28 Gennaio 2019

PGA Tour: Farmers Open a Rose, 20° Woods

Justin Rose Justin Rose

Justin Rose ha rafforzato la sua leadership mondiale vincendo con 267 (63 66 69 69, -21) colpi il Farmers Insurance Open (PGA Tour) disputato sui percorsi del Torrey Pines GC (South Corse, North Course entrambi par 72), a San Diego in California. Buon finale di Tiger Woods, risalito dal 48° al 20° posto con 278 (70 70 71 67, -10).

Rose, 38enne inglese nato a Johannesburg in Sudafrica, ha superato Adam Scott, secondo con 269 (-19), Talor Gooch e Hideki Matsuyama, terzi con 272 (-16), Jason Day, che difendeva il titolo, Rory McIlroy e Jon Rahm, quinti con 274 (-14). Sempre lontani dalla vetta Tony Finau e Patrick Reed, 13.i con 277 (-11), Xander Schauffele, 25° con 279 (-9), e Jordan Spieth, 35° con 281 (-7).

Justin Rose ha portato a sette i titoli sul PGA Tour in un palmarés che comprende anche un major, due WGC, otto successi sull’European Tour, uno nel Japan Tour e uno nel Susnhine Tour. Ha iniziato male con tre bogey e un birdie nelle prime cinque buche, poi ha recuperato con cinque birdie per il parziale di 69 (-3) vincente. Per lui un assegno di 1.278.000 dollari su un montepremi di  7.100.000 dollari.

Tiger Woods ha segnato 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey. "Non è stata una settimana come mi aspettav - ha detto - ma è stato bello scrollarsi di dosso la ruggine e capire dove lavorare.. Ho bisogno in particolare di colpire la palla un po’ meglio con i ferri".

 

TERZO GIRO - Justin Rose, numero uno mondiale, ha mantenuto la leadership con 198 (63 65 69, -19) colpi nel Farmers Insurance Open (PGA Tour) che si sta disputando sui percorsi del Torrey Pines GC (South Corse, North Course entrambi par 72), a San Diego in California, dove è rimasto praticamente stabile Tiger Woods, 48° con 211 (70 70 71, -5).

Rose ha rallentato con un parziale di 69 (-3) sul South Course, scelto per i due turni conclusivi,, ma ha conservato ugualmente i tre colpi di margine sul secondo classificato, che ora è l’australiano Adam Scott (201, -15) rinvenuto con un 65 (-7). In terza posizione con 202 (-14) lo spagnolo Jon Rahm, in quarta con 203 (-13) il sorprendente dilettante Doug Ghim e in quinta con 204 (-12) Talor Gooch.

E’ sceso dal secondo al sesto posto con 205 (-11) il giapponese Hideki Matsuyama, affiancato dal nordirlandese Rory McIlroy, e sono fuori gioco Tony Finau, Patrick Reed e l’australiano Jason Day, campione in carica, 16.i con 207 (-9). Mai in partita Jordan Spieth e Xander Schauffele, 25.i con 209 (-7), e Rickie Fowler, 65° con 213 (-3).

Justin Rose è andato in altalena con un eagle, sei birdie, un bogey e due doppi bogey.

Tiger Woods, partito dalla buca dieci, ha iniziato con un bogey, ha recuperato con un birdie, poi ha segnato  due bogey nel rientro a cui ha rimediato con tre birdie nelle ultime cinque. "Nel finale - ha detto - le cose sono andate bene e ho effettuato ottimi tiri con i ferri. In generale mi sento a mio agio sui colpi, ma l’impatto non è così pulito come vorrei, mentre sui green non ho sfruttato alcune occasioni da birdie". Ha mancato solo quattro green e altrettanti fairway, ma ha avuto bisogno di 31 putt. E’ fuori dai top 25, cosa che gli è accaduta solo quattro volte nelle precedenti 17 partecipazioni. Il montepremi è di 7.100.000 dollari.

SECONDO GIRO - Justin Rose, numero uno mondiale, con un parziale di 66 (-6) e lo score di 129 (63 66, -15) colpi è passato a condurre nel Farmers Insurance Open (PGA Tour) che si sta disputando sui percorsi del Torrey Pines GC (South Corse, North Course entrambi par 72), a San Diego in California, dove Tiger Woods è 48° con 140 (70 70, -4).

L’inglese ha lasciato a tre colpi il giapponese Hideki Matsuyama (132, -12) e a cinque Ryan Palmer, Billy Horschel e lo spagnolo Jon Rahm (134, -10), in vetta dopo un turno. Ha rimontato 65 posizioni il nordirlandese Rory McIlroy e ne ha recuperate 44 l’australiano Adam Scott, entrambi al nono posto con 136 (-8), e ne ha perse 13 Jordan Spieth, 18° con 137 (-7). In media graduatoria Patrick Reed, Tony Finau e l’australiano Jason Day, campione in carica, 30.i con 138 (-6), Rickie Fowler e Xander Schauffele, 37.i con 139 (-5).

