Dominio dei giocatori di casa nel Foshan Open, disputato sul percorso del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina, dove ha vinto Zheng-kai Bai con 265 (71 63 66 65, -23) colpi e Zecheng Dou si è classificato secondo con 269 (-19). Appena dopo i top ten Lorenzo Scalise, 12° con 274 (68 70 67 69, -14), e Francesco Laporta, 14° con 275 (73 65 68 69, -13), e al 25° posto con 277 (66 72 65 74, -11) Aron Zemmer.
Al terzo con 270 (-18) lo scozzese Calum Hill che con questo piazzamento ha superato con 143.409 punti Laporta (p. 138.132) al vertice della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito. In quarta posizione con 271 (-17) l’inglese Richard Bland e il tedesco Alexander Knappe e in sesta con 272 (-16) il polacco Adrian Meronk, il danese Benjamin Poke e l’inglese Ben Stow. Al vincitore è andato un assegno di 72.013 euro su un montepremi di 450.000 euro, il più alto tra i 27 eventi del circuito.
TERZO GIRO - Sono saliti di classifica tutti e tre gli italiani in gara nel Foshan Open e che erano al 21° posto dopo due turni: Aron Zemmer è settimo con 203 (66 72 65, -13) colpi, Lorenzo Scalise 11° con 205 (68 70 67, -11) e Francesco Laporta 16° con 206 (73 65 68, -10).
Sul percorso del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina, ancora un cambio in vetta dove si sono portati con 200 (-16) colpi il portoghese Ricardo Santos (67 66 67) e il cinese Zheng-kai Bai (71 63 66), che hanno sorpassato il tedesco Alexander Knappe, in testa dopo 36 buche e ora secondo con 201 (-15). Saranno in corsa per il titolo anche l’inglese Ben Stow, lo scozzese Calum Hill e il cinese Zecheng Dou, quarti con 202 (-14), lo stesso Zemmer, così come l’inglese Richard Bland e il polacco Adrian Meronk che lo affiancano, e l’australiano Cory Crawford, decimo con 204 (-12). La matematica, però, non nega possibilità agli altri due azzurri.
Ricardo Santos ha segnato cinque birdie senza bogey per il 67 (-5), mentre Zheng-kai Bai lo ha agganciato con un 66 (-6) fatto di otto birdie e di due bogey. Aron Zemmer ha girato in 65 (-7) con otto birdie e un bogey e Lorenzo Scalise in 67 con un eagle, cinque birdie e un doppio bogey. Francesco Laporta, reduce dal successo nell’Hainan Open e leader della Race To Mallorca, ossia l’ordine di merito, ha realizzato un 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 500.000 dollari, il più alto tra i 27 eventi del circuito.
SECONDO GIRO - Sono tutti e tre al 21° posto con 138 (-6) colpi gli italiani in gara nel Foshan Open: Francesco Laporta (73 65). Aron Zemmer (66 72) e Lorenzo Scalise (68 70). Nel torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina, è salito al vertice con 130 (65 65, -14) il tedesco Alexander Knappe, tallonato dall’australiano Cory Crawford (131, -13). In terza posizione con 133 (-11) il portoghese Ricardo Santos e gli inglesi Matthew Jordan e Ben Stow, quest’ultimo in vetta dopo un turno, e in sesta con 134 (-10) l’olandese Lars Van Meijel, il polacco Adrian Meronk, lo scozzese Calum Hill, il cinese Zheng-kai Bai e l’inglese Richard Bland.
Alexander Knappe si è espresso con sette birdie senza bogey per il 65 (-7), identico cammino e score di Francesco Laporta, leader della Road To Mallorca (ordine di meiro), che ha risalito la graduatoria d ben 59 gradini. Passi indietro di Aron Zemmer con un 72 (par, due birdie, due bogey) di Lorenzo Scalise con un 70 (-2, quattro birdie, due bogey). Il montepremi è di 500.000 dollari, il più alto tra i 27 eventi del circuito.
PRIMO GIRO - Bella partenza per Aron Zemmer, terzo con 66 (-6) colpi, e di Lorenzo Scalise, 11° con 68 (-4), nel Foshan Open, penultimo torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina. Avvio lento, invece, di Francesco Laporta, 80° con 73 (+1), la scorsa settimana vincitore dell’Hainan Open, titolo che gli ha assicurato la ‘carta’ per l’European Tour 2020 e che lo ha condotto al vertice della Road To Mallorca, ossia la money list.
Guida la graduatoria con 64 (-8) l’inglese Ben Stow seguito a una lunghezza dal tedesco Alexander Knappe (65, -7), mentre Zemmer è affiancato dal gallese Oliver Farr, dagli inglesi Matthew Jordan e Steven Tiley, dal finlandese Roope Kakko e dall’australiano Cory Crawford. Dei primi inseguitori di Laporta nell’ordine di merito, il francese Robin Roussel (2°) è 33° con 70 (-2) e il suo connazionale Antoine Rozner (3°) è 48° con 71 (-1). Ha fatto meglio lo scozzese Calum Hill (4°), che ha lo stesso score di Scalise.
Ben Stow ha realizzato dieci birdie e un doppio bogey, Aron Zemmer un eagle, cinque birdie e un bogey, Lorenzo Scalise cinque birdie e un bogey e Francesco Laporta quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 500.000 dollari, il più alto tra i 27 eventi del circuito.
LA VIGILIA - Francesco Laporta, dopo aver vinto domenica scorsa l’Hainan Open, essersi assicurato la ‘carta’ per l’European Tour 2020 ed essere salito al vertice della Road To Mallorca, ossia la money list, ora ha l’obiettivo di mantenere nelle ultime due gare dell’anno la prestigiosa posizione.
Sarà il Foshan Open (24-27 ottobre) ad aprire la corsa che si concluderà in Spagna con il Challenge Tour Grand Final (7-10 novembre), due eventi difficili per tutti, poiché ci saranno i migliori del circuito a iniziare dai primi 15 dell’ordine di merito dove alcuni sono a rischio di uscire dal posto privilegiato.
Al Foshan Golf Club, di Foshan City in Cina, nell’evento organizzato in collaborazione con il China Tour dove sarà in palio un montepremi di 500.000 dollari, il più altro tra i 27 eventi del circuito, insieme a Laporta saranno in campo anche Lorenzo Scalise e Aron Zemmer con il primo che con una vittoria o con due ottimi piazzamenti potrebbe ancora tornare in competizione per la ‘carta’.
Laporta, in grande condizione come aveva già dimostrato al 76° Open d’Italia (settimo e primo azzurro), è naturalmente tra i favoriti insieme a coloro che lo seguono nella top ten della Road To Mallorca: i francesi Robin Roussel e Antoine Rozner, lo scozzese Calum Hill, gli inglesi Richard Bland e Jack Senior, il polacco Adrian Meronk, il nordirlandese Cormac Sharvin, il portoghese Ricardo Santos e l’altro inglese Matthew Jordan.