01 Novembre 2024

Challenge: Ayora insiste, De Leo risale (11°)

Angel Ayora (Gtty Images) Angel Ayora (Gtty Images)

Gregorio De Leo, da 12° a 11° con 138 (68 70, -6) colpi, ha guadagnato una posizione nel secondo giro del Rolex Challenge Tour Grand Final supported by the R&A, ma dovrà salire ancora perché per prendere una delle 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2025, assegnate al termine del torneo ai migliori della Road to Mallorca (ordine di merito), ha bisogno almeno di un quinto posto.

E’ continuata la corsa di testa dello spagnolo Angel Ayora, che precede il gruppo con 127 (62 65, -17) colpi. Lo seguono con 129 (-15) il norvegese Kristoffer Reitan, e con 132 (-12) il danese Rasmus Neergaard-Petersen. Quest’ultimo è già sul circuito maggiore con una categoria superiore a quella che concedono le ‘carte’ del Challenge Tour, così come il sudafricano Robin Williams (promosso dal Sunshine Tour), che ha rinunciato a partecipare. Pertanto non sono in corsa e poiché termineranno entro i venti, si scaleranno due posti in graduatoria e saranno gratificati il 21° e il 22° nel ranking.

In quarta posizione con 134 (-10) il finlandese Oliver Lindell e in quinta con 135 (-9) il danese Nicolai Kristensen e il francese Martin Couvra. Il montepremi è di 500.000 euro con prima moneta di 80.000 euro

 

PRIMO GIRO - Gregorio De Leo è al 12° posto con 68 (-4) colpi dopo il primo giro del Rolex Challenge Tour Grand Final supported by the R&A, la gara conclusiva del Challenge Tour 2024 dove al termine saranno assegnate venti “carte” per il DP World Tour 2025 ai migliori della Race to Mallorca (ordine di merito).

Sul percorso del Club de Golf Alcanada, a Port d'Alcúdia nell’isola di Mallorca in Spagna, ha girato in 62 (-10), con un eagle, nove birdie e un bogey, il giovane neopro iberico Angel Ayora, un titolo in stagione, che si è portato in vetta con un colpo di margine sul danese Rasmus Neergaard-Petersen, numero 2 della money list, secondo con 63 (-9), che di vittorie ne ha ottenute tre e che, per tale motivo è già sul tour maggiore. Pertanto compete solo per divenire eventualmente il “re” del circuito liberando un posto a chi segue dopo la 20ª piazza.

In terza posizione con 65 (-7) il norvegese Kristoffer Reitan e in quarta con 66 (-6) il danese Nicolai Kristensen, il francese Martin Couvra, lo svedese Joakim Lagergren e il finlandese Oliver Lindell. De Leo, che ha girato con sette birdie e tre bogey, con questa classifica sarebbe 35° nella Road to Mallorca e quindi fuori dai promossi.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour si conclude in Spagna con il 29° evento in calendario, al termine del quale saranno assegnate le 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2025 ai migliori della Road to Mallorca (ordine di merito). Sul percorso del Club de Golf Alcanada, a Port d'Alcúdia nell’isola di Mallorca, si disputa dal 31 ottobre al 3 novembre il Rolex Challenge Tour Grand Final supported by the R&A, giunto alla 30ª edizione, al quale sono stati ammessi i primi 47 classificati nella money list tra i quali vi sarà Gregorio De Leo (33°) che ha, come tutti gli altri, possibilità di accedere al circuito maggiore. Infatti. insieme al montepremi di 500.000 euro, con prima moneta di 80.000 euro, saranno in palio 4.000 punti per la Road to Mallorca, dei quali 640 saranno appannaggio del vincitore e pertanto, anche l’ultimo attualmente, il sudafricano Justin Walters, con un successo avrebbe l’opportunità di entrare entro la 22ª posizione, l’ultima che qualifica. Se ne scalano due perché il danese Rasmus Neergaard-Petersen (n. 2, tre titoli in stagione) e il sudafricano Robin Williams (n. 10), che sicuramente finiranno tra i 20, hanno già una categoria migliore sul DP World Tour e quindi non rientreranno in questa graduatoria.

Nella gara si competerà per definire il miglior giocatore della stagione e ci sarà bagarre per rimanere tra i 22 e o per entrarci. Nel primo caso sarà contesa tra i primi nove del ranking, tutti privilegiati, nel senso che hanno già la ‘carta’ in tasca. Tra il leader, l’inglese John Parry, e Neergaard-Petersen vi sono solo 46 punti di differenza, e quindi basta poco a cambiare le cose, ma ci sono alle loro spalle, nell’ordine, Hamish Brown, Conor Purcell, Oliver Lindell, Angel Ayora, Joakim Lagergren, Jack Senior e Joel Moscatel, che possono aspirare tutti al primo posto con una vittoria e anche con posizioni di alta classifica, dipendendo in questo caso pure dagli altri.

Nella zona centrale non sono affatto tranquilli Martin Couvra (19°) e i tre che lo seguono, Lucas Bjerregaard, Sam Hutsby e Nicolai Von Dellingshausen, i quali hanno a ridosso Jamie Rutherford, Euan Walker, Wilco Nienaber e Felix Mory, ma non solo loro. Quanto a De Leo ha 124 punti di distacco dell’ultimo che al momento sarebbe sul tour maggiore (Von Dellingshausen), quindi le sue speranze si fondano su un piazzamento entro il quinto posto, ma con meno chance se più indietro.

Il percorso del Club de Golf Alcanada, che ospita per la quarta volte il torneo, la terza consecutiva e la prima nel 2019 quando vinse Francesco Laporta, costituirà un severo test per i concorrenti. Opera dell’architetto Robert Trent Jones Jr e aperto nel 2003, oltre alle qualità tecniche, offre spunti panoramici rimarchevoli sul mare, sulle montagne e sul faro situato nell’isola vicina.

Per quanto riguarda gli azzurri oltre a Laporta, il Grand Final è stato appannaggio anche di Andrea Pavan (2011), mentre nella money list si sono imposti Giuseppe Calì (1990), Michele Reale (1997), Edoardo Molinari (2009), Andrea Pavan (2013) e lo stesso Laporta (2019). Nel circuito nato nel 1989 hanno militato 221 giocatori che poi sono andati a segno sul DP World Tour in 593 occasioni.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca