, par) colpi, alla sua prima gara del 2020, è uscito al taglio.
In un concitato finale, disputato sullo Stadium Course, Andrew Landry, 32enne di Port Neches (Texas), ha firmato il secondo titolo sul circuito (il primo nel Valero Texas Open, 2018) grazie a due birdie a chiudere per il 67 (-5, otto birdie, tre bogey) con cui ha vanificato il tentativo di rimonta del messicano Abraham Ancer (264, -24), rinvenuto con un 63 (-9, nove birdie), miglior score del turno. Al terzo posto con 265 (-23) Scottie Scheffler. in vetta con Landry dopo tre giri, al quarto con 268 (-20) Bud Cauley e l’austriaco Sepp Straka e al sesto con 269 (-19) Sam Burns, l’altro autore di un 63, Tom Hoge, Ryan Moore e il danese Sebastian Cappelen. Al decimo con 270 (-18) Rickie Fowler e il coreano Sung-Jae Im, al 14° con 271 (-17) Tony Finau e al 21° con 273 (-15) l’inglese Paul Casey. A Landry è andato un assegno di 1.206.000 dollari su un montepremi di 6.700.000 dollari.
Cinque “buche in uno” - Nel giro finale il messicano Carlos Ortiz, 48° con 277 (-11), ha realizzato una “hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 13 dello Stadium Course (par 3, yards 192) utilizzando un ferro 5. Nel suo score di 70 (-2) colpi anche quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. E’ stata la quinta “buca” in uno nel torneo dopo quelle ottenute dallo scozzese Martin Laird nel primo giro (Stadium Course, buca 6, par 3, yards 207, ferro 5), da John Huh nel terzo (La Quinta CC, buca 12, par 3, yards 202, ferro 5) e due dai dilettanti di cui una dal giocatore disabile Laurent Hurtubise.
TERZO GIRO - Francesco Molinari, 138° con 216 (73 71 72, par) colpi, è uscito al taglio nel “The American Express”, dove a un giro dal termine hanno preso il largo con 195 (-21) Scottie Scheffler (65 64 66) e Andrew Landry (66 64 65). Nel torneo del PGA Tour, che si svolge con formula pro-am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi dello Stadium Course, del La Quinta CC e del Nicklaus Tournament Course (tutti par 72), a La Quinta in California, la coppia di testa ha lasciato a quattro colpi Rickie Fowler (199, -17), che condivideva la leadership con Scheffler dopo due turni. In quarta posizione con 200 (-16) Ryan Moore e Chase Seiffert e in sesta con 201 (-15) Andrew Putnam, il messicano Abraham Ancer e il danese Sebastian Cappelen. Hanno poche possibilità di competere per il titolo gli undici concorrenti in nona con 202 (-14) tra i quali si trovano Tony Finau, l’inglese Paul Casey e il coreano Sung-jae Im. Fuori dalla gara anche Adam Long (210, -6), che difendeva il titolo, e Phil Mickelson (213, -3), ambasciatore dell’evento, secondo lo scorso anno e vincitore nel 2002 e nel 2004.
Scottie Scheffler, 23enne di Dallas (Texas) senza titoli sul circuito, ha infilato sei birdie senza bogey per il 66 (-6) sullo Stadium Course e Andrew Landry, 32enne di Port Neches (Texas), con un successo datato 2018 (Valero Texas Open), lo ha agganciato con un 65 (-7, otto birdie, un bogey) sul Nicklaus TC. Francesco Molinari, alla prima gara nel 2020, ha concluso con il 72 del par, frutto di quattro birdie e altrettanti bogey sullo Stadium Course.
“Buca in uno” di John Huh - John Huh, 33° con 205 (-11), ha realizzato una “hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 12 (par 3, yards 202) del La Quinta CC, utilizzando un ferro 5. Ha aggiunto all’ace quattro birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-3). E’ la seconda “buca in uno” che ottiene sul PGA Tour dopo l’altra siglata nel Mayakoba Golf Classic (2014) e la terza che viene segnata in questo torneo dopo quelle nel primo giro, entrambe allo Stadium Course, dello scozzese Martin Laird (buca 6, par 3, yards 207) e del dilettante disabile Laurent Hurtubise (buca 4, par 3, yards 151). Il montepremi è di 6.700.000 dollari.
SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta al “The American Express” con Rickie Fowler e Scottie Scheffler nuovi leader con 129 (-15) colpi e gli stessi parziali (65 64) e dove Francesco Molinari è 134° con 144 (73 71, par).
Nel torneo del PGA Tour, che si svolge con formula pro-am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi dello Stadium Course, del La Quinta CC e del Nicklaus Tournament Course (tutti par 72), a La Quinta in California, il duo di testa precede di misura Andrew Landry (130, -14), di due colpi Tony Finau (131, -13) e di tre Bud Cauley (132, -12). Seguono in sesta posizione con 133 (-11) Ted Potter Jr, Ryan Moore, Wes Roach, Chase Seiffert, il coreano Sung-jae Im e l’australiano Cameron Davis. Non ha più possibilità di confermare il titolo Adam Long, 68° con 139 (-5), e viaggia in retrovia Phil Mickelson, 110° con 142 (-2), ambasciatore dell’evento, secondo lo scorso anno e vincitore nel 2002 e nel 2004.
