06 Aprile 2020

Paratore: “Tra due anni sul PGA Tour”

Renato Paratore Renato Paratore

“Entro due anni voglio andare a giocare sul PGA Tour e spero quanto prima di disputare il Masters, che è il mio sogno”. Renato Paratore, attualmente in casa a Dubai per le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, è intervenuto in conference call attraverso la piattaforma Zoom nel “Salotto Golfprogram” condotto da Nicola Pomponi e da Isabella Calogero alla presenza dei maestri di Golfprogram.

“Devo naturalmente migliorare permisurarmi sul PGA Tour, ma in una scala da uno a dieci, posso dire di essere al momento tra il 6 e il 7. Quest’anno ho espresso l’inizio migliore da quando gioco sull’European Tour, con sei tagli superati in sette gare e con un secondo posto nel Mauritius Open dopo playoff. Stavo veramente bene mentalmente e tecnicamente ed è stato un vero peccato dovermi fermare”.

Ottimismo. “Spero che si riprenda prima possibile o, per meglio dire, sento che lo faremo fra luglio e agosto. Qui si può uscire solo per fare la spesa così ho acquistato una rete per allenarmi in casa insieme a Guido Migliozzi, anche lui qui a Dubai”.

Crescita tecnica - Poi si è soffermato sulla sua maturazione agonistica. “Rispetto a quando ho vinto il Nordea Masters - ha detto -  ora sento che il mio gioco è più solido e ho maggiori convinzioni, ma la vittoria in un torneo è il frutto di molte componenti tra le quali la necessità di avere un gran feeling con il putter e imbucare quanto più possibile soprattutto sulle ultime nove buche. E in linea generale il gioco corto è comunque uno dei miei punti di forza”

Strategie di allenamento - “Ora mi alleno con Alberto Binaghi riprendendo le vecchie abitudini visto che il mio swing era cambiato molto. Quindi insieme lo abbiamo rimesso più in linea e ora sento di nuovo le buone sensazioni di una volta. Inoltre un certo cambiamento fisico mi ha aiutato ad acquistare solidità. Ho cambiato anche l’atteggiamento in campo pratica dove sono concentrato su ogni singola palla”

Il suo modello - “Mi ispiro a Phil Mickelson, il mio giocatore ideale, perché è aggressivo in campo, ma non perde mail il sorriso e trasmette positività”.

Infine l’Open Championship cancellato: “Per noi golfisti i major sono sacri e se lo hanno annullato vuol dire che era giusto farlo”.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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