12 Ottobre 2019

76° Open d'Italia: le interviste del terzo giro

Andrea Pavan Andrea Pavan

 

ANDREA PAVAN - Score: 206 (69 67 70, -7)

“Una giornata particolare con alcune buche in cui la pallina non è andata nella direzione giusta e altre giocate benissimo. Quando ho sbagliato sono stato sempre punito, ma non è una novità su questo campo, e ho pagato parecchio all’inizio. Mi sono trovato con uno score di tre colpi sopra par dopo otto buche, ma fortunatamente nel rientro la tendenza è cambiata. Quando non parti bene devi variare prospettiva e cercare in primo luogo di riportarti più vicino possibile al par. Per farlo occorre convinzione a pensare positivo nel senso non si possono segnare bogey all’infinito”.

- Il gioco?

“Il gioco mi ha comunque sostenuto, poi ci sono delle giornate in cui il punteggio non corrisponde a quello che esprimi. Se succede, va preso quello che viene e accettarlo. Tutto sommato sono soddisfatto, perché pur non essendomi espresso questa settimana al meglio, tuttavia sono riuscito a fare lo score e questo è ciò che più conta”.

- Hai comunque avuto un bel supporto dagli spettatori.

“Indubbiamente. Il pubblico mi ha seguito anche dopo essere partito male e tanto affetto ha giovato al morale. Domani? Le possibilità di vittoria sono lontane. Quello che posso fare è sperare in una buona partenza, che sarebbe l’ideale sulle prime nove buche, le più difficili, e avere così una buona spinta per forzare successivamente. Darò di sicuro il massimo poi vedremo cosa accade”.

FRANCESCO LAPORTA - Score: 207 (69 70 68, -6)

“Ho giocato bene. Peccato per un doppio bogey, ma mi sono divertito e domani spero di continuare con questo ritmo. Debbo in primo luogo ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e seguito non solo oggi, ma anche nei giorni scorsi, creandomi attorno una bella atmosfera”.

- Un Laporta diverso sul campo, più sereno…

“Sto indubbiamente avendo un passo diverso. E’ un anno molto importante per me e mi sento tranquillo. Sono più sicuro ilungo il percorso, so quello che faccio, so quali potrebbero essere i miei errori, quindi mi gestisco nel modo dovuto. Sono contento di come sta andando e spero di migliorare ulteriormente”.

- Come conviene affrontare il tracciato, con calma o diversamente?

“Io attacco. Utilizzo spesso il driver, sono aggressivo e non mi preoccupo di altro. Per ora sta funzionando”.

- Domani?

“Mancano ancora 18 buche, che all’Olgiata sono un’eternità, e può accadere di tutto. Non cambierò nulla, seguirò la stessa routine di questi giorni e spero di arrivare il più calmo possibile su tee di partenza”.

GUIDO MIGLIOZZI - Score: 213 (72 66 75, par)

“Cosa è successo? Francamente non lo so. Una giornata no. Non ho trovato il ritmo di ieri sin da quando sono sceso in campo. Ho subito sbagliato, poi ho avuto alcune occasioni per recuperare e rientrare in partita, ma non sono andate a buon fine. Si, è vero, c’è ancora un giro, ma i miei obiettivi erano diversi.”

KURT KITAYAMA - Score: 201 (66 70 65, -12)

“Non posso che essere soddisfatto dopo un giro così, con uno score basso, senza bogey e soprattutto con un gioco solido. Domani darò tutto per arrivare a un titolo a cui tengo molto.

Amo Roma, adoro la cucina italiana e vincere proprio in questa città sarebbe il top. Mi piacerebbe essere qui anche nel 2022 nel team americano che disputerà la Ryder Cup, ma il cammino è ancora lungo. Di sicuro sarebbe un sogno realizzato”.

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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