07 Settembre 2019

Alps: Carey batte Lipparelli al playoff

David Carey (Foto Bellicini) David Carey (Foto Bellicini)

 

L’irlandese David Carey ha vinto con 191 (57 67 67, -13) colpi il Cervino Open, torneo in calendario nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private e nell’Alps Tour, disputato a Cervinia, sul percorso del Golf Club Cervino (par 68), uno dei campi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare. E’ stato raggiunto sull’ultima buca da Edoardo Raffaele Lipparelli (191 - 63 65 63), ma poi Carey ha avuto la meglio con un birdie alla prima buca di spareggio.
Come ormai avviene in quasi tutte le gare del circuito gli italiani sono stati grandi protagonisti, anche se è mancato il titolo (già cinque conquistati in stagione). Oltre a Lipparelli si sono fatti valere anche Enrico Di Nitto, da 11° a terzo con 194 (63 68 63, -10) alla pari con l’inglese Andrew Scrimshaw, e Federico Maccario, in corsa per il successo fino alle ultime buche e quinto con 195 (66 60 69, -9) affiancato dallo spagnolo Angel Hidalgo Portillo.
Una bella impresa l’ha compiuta Jacopo Albertoni, autore di un 61 (-7, otto birdie, un bogey), score più basso del turno, che l’ha proiettato dal 33ª alla nona piazza, con 197 (-7), miglior dilettante dell’evento. Stesso punteggio per Luca Cianchetti e dietro Michele Ortolani, 17° con 199 (-5), e Alessandro Grammatica, 21° con 200 (-4). Si è difeso con onore l’altro amateur Giacomo Fortini, 27° con 201 (-3), vincitore della scorsa edizione, che ha concluso insieme ad Alessandro Aloi e, comunque, note di merito anche per gli altri due dilettanti Andrea D’Agostino (39° con 204, par) e Davide Buchi (46° con 207, +3), che hanno superato il taglio.

Le interviste - David Carey, 23enne di Dublino, ha ottenuto il primo titolo nel circuito dove in due anni aveva raccolto solo quattro piazzamenti tra i top ten. Ha costruito la vittoria nel primo turno con un straordinario 57 (-11), record assoluto per l’Alps Tour, demolendo il precedente 59 siglato da Jean-Luc Burnier (Sestrieres Open, 2007), Michael Bush (Cervino Open, 2013) e da Julien Clement (Vigevano Open, 2016). Dopo aver condotto per 53 buche, Carey ha rischiato il sorpasso sull’ultima da Lipparelli, leader della money list ,ormai sicuro di salire il prossimo anno sul Challenge Tour e con tre vittorie nel 2019 (due sull’Alps Tour). Al birdie dell’azzurro (sei birdie e un bogey nel suo 63, -5) ha però risposto con un putt di tre metri per giocare il playoff, dopo un guardingo 67 (-1, due birdie, un bogey)
“Sono contento - ha detto - per essere divenuto il recordman sul giro del tour e ovviamente per il successo che dedico alla famiglia e al mio primo maestro purtroppo scomparso. Devo fare i complimenti a Lipparelli perché mi ha messo pressione per tutto il giorno. Era qualcosa che mi aspettavo, del resto è il numero uno e anche un grande combattente”. Per l’irlandese un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Jacopo Albertoni, 20enne romano tesserato per il Marco Simone G&CC, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto dello score e del risultato. Da quando partecipo alla gare con i pro il mio gioco è di molto migliorato. Ora però dovrò conciliare golf e studio. Giusto tra due giorni ho un esame”.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor), di BMW (Main Sponsor), e degli Official Supplier Kappa, Leaseplan, Dailies Total 1, Corriere dello Sport e Tuttosport. Official advisor: Infront.

Nono torneo dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private - Il Cervino Open è stato il nono evento 2019 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito di dieci gare nazionali e internazionali della FIG programmate in sette regioni diverse, dalla Valle d’Aosta alla Puglia attraversando Lombardia, Veneto, Abruzzo, Umbria e Lazio, in un cammino verso la Ryder Cup 2022 che coinvolge tutta la nazione.

Il percorso - Ha ricevuto elogi incondizionati, per preparazione e ottima tenuta, da tutti i protagonisti il tracciato del Golf Club Cervino, circolo che ha festeggiato nel 2015 i sessant'anni di vita e che ha avuto un notevole peso sul comprensorio nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo inoltre alla promozione e alla diffusione di questo sport. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del percorso che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente. 

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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