Sul tracciato del Nicklaus TC Rickie Fowler, 31enne di Murrieta (California) con cinque successi sul circuito, ha realizzato il 64 (-8) con un eagle e sei birdie e Scottie Scheffler, 23enne di Dallas (Texas) con due successi sul Korn Ferry Tour, ha tenuto lo stesso ritmo con un eagle, otto birdie e un doppio bogey. Tony Finau ha realizzato il miglior score di giornata con un 62 (-10), eguagliando il suo punteggio più basso in carriera e rimontando 45 posizioni con dieci birdie senza bogey. Sullo stesso percorso ha giocato anche Francesco Molinari, che ha iniziato dalla buca 10 realizzando subito un birdie. Prima del giro di boa ha frenato con un bogey e nel rientro è sceso di un colpo sotto par (71) con un altro birdie.
Montepremi di 6.700.000 dollari per una gara dove il taglio si effettuerà dopo 54 buche quando tutti i concorrenti si saranno alternati sui tre campi.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari ha avuto una partenza difficile nel “The American Express”, dove occupa il 131° posto con 73 (+1) colpi. Nel torneo del PGA Tour, che si svolge con formula pro-am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi dello Stadium Course, del La Quinta CC e del Nicklaus Tournament Course (tutti par 72) a La Quinta in California, sono al comando con 64 (-8) Zac Blair e Grayson Murray. Hanno un colpo di margine su Rickie Fowler, Hank Lebiola e Scottie Scheffler, terzi con 65 (-7), e due su un gruppo di otto concorrenti tra i quali Andrew Landry, lo scozzese Russell Knox e l’australiano Cameron Davis (66, -6). Al 37° posto con 68 (-4) l’inglese Paul Casey, al 49° con 69 (-3) Adam Long, campione in carica e Tony Finau e al 74° con 70 (-2) Phil Mickelson ambasciatore dell’evento, secondo lo scorso anno e a segno nel 2002 e nel 2004.
Zac Blair, 29enne di Salt Lake City (Utah), senza titoli nel circuito, ha realizzato otto birdie senza bogey al La Quinta Course, e Grayson Murray, 26enne di Raleigh (North Carolina), anch’egli a caccia del primo successo, ha messo insieme nove birdie e un bogey sul percorso dello Stadium Course.
Francesco Molinari, sul tracciato del La Quinta, ha iniziato con un birdie alla seconda buca che ha raddoppiato alla 13ª, ma un doppio bogey e un bogey sulle due successive hanno vanificato il buon lavoro effettuato fino a quale momento. Montepremi di 6.700.000 dollari per una gara dove il taglio si effettuerà dopo 54 buche quando tutti i concorrenti si saranno alternati sui tre campi.
L’altra prodezza l’ha compiuta lo scozzese Martin Laird, 49° come Finau e Long, che ha realizzato l’ace alla buca 6, sempre dello Stadium Course (par 3, yards 207), utilizzando un ferro 5. Ha completato il parziale di 69 con tre birdie e due bogey. E’ la sua seconda “buca in uno” sul circuito dopo quella nello Houston Open (2019).
LA VIGILIA - Francesco Molinari inizia il 2020 dal “The American Express” (16-19 gennaio), torneo del PGA Tour che si svolge con formula pro-am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi dello Stadium Course, del La Quinta CC e del Nicklaus Tournament Course a La Quinta in California, con taglio dopo 54 buche quando tutti i concorrenti si saranno alternati sui tre campi.
Molinari, 37enne torinese. è rimasto a riposo per circa due mesi, con ultima apparizione nel DP World Tour Championship, evento finale dell’European Tour svoltosi a fine novembre, e appare ben deciso a ritornare ai livelli del 2018 e a risalire nel world ranking (attualmente 20°), dopo la stagione scorsa con alti e bassi e un solo successo (Arnold Palmer Invitational, PGA Tour).
Difende l’unico titolo in carriera, ottenuto quando l’evento aveva il nome di Desert Classic, Adam Long, 32enne di New Orleans (Louisiana), che ha scarse possibilità di ripetersi in un field che comprende, tra gli altri, Tony Finau, Rickie Fowler, Kevin Kisner, Zach Johnson, Cameron Champ, Brendan Steele, beffato domenica scorsa al playoff nel Sony Open dall’australiano Cameron Smith, assente nell’occasione, Brendon Todd, due successi in stagione, l’emergente Matthew Wolff e Phil Mickelson, ambasciatore dell’evento, secondo lo scorso anno e a segno nel 2002 e nel 2004. Da seguire anche il messicano Abraham Ancer, l’inglese Paul Casey e il coreano SungJae Im. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.
Il torneo su GOLFTV – Il “The American Express” viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 16 gennaio a domenica 19, dalle ore 21 alle ore 1. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini,