22 Settembre 2024

DP Tour: ottimo Manassero, quarto

Matteo Manassero (Getty Images) Matteo Manassero (Getty Images)

Finale spettacolare nel BMW PGA Championship vinto dallo statunitense Billy Horschel con 268  (67 69 65 67, -20) colpi, superando con un eagle alla seconda buca supplementare il nordirlandese Rory McIlroy (67 68 66 67) e il sudafricano Thriston Lawrence (68 70 65 65), sfortunato alla buca 18 quando il putt del possibile successo si è fermato sull’orlo del bersaglio.

Sul percorso del Wentworth Club, a Virginia Water in Inghilterra, nel torneo delle Rolex Series che molti considerano alla stregua di un Major, grande protagonista anche Matteo Manassero, in corsa per il titolo nel round conclusivo, che aveva iniziato al comando, e quarto con 271 (67 68 63 73, -17) insieme agli inglesi Aaron Rai e Matthew Baldwin. In settima posizione con 272 (-16) i francesi Antoine Rozner e Ugo Coussaud e il danese Niklas Norgaard e in decima con 275 (-13) l’inglese Marcus Armitage e il nordirlandese Tom McKibbin.

Nel playoff è subito uscito Lawrence dopo una palla in acqua e hanno proseguito i suoi avversari con un birdie. Poi centro green con il secondo colpo alla successiva di entrambi per un putt da lontano. La palla di McIlroy si è fermata a pochi centimetri dalla buca, mentre quella di Horschel, più distante, ha prodotto l’eagle che gli ha consentito di firmare per la seconda volta il torneo dopo la prima nel 2021. Giro finale in 67 (-5, un eagle, cinque birdie, due bogey) con un birdie a chiudere che gli ha permesso di agganciare McIlroy (a segno nel 2024) e Lawrence per lo spareggio. Lo statunitense, 37enne di Grant, vanta otto titoli sul PGA Tour, con un WGC, e i due in Europa. Inoltre ha conquistato nel 2014 la FedEx Cup e vinto con la squadra USA una Presidents Cup (2022). Per l’exploit ha ricevuto un assegno di 1.530.000 dollari su un montepremi di 9.000.000 di dollari.

Matteo Manassero, sua la gara nel 2013, non è riuscito a mantenere il ritmo del terzo round, ma resta la sua nuova prestazione di rilievo sotto l’aspetto tecnico e agonistico in una stagione dove a marzo si è imposto nel Jonsson Workwear Open, in Sudafrica. Reduce dal precedente terzo posto nell’Irish Open, ha collezionato sette top ten e ha preso parte ai Giochi di Parigi. Con questo risultato è entrato tra i primi 100 del ranking mondiale (da 101°a 86°), dove non era più stato dal 2014, e ha messo una seria ipoteca sulla ‘carta’ per il PGA Tour 2025, che sarà assegnata ai primi 15 della Race To Dubai (ordine di merito) non altrimenti esenti dove è salito dal nono al quinto posto. Inoltre ha recuperato una posizione (quinto) nella Ryder Cup Points List, la classifica che concede sei posti di diritto nel Team Europe per la sfida contro gli Stati Uniti nel 2025 (Bethpage Black Course, 26-28 settembre, Farmingdale USA).

Sono usciti al taglio Edoardo Molinari e Andrea Pavan, 66.i con 143 (+1) e out per un colpo, e Guido Migliozzi, 120° con 150 (+6), e si è ritirato Francesco Molinari.

 

TERZO GIRO - L'Italia del golf sogna con Matteo Manassero. In Inghilterra, dopo il terzo e penultimo round del BMW PGA Championship, uno dei tornei più importanti del DP World Tour, paragonato da molti a un Major, l'azzurro è da solo al comando della classifica.

A Virginia Water, nel Surrey, con uno score di 198 (67 68 63, -18), guida il leaderboard con tre colpi di vantaggio nei confronti del nordirlandese Rory McIlroy, numero 3 al mondo, e dell'americano Billy Horschel, entrambi 2/i con 201 (-15). Al Wentworth Golf Club (par 72), con un giro bogey free in 63 (-9), avvalorato da un eagle e sette birdie, il 31enne di Negrar Valpolicella (Verona) è risalito dalla 4/a posizione e si è preso la vetta. E se con l'affermazione del 2013 si è distinto, all'epoca, come più giovane campione della rassegna, ora Manassero punta a uno storico bis di successi nel BMW PGA Championship.

Attualmente 9/o nella Race to Dubai, l'ordine di merito del DP World Tour, 6/o nell'European Team Rankings verso la Ryder Cup 2025 di Bethpage (New York), Manassero è attualmente 101/o nel world ranking. Con un trionfo in Inghilterra tornerebbe definitivamente nell'élite, incasserebbe 1.500.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 9.000.000 messi in palio dall'evento delle Rolex Series, e si distinguerebbe come primo e unico italiano ad aver conquistato per due volte il BMW PGA Championship. Finora, oltre al suo exploit, l'Italia può vantare quelli di Costantino Rocca (1996) e Francesco Molinari (2018). Come se già non bastasse, l'impresa permetterebbe a Manassero di avvicinare la "carta" per giocare, nel 2025, sul PGA Tour.

Reduce dal 3/o posto all'Irish Open, in una stagione già importante caratterizzata da una vittoria (in Sudafrica nel Jonsson Workwear Open), sei Top 10 e la partecipazione ai Giochi di Parigi, Manassero in Inghilterra vuole 'segnare' il suo ritorno definitivo tra i grandi del golf. Dopo il "moving day", il suo 198 (-18), rappresenta lo score più basso nella storia della competizione dopo 54 buche. "E' stato uno dei sabati più belli della mia vita. So che sarà difficile completare l'opera, ma ce la metterò tutta", la soddisfazione di Manassero.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero ha mantenuto il ritmo e il quarto posto con 135 (67 68, -9) colpi nel BMW PGA Championship, che si sta svolgendo al Wentworth Golf Club (par 72) di Virginia Water in Inghilterra.

Il secondo giro è stato sospeso e la classifica è provvisoria. Ha mantenuto la leadership l’inglese Matthew Baldwin con 131 (65 66, -13) seguito dal danese Niklas Nordgaard, secondo con 133 (-11), e dal francese Antoine Rozner, terzo con 134 (-10). Manassero ha la compagnia di Rory McIlroy e lo statunitense Billy Horschel vincitore del torneo nel 2021, è sesto con 136 (-8).

Manassero , a segno in questa gara nel 2013, ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, Sono al limite del taglio Edoardo Molinari (71 72) e Andrea Pavan (72 71), 66.i con 143 (-1), e uscirà Guido Migliozzi, 120° con 150 (74 76, +6). Si è ritirato Francesco Molinari. Il montepremi è di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Dall'Irlanda all'Inghilterra, ancora un'ottima prova per Matteo Manassero. Il golfista azzurro, a Virginia Water, nel Surrey, ha chiuso il primo round del BMW PGA Championship al quarto posto con uno score di 67 (-5) colpi al fianco, tra gli altri, di campioni Major come Rory McIlroy e Shane Lowry. Il veneto, che questo evento lo ha fatto suo nel 2013, affermandosi all'epoca come più giovane vincitore della competizione, ha realizzato cinque birdie e due bogey, con un eagle show in chiusura, alla buca 18 (par 5) del Wentworth Golf Club (par 72).

In vetta alla classifica, nel torneo delle Rolex Series del DP World Tour c'è, a sorpresa, Matthew Baldwin. Con un giro bogey free in 65 (-7, sette birdie), l'inglese precede il danese Niklas Norgaard e il belga Thomas Detry, entrambi secondi con 66 (-6). Reduce dal terzo posto all'Irish Open, Manassero nel BMW PGA Championship insegue un altro risultato di prestigio per rientrare nella Top 100 mondiale e avvicinare la "carta" per giocare, nel 2025, sul PGA Tour.

Oltre a McIlroy e a Lowry, affiancano l’azzurro i francesi Ugo Coussaud  Jeong weon Ko e Victor Perez, gli inglesi Marcus Armitage, Dan Bradbury e Andy Sullivan, lo scozzese Robert MacIntyre, e lo statunitense Billy Horschel, a segno in questa gara nel 2021.

Tra media e bassa classifica gli altri italiani: Edoardo Molinari, 54° con 71 (-1), Guido Migliozzi, 101° con 74 (+2), e Francesco Molinari, 125° con 79 (+7). Il montepremi è di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Tante stelle al BMW PGA Championship, uno dei tornei simbolo del DP World Tour, da molti equiparato a un Major, terzo evento dei cinque delle Rolex Series in programma dal 19 al 22 settembre con un montepremi di nove milioni di dollari e prima moneta di 1.530.000 dollari.

Sul percorso del Wentworth Club, a Virginia Water in Inghilterra, saranno nel field di qualità Matteo Manassero e Francesco Molinari, che hanno vinto la gara rispettivamente nel 2013 e nel 2018 (oltre a Rocca nel 1996), Guido Migliozzi, Edoardo Molinari e Andrea Pavan in un contesto che comprende nove giocatori tra i primi 30 della classifica mondiale e complessivamente 15 tra i top 50.

