25 Marzo 2019

LPGA: Jin Young Ko gran volata

Jin Young Ko Jin Young Ko

 

La coreana Jin Young Ko ha realizzato un gran 65 (-7) finale e ha vinto con 266 (65 72 64 65, -22) colpi la Bank of Hope Founders Cup, sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa di Phoenix in Arizona.
Ha preceduto di un colpo la spagnola Carlota Ciganda, la cinese Yu Liu, leader dopo tre turni, e le sorelle statunitensi Jessica e Nelly Korda (267, -21), figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová. In sesta posizione con 269 (-19) la cinese Shanshan Feng e l’inglese Charlotte Thomas, in ottava con 270 (-18) la canadese Brooke M. Henderson e la neozelandese Lydia Ko, Tre colpi in più per la coreana Sung Hyun Park, numero uno mondiale, 14ª con 273 (-15) dopo essere stata al comando nel secondo giro, e più defilate la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 18ª con 274 (-14), e la coreana Inbee Park, campionessa olimpica a Rio 2016, che si era imposta in questo torneo nel 2018, 34ª con 277 (-11).
Jin Young Ko, 23enne di Seoul, ha conseguito il terzo titolo nel circuito per un palmarés che comprende anche nove successi nel LPGA of Korea Tour, risalendo dalla quarta piazza con una volata fatta di sette birdie, senza bogey.
La coreana ha spiegato al termine di essere salita sul gradino più alto del podio grazie ai consigli di Dustin Johnson, numero uno del World ranking: “Mi ha detto di rimanere calma e concentrata anche dopo gli errori. Così dopo un secondo giro deludente, nel terzo e nel quarto ho provato a mettere in pratica i suoi suggerimenti e ha funzionato". La vincitrice è stata gratificata con un assegno di 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari. Nessuna italiana in campo.
 
TERZO GIRO – La cinese Yu Liu è rimasta da sola al vertice con 197 (68 64 65, -19) nella Bank of Hope Founders Cup (LPGA Tour) in svolgimento sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa di Phoenix in Arizona.
Si è portata al secondo posto con 198 (-18) la spagnola Carlota Ciganda e parteciperanno alla volata finale anche Angel Yin, terza con 200 (-16), Nelly Korda, la neozelandese Lydia Ko e le coreane Hyo Joo Kim, Jin Young Ko e Sung Hyun Park, quarte con 201 (-15). Quest’ultima, leader mondiale, era al vertice con Yu Liu dopo due giri, ma ha rallentato con un parziale di 69 (-3). Qualche chance per la cinese Shanshan Feng, nona con 203 (-13), mentre non hanno possibilità di recuperare la canadese Brooke M. Henderson, 15ª con 204 (-12), la coreana Inbee Park, campionessa uscente, 25ª con 206 (-10), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 31ª con 207 (-9).
Yu Liu ha girato in 65 (-7) colpi con un eagle, sette birdie e due bogey. In gara non vi sono giocatrici italiane. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
 

 

SECONDO GIRO - Sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa di Phoenix in Arizona, la coreana Sung Hyun Park (132 - 66 66, -12), numero uno mondiale, e la cinese Yu Liu (132 - 68 64) sono appaiate al comando della Bank of Hope Founders Cup (LPGA Tour), a cui non partecipano giocatrici italiane.
Sono al terzo posto con 134 (-10) otto concorrenti: Cheyenne Knight, Angel Yin, la svedese Linnea Strom, le coreane Amy Yang e Mi Jung Hur, la neozelandese Lydia Ko, la danese Nanna Koerstz Madsen e la francese Celine Boutier, in vetta dopo un turno. Poco dietro la coreana Inbee Park, campionessa in carica, e la canadese Brooke M. Henderson, 11.e con 135 (-9), e piuttosto attardate la cinese Shanshan Feng, 34ª con 139 (-5), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 43ª con 140 (-4).
Sung Hyun Park ha girato in 66 (-6) colpi con sette birdie e un bogey e Yu Liu ha realizzato il miglior score di giornata con dieci birdie e due bogey per il 64 (-8). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - Sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa di Phoenix in Arizona, la francese Celine Boutier con un ottimo 64 (-8) guida la graduatoria della Bank of Hope Founders Cup (LPGA Tour) dove non sono in campo giocatrici italiane.
La seguono con 65 (-7) colpi Alana Uriell, le coreane Na Yeon Choi e Jin Young Ko, l’inglese Charlotte Thomas, e la danese Nanna Koerstz Madsen, mentre la numero uno mondiale, la corerana Sung Hyun Park, è nel gruppetto al settimo posto con 66 (-6). Buon ritmo della neozelandese Lydia Ko e della canadese Brooke M. Henderson, 12.e con 67 (-5), e passo altalenante della coreana Inbee Park, campionessa in carica, 25ª con 69 (-3), della cinese Shanshan Feng e della thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 46.e con 70 (-2), e dell’australiana Minjee Lee, 62ª con 71 (-1).
Celine Boutier, 25enne di Clamart, dopo due successi nel LET dove ha iniziato la carriera, ha ottenuto il primo titolo sul circuito lo scorso febbraio (ISPS Handa Vic Open). Ora con otto birdie senza bogey ha creato buone premesse per puntare al secondo. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

LA VIGILIA - Il LPGA Tour si trasferisce a Phoenix in Arizona, sul percorso del Wildfire Golf Club al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, teatro di gara della Bank of Hope Founders Cup (21-24 marzo) dove non saranno in campo giocatrici italiane.
Difende il titolo la coreana Inbee Park, ma i fari saranno puntati sull’altra coreana Sung Hyun Park, appena divenuta numero uno mondiale, e sulla thailandese Ariya Jutanugarn, spodestata e desiderosa di riprendersi il trono.
Nel field di qualità vi sono, tra le altre, la cinese Shanshan Feng, la neozelandese Lydia Ko, la canadese Brooke M. Henderson, l’australiana Minjee Lee, le coreane Na Yeon Choi e In Gee Chun, la giapponese Haru Nomura, le statunitensi Stacy Lewis e Lizette Salas, l’indiana Aditi Ashok e la francese Celine Boutier. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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