24 Agosto 2019

Challenge: vince Van Driel, 37° Scalise

Lorenzo Scalise Lorenzo Scalise

 

 

L’olandese Darius Van Driel ha firmato il secondo titolo in carriera imponendosi con 265 (68 70 63 64, -23) colpi nel Rolex Trophy, uno degli eventi classici del Challenge Tour e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila, che si è svolto sul percorso del Golf Club de Geneve (par 72) a Ginevra in Svizzera con in gara 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che hanno gareggiato con formula pro am (un pro e tre dilettanti). Hanno terminato in bassa classifica Lorenzo Scalise, 37° con 283 (70 69 72 72, -5), e Francesco Laporta, 39° con 287 (72 68 72 75, -1).
Darius Van Driel, 30enne di Heidschemdam, ha tenuto alti i ritmi con un 64 (-8), frutto di un eagle, sette birdie e un bogey, che gli ha permesso di evitare il ritorno del nordirlandese Cormac Sharvin (266, -22), anch’egli autore di un 64 e che con due birdie a chiudere ha provato a portare in extremis l’avversario al playoff. Al terzo posto con 268 (-20) l’inglese Richard Bland, l’altro olandese Daan Huizing, il portoghese Ricardo Santos, che aveva iniziato il giro finale da leader, e lo scozzese Calum Hill, che dovrà rinviare ad altra occasione il salto immediato sull’European Tour con la terza vittoria stagionale. Al settimo con 269 (-19) il tedesco Nicolai Von Dellingshausen. Al vincitore è andato un assegno di 30.150 euro su un montepremi di 290.000 euro.

 

TERZO GIRO - Il portoghese Ricardo Santos è passato a condurre con 197 (67 66 64, -19) colpi nel Rolex Trophy, uno degli eventi classici del Challenge Tour e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila, che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club de Geneve (par 72) a Ginevra in Svizzera con i gara 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competono con formula pro am (un pro e tre dilettanti). Hanno perso terreno Lorenzo Scalise, 33° con 211 (70 69 72, -5), e Francesco Laporta, 37° con 212 (72 68 72, -4).

Ricardo Santos, 37enne di Faro, con otto birdie senza bogey per il 64 (-8) ha posto le basi per conquistare il secondo titolo stagionale e in terzo sul circuito (nel palmarès anche un successo sull’European Tour) dall’altro di quattro colpi di margine nei riguardi dell’olandese Darius Van Driel e dello scozzese Calum Hill (201, -15), che punta alla terza vittoria nell’anno per salire immediatamente sul tour maggiore. In quarta posizione con 202 (-14) l’altro olandese Daan Huizing, il nordirlandese Cormac Sharvin e l’inglese Richard Bland e in settima con 203 (-13) lo spagnolo Carlos Pigem, una carriera in buona parte svolta sull’Asian Tour.

Lorenzo Scalise e Francesco Laporta hanno girato nel 72 del par, il primo con un eagle, due birdie, due bogey e un doppio bogey e il secondo con due birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

SECONDO GIRO - Lorenzo Scalise, 22° con 139 (70 69, -5) colpi, è rimasto a metà classifica e Francesco Laporta, 26° con 140 (72 68, -4), ha guadagnato cinque posizioni nel Rolex Trophy, uno degli eventi classici del Challenge Tour e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila. Vi prendono parte 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competono con formula pro am (un pro e tre dilettanti).
Ha preso il comando con 131 (69 62, -13) il 26enne tedesco Nicolai Von Dellingshausen, in cerca della prima vittoria, autore di un 62 (-10, dieci birdie senza bogey), che precede il portoghese Ricardo Santos, lo scozzese Calum Hill e il polacco Adrian Meronk (133, -11), tre dei favoriti alla vigilia. Al quinto posto con 134 (-10) il nordirlandese Cormac Sharvin e l’inglese Ben Stow, anche loro tra i più gettonati, insieme al francese Antoine Rozner, 14° con 137 (-7), che come Calum Hill, con il terzo successo stagionale salirebbe immediatamente sull’European Tour.
Lorenzo Scalise ha realizzato quattro birdie e un bogey per il parziale di 69 (-3), mentre Francesco Laporta ha firmato un 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

PRIMO GIRO - Lorenzo Scalise, 20° con 70 (-2) colpi, e Francesco Laporta, 31° con 72 (par), dopo il primo giro del Rolex Trophy (Challenge Tour), uno degli eventi classici e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila. Vi prendono parte 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competono con formula pro am (un pro e tre dilettanti).
Sul percorso del Golf Club de Geneve (par 72), a Ginevra in Svizzera, guidano la graduatoria con 66 (-6) colpi il danese Martin Simonsen, l’inglese Ben Stow e il polacco Adrian Meronk, seguiti a un colpo dal portoghese Ricardo Santos, dallo spagnolo Carlos Pigem. che ha svolto parte della carriera sull’Asian Tour, dallo scozzese Calum Hill e dal francese Antoine Rozner (67, -5), gli ultimi due con due vittorie in stagione e in cerca della terza per passare immediatamente sull’European Tour. Tra i concorrenti all’ottavo posto con 68 (-4) l’inglese Jack Senior, a segno domenica scorsa nel World Invitational.
Scalise, 15° nella money list, ha realizzato quattro birdie e due bogey e Francesco Laporta, decimo, un eagle, due birdie e nel finale quattro bogey. Entrambi mirano a consolidare la propria posizione nell’ordine di merito, poiché al termine dell’anno i primi 15 di questa graduatoria saliranno sul tour maggiore. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

LA VIGILIA - Il Challenge Tour si porta in Svizzera per il Rolex Trophy (21-24 agosto), uno degli eventi classici e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila. Vi prendono parte 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competeranno con formula pro am (un pro e tre dilettanti), con due classifiche separate.
Sul percorso del Golf Club de Geneve, a Ginevra in Svizzera, saranno in gara Francesco Laporta, decimo nell’ordine di merito, e Lorenzo Scalise 15°, che mirano a consolidare la propria posizione poiché al termine dell’anno i primi 15 di questa graduatoria saliranno sul tour maggiore. Tra i favoriti, oltre ai due azzurri, i francesi Antoine Rozner e Robin Roussel, gli scozzesi Calum Hill e Connor Syme, l’inglese Matthew Jordan, i portoghesi Ricardo Santos e Josè-Filipe Lima, il gallese Rhys Enoch e il nordirlandese Cormac Sharvin, ma il realtà la qualità del field è tale che tutti sono in grado di imporsi.
Il torneo nel 2018 fu vinto dal finlandese Kim Koivu, che passo da quel momento direttamente sull’European Tour, essendo al terzo titolo stagionale. Sperano d ripetere l’impresa il francese Antoine Rozner e lo scozzese Calum Hill, due vittorie in stagione. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca