Al secondo posto la Scozia (348, -12) distaccata di cinque colpi, e al terzo la Svezia (351, -9), che difende il titolo, quindi Germania e Spagna (353, -7), Inghilterra (355, -5), Danimarca (356, -4) e Repubblica Ceca (357, -3). A rischio le ultime tre, poiché Irlanda e Russia, che possono recuperare, hanno solo tre colpi di ritardo (360, par). In gara 20 formazioni.
Accompagnano il team Anna Roscio (capitana), Roberto Zappa (team advisor), Stefano Soffietti (allenatore) e Luciano Bonici (fisioterapista).
Le azzurre rendono sei colpi alla Germania, leader con 365 (+5), e uno alla Spagna, seconda con 370 (+10). Sono tra le prime otto anche l’Olanda, quarta con 374 (+14), la Danimarca (375, +15), la Svezia e l’Inghilterra (377, +17) e la Repubblica Ceca (378, +18). Non si possono escludere rimonte, ma sembra che il gruppo delle prime otto sia già delineato, considerando che la prima delle escluse (Svizzera, 387, +27)., ha nove colpi di ritardo dalle ceche. Diciotto le squadre in campo. Con le azzurre Stefano Sardi (capitano), Enrico Trentin (team advisor) e Alex Senoner (allenatore).
Anche in questa gara è al vertice la Germania (352, -3), unica formazione sotto par nell’ostico percorso transalpino, seguita a sei lunghezze dalla Spagna (358, +3), campione in carica. Subito dietro Inghilterra e Svizzera (360, +5), e più distanziate Francia (368, +13) e Svezia (371, +16). Occupa l’ottava piazza l’Irlanda (373, +18), che per difendere il posto che ammette al primo gruppo di match play può contare su quattro colpi di margine sul Portogallo, nono con 377 (+22). Competono 16 squadre. Con il team italiano Giovanni Bartoli (capitano), Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo (allenatori) e Cristiano Cambi (fisioterapista).