29 Luglio 2019

PGA Tour: Morikawa primo titolo, 25° Pavan

Andrea Pavan Andrea Pavan

Andrea Pavan si è classificato al 25° posto con 31 (4 9 11 7) punti nel Barracuda Championship (PGA Tour) sul percorso del Montreux G&CC (par 72), a Reno nel Nevada. La gara si è disputata con una formula stableford modificata in cui si assegnavano 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, zero per il par e se ne perdevano uno per un bogey e tre per un doppio bogey o altro.
Si è imposto con 47 (13 7 13 14) Collin Morikawa, 22enne di Los Angeles (California), passato pro quest’anno dopo una buona carriera da dilettante e che ha onorato nel migliore dei modi la Temporary Memberhip, da poco acquisita, entrando ora nel circuito con l’esenzione. Con sette birdie ha sorpassato Troy Merritt (44), leader dopo 54 buche, ed è stato gratificato con un assegno di 630.000 dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari. In terza posizione con 40 John Chin e Robert Streb, in quinta con 39 Bronson Burgoon e in sesta con 38 Tom Hoge.

TERZO GIRO - Andrea Pavan, 24° con 24 (4 9 11) punti, ha recuperato posizioni nel terzo giro del Barracuda Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del Montreux G&CC (par 72), a Reno nel Nevada. La gara si disputa con una formula stableford modificata in cui si assegnano 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, zero per il par e se ne perdono uno per un bogey e tre per un doppio bogey o altro.
Troy Merritt, 34enne di Osage (Iowa) con due titoli sul circuito, ha realizzato 18 punti (due eagle, quattro birdie) e con il totale di 37 (7 12 18) conduce con due lunghezze di margine su Robert Streb (35) e quattro su Collin Morikawa (33), che ha da poco ricevuto una Temporary Membership. Seguono John Chin (31), il canadese Roger Sloan (30) e sono al sesto posto con 29 Cameron Tringale, Ryan Palmer, Jonathan Bird e Will Gordon. Andrea Pavan ha ottenuto un parziale di 11 punti con sei birdie e un bogey. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.

SECONDO GIRO / Andrea Pavan si è portato al 28° posto con 13 (4 9) punti, recuperando ventotto posizioni, nel secondo giro del Barracuda Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del Montreux G&CC (par 72), a Reno nel Nevada. La gara si disputa con una formula stableford modificata in cui si assegnano 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, zero per il par e se ne perdono uno per un bogey e tre per un doppio bogey o altro.
E’ al vertice con 21 (13 8) punti Tom Hoge, che ne ha conquistati otto con cinque birdie e due bogey e che precede di misura Beau Hossler, Collin Morikawa e John Chin (20). Seguono con 19 Brendon Todd e Troy Merritt  e con 18 Chris Stroud e Will Gordon. E’ scivolato al nono posto con 17 lo svedese David Lingmerth, al comando dopo un turno. Per Pavan nove punti con cinque birdie e un bogey, Il montepremi è di 3.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - E’ stato sospeso per maltempo il primo giro del Barracuda Championship, torneo del PGA Tour che si svolge sul percorso del Montreux G&CC, a Reno nel Nevada, dove nella classifica provvisoria Andrea Pavan è al 92° posto con il par dopo aver giocato 12 buche. La gara si disputa con una formula stableford modificata in cui si assegnano 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, zero per il par e se ne perdono uno per un bogey e tre per un doppio bogey o altro.
E’ al comando con “+18” lo svedese David Lingmerth seguito con “+13” da Robert Streb, Tom Hoge e dal sudafricano Tyrone Van Aswegen. Al quinto posto con “+12” il coreano Y.E. Yang, al sesto con “+11” l’irlandese Seamus Power e al settimo con “+10” Josh Teater, Jonathan Byrd, Bronson Burgoon e il canadese Roger Sloan. Non saputo sfruttare al meglio una “hole in one” Tommy Gainey, 11° con “+9”, che ha centrato direttamente dal tee la buca 7, par 3 di 154 yards. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.

LA VIGILIA . Andrea Pavan partecipa al Barracuda Championship (25-28 luglio), torneo del PGA Tour che si disputa sul percorso del Montreux G&CC,  a Reno nel Nevada. Nel field Jim Herman, vittorioso domenica scorsa nel Barbasol Championship, Harris English, Bill Haas, Ryan Palmer, l’indiano Arijun Atwal, primo della sua nazione a giocare e a vincere sul circuito, l’irlandese Padraig Harrington e il tedesco Martin Kaymer. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
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    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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