04 Ottobre 2019

QS Eurotour: sei azzurri allo Stage 2

Andrea Saracino Andrea Saracino

 

Sul percorso del Bogogno Golf Resort (par 72) si è concluso lo Stage 1, Section D, della Qualifying School dell’European Tour dove sei italiani hanno ottenuto il pass per lo Stage 2 al quale accedevano i primi 19 classificati. Sono Andrea Saracino quarto con 269 (65 69 68 67, -19), Jacopo Vecchi Fossa quinto con 272 (66 68 68 70, -16), Stefano Mazzoli decimo con 277 (70 67 67 73, -11), Alessandro Grammatica 13° con 279 (67 70 72 70, -9) e Aron Zemmer (68 67 75 70) e Carlo Casalegno (71 71 69 69), 15.i con 280 (-8). Il torneo è stato vinto alla pari con 264 (-24) colpi dallo statunitense Justin Hicks e dall’irlandese David Carey, quest’anno vincitore del Cervino Open (Alps Tour).

Non si sono qualificati gli altri dieci italiani che avevano superato il taglio dopo 54 buche: Michele Ortolani e Andrea Maestroni 24.i con 283 (-5), Giovanni Craviolo e Luca Cianchetti 31.i con 284 (-4), Michele Cea 34° con 285 (-3), Gregory Molteni, Andrea Rota e il dilettante Andrea Romano 37.i con 286 (-2), Federico Zucchetti 43° con 287 (-1) e Alessandro Aloi, 50° con 289 (+1).

Si era già qualificato per la seconda fase Stefano Pironi, secondo nel First Stage Europe Section C Ebreichsdorf in Austria.

Lo Stage 2 avrà luogo dal 7 al 10 novembre su quattro campi spagnoli (Alenda Golf e Las Colinas Golf & Country Club di Alicante, Club de Golf Bonmon di Tarragona e Desert Springs Golf Club di Almería) con finale, sempre in Spagna, al Lumine Golf Club di Tarragona (15-20 novembre).

 

Primo piano

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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