Justin Rose ha girato sul North Course con sette birdie e un bogey e ha eguagliato il punteggio più basso del torneo dopo 36 buche detenuto da Lennie Clements (1996) e da Tom Lehman (2005).

Tiger Woods sul North Course ha segnato il secondo 70 (-2) di fila con quattro birdie e due bogey risalendo la classifica di cinque gradini.

"Il gioco è stato buono da tee a green - ha detto - ma ho imbucato poco pur colpendo bene la palla con il putter. Poteva essere un giro da cinque o sei colpi sotto par, ma non si è materializzato". Il montepremi è di 7.100.000 dollari.

 

PRIMO GIRO  - Tiger Woods è al 53° posto con 70 (-2) colpi dopo il giro iniziale del Farmers Insurance Open (PGA Tour) che si sta disputando sui percorsi del Torrey Pines GC (South Corse, North Course entrambi par 72), a San Diego in California.

Woods accusa otto colpi di ritardo dallo spagnolo Jon Rahm, leader con 62 (-10), che precede di misura l’inglese Justin Rose, numero uno del world ranking, e il dilettante Doug Ghim (63, -9). Seguono con 64 (-8) il taiwanese C.T. Pan, con 65 (-7) Jordan Spieth e sono tra i nove concorrenti in sesta posizione con 66 (-6) il giapponese Hideki Matsuyama e il cileno Joaquin Niemann. Subito dietro l’australiano Jason Day, campione in carica, 15° con 67 (-5), due colpi in più per Xander Schauffele, Patrick Reed e Tony Finau, 41.i con 69 (-3), e con un buon ritardo il nordirlandese Rory McIlroy, 74° con 71 (-1), e Rickie Fowler, 118° con 73 (+1).

I primi tre in graduatoria hanno giocato sul North Course dove Jon Rahm ha realizzato due eagle, sette birdie e un bogey, Justin Rose non ha commesso errori assommando un eagle e sette birdie e Doug Ghim ha segnato un eagle, nove birdie e due bogey.

Tiger Woods è andato in altalena con cinque birdie e tre bogey sul South Course, sicuramente più difficile dell’altro campo, cogliendo la metà dei fairway e 12 green su 18. "Non è un punteggio da buttar via - ha detto - sul questo percorso, Non ho avuto il pieno controllo del gioco, soprattutto con i ferri. Spero che domani il problema si risolva". Il montepremi è di 7.100.000 dollari.

LA VIGILIA - Tiger Woods debutta nel 2019 partecipando al Farmers Insurance Open (24-27 gennaio) in programma a San Diego, in California, sul percorso del Torrey Pines GC (South Corse), un campo che gli è particolarmente favorevole, dove ha vinto otto volte, sette in questo evento, l’ultima nel 2013, e una in un major (US Open, 2008), Woods, che ha appena ricevuto il "Ben Hogan Award", ha vari obiettivi stagionali: rientrare tra i top 10 del world ranking (ora è 13°), imporsi in un major e raggiungere o sorpassare Sam Snead, recordman di successi sul circuito con 82, contro i suoi 80. E’ tra i favoriti, ma non avrà cammino facile, sia perché è reduce da quasi due mesi di riposo, sia per gli avversari che avrà di fronte, a iniziale dell’inglese Justin Rose, numero uno al mondo, che comunque non ha brillato la scorsa settimana. Nel field anche gli australiani Jason Day, che difende il titolo, e Adam Scott, gli statunitensi Patrick Reed, Rickie Fowler, Tony Finau, Xander Schauffele e Jordan Spieth, il nordirlandese Rory McIlroy, il giapponese Hideki Matsuyama, lo spagnolo Jon Rahm, a segno nel 2017, e lo svedese Alex Noren, lo scorso anno sconfitto nel playoff da Day. Il montepremi è di 7.100.000 dollari.

A Woods il "Ben Hogan Award"- La Golf Writers Association of America ha assegnato a Tiger Woods il "Ben Hogan Award", premio che riconosce i meriti di atleti che sono riusciti a tornare a grandi livelli sui campi da golf dopo aver subito gravi infortuni o handicap fisici. E’ stato riconosciuto a Woods di essersi riproposto come grande sorpresa nel 2018 con risultati significativi quali il sesto posto nell’Open Championship, il secondo nel PGA Championship, la vittoria (1876 giorni dopo l'ultima volta) nel Tour Championship  e infine la partecipazione alla Ryder Cup, anche se con quattro match persi su quattro (tre contro lo straordinario Francesco Molinari).

Il torneo su GOLFTV - Ilarmers Insurance Open viene teletrasmesso in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it), ai seguenti orari: giovedì 24 gennaio e venerdì 25 dalle ore 21 alle ore 1; sabato 26, dalle ore 21 alle ore 24; domenica 27, dalle ore 21 alle ore 0,30. Commento di Maurizio Trezzi, Isabella Calogero, Federico Colombo e Matteo Delpodio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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