Tra i tanti concorrenti in grado di dare spettacolo, calamitano l’attenzione i tre protagonisti del precedente Irish Open: il danese Rasmus Hojgaard, vincitore, il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale (suo il BMW PGA Championship nel 2014), secondo, e Matteo Manassero, miglior italiano (9°) nella Race To Dubai (ordine di merito), terzo, che hanno dato vita a un ultimo giro di grande intensità e classe. Saranno tra i favoriti insieme agli inglesi Tommy Fleetwood (n. 12 del World Ranking), Aaron Rai (n. 22) e Matt Fitzpatrick (n. 28), allo scozzese Robert MacIntyre (n. 16), all’australiano Adam Scott (n. 17), al francese Matthieu Pavon (n. 26) oltre allo statunitense Billy Horschel (n. 24) e all’irlandese Shane Lowry (n. 29), quest’ultimi a segno rispettivamente nel 2021 e nel 2022. 

Senza dimenticare gli altri sei tra i cinquanta: l’austriaco Sepp Straka, l’inglese Justin Rose, il danese Nicolai Hojgaard, gemello di Rasmus, i coreani Byeong Hun An e Si Woo Kim e lo svedese Alex Noren, gli ultimi due past winner nel 2015 e 2017. Da seguire anche gli americani Peter Malnati e Mark Hubbard, il belga Thomas Detry, l’austriaco Bernd Wiesberger, lo scozzese Ewen Ferguson, il francese Victor Perez, l’inglese Matt Wallace, il sudafricano Thriston Lawrence e il giapponese Rikuya Hoshino.

Difende l’ultimo dei quattro titoli conquistati sul circuito il neozelandese Ryan Fox, 37enne di Auckland, con un palmarès nel quale figurano anche tre successi su PGA Tour of Australasia, due sul Challenge Tour, tre su Charles Tour, il circuito di casa, e altri sei in giro per il mondo. Nel 2024 ha giocato sul PGA Tour con tre top ten in ventuno gare, ma con gli altri piazzamenti in media e bassa classifica e con sette tagli subiti.

Degli italiani ritorna Migliozzi, secondo azzurro nel ranking europeo (14°) e ottavo nell’European Masters prima della rinuncia all’Irish Open. Pavan va a premio da cinque uscite con la 12ª piazza nel Czech Masters. Altalenante Edoardo Molinari, vice capitano continentale alla prossima Ryder Cup.

E’ il quarto evento “Back 9” dei nove che condurranno al Genesis Championship (24-27 ottobre), al termine del quale i primi 110 della Race To Dubai avranno la ‘carta’ per il DP World Tour 2025. Poi la conclusione con i due Play-Off, entrambi inseriti nelle Rolex Series, l’Abu Dhabi HSBC Championship (7-10 novembre) al quale saranno ammessi i primi 70 della Race To Dubai, che si ridurranno a 50 nel successivo DP World Tour Championship (14-17 novembre). E’ anche il quarto torneo di qualificazione per entrare di diritto (sei posti nella Ryder Cup Points List) nel Team Europe per la sfida contro gli Stati Uniti nel 2025 (Bethpage Black Course, 26-28 settembre, Farmingdale USA).

Record - Il BMW Championship, giunto alla 70ª edizione, è nato nel 1955 e porta la firma di tanti campioni a iniziare da Nick Faldo, unico con quattro successi (anche tre secondi posti). Lo seguono con tre Peter Alliss, Bernhard Langer e Colin Montgomerie (tripletta di fila, 1998-2000) e con due Seve Ballesteros, Tony Jacklin, Ian Woosnam, Anders Hansen e Luke Donald, confermato capitano europeo alla Ryder Cup 2025, che si è imposto in sequenza (2011, 2012) e che sarà al via.

Oltre ai past winner citati, parteciperà al torneo anche l’inglese Danny Willett (2019). Per gli azzurri, insieme alle tre vittorie, i secondi posti di Baldovino Dassù (1979) e dello stesso Francesco Molinari (2017).

Le partenze - Tutte le partenze avverranno dal tee della buca 1. Ore 8,45 locali, Rory McIlroy con Justin Rose e Ryan Fox; ore 9,15, Matteo Manassero con lo svedese Alexander Bjork e il giapponese Ryo Hisatsune; ore 12,15, Francesco Molinari con Si Woo Kim e Thriston Lawrence; ore 12,55, Guido Migliozzi con il finlandese Sami Valimaki e con Rikuya Hoshino.

Il torneo su SKY e in streaming su NOW - Il BMW PGA Championship sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 19 settembre e venerdì 20, dalle ore 13 alle ore 19; sabato 21 e domenica 22, dalle ore 13 alle ore 18,30.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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