26 Maggio 2024

DP Tour: vince N. Elvira, 13° Manassero

Nacho Elvira (Getty Images) Nacho Elvira (Getty Images)

Matteo Manassero ha offerto un’altra buona prestazione classificandosi 13° con 271 (68 68 67 68, -13) colpi nel Soudal Open, 21° torneo del DP World Tour 2024 e primo in Europa dopo i precedenti disputati tra Asia, Africa e Australia. Sul percorso del Rinkven International GC (par 71) di Anversa, in Belgio, ha vinto con 266 (64 64 67 71, -18) lo spagnolo Nacho Elvira, che ha superato di misura il danese Niklas Norgaard, il francese Romain Langasque e il belga Thomas Pieters, membro della LIV Golf, secondi con 267 (-17).

Al quinto posto con 268 (- 16) gli inglesi Joe Dean e Matthew Jordan e al settimo con 269 (-15) l’iberico Sebastian Garcia, l’inglese Laurie Canter e il neozelandese Sam Jones, leader dopo un round e autore di un raro albatross (secondo colpo a segno alla buca 17, par 5, da 273 yards con un legno 3).

Manassero, che ha ottenuto la qualificazione al prossimo Major (US Open, 13-16 giugno), e che si è imposto nel Jonsson Workwear Open a marzo, ha girato in 68 (-3, quattro birdie, un bogey), mentre un 72 (+1) ha fatto perdere terreno a Guido Migliozzi, nono dopo tre turni e 24° al traguardo con 274 (-10), affiancato da Andrea Pavan che ha recuperato 24 posizioni. Al 41° posto con 276 (-8) Edoardo Molinari, l’altro azzurro entrato nel field dell’US Open così come il fratello Francesco, e al 48° con 277 (-7) Francesco Laporta e Filippo Celli. Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 77° con 140 (70 70, -2), e per la settima volta consecutiva Renato Paratore, 97° con 142 (71 71, par).

Nacho Elvira, 37enne di Madrid, ha ottenuto il secondo successo sul tour maggiore (suo nel 2021 il Cazoo Open) alla 275ª partecipazione, per un palmarès che comprende anche quattro vittorie sul Challenge Tour. Preso il comando nel secondo giro, ha allungato nel terzo e ha iniziato l’ultimo con quattro colpi di vantaggio sui primi inseguitori. Ha avuto un avvio incerto (due birdie e due bogey che hanno prodotto il 71, par), poi nella seconda parte del percorso ha dovuto difendersi dagli attacchi portati in extremis da Langasque (due birdie a chiudere), da Nordaard (eagle e birdie sulle ultime tre buche e putt mancato di poco alla 18ª per il birdie del playoff), e da Pieters, che ha fallito l’aggancio con due par a chiudere. Quest’ultimo, nel torneo nato nel 1910 e giunto alla 56ª edizione, avrebbe potuto riportare in patria un titolo che manca dal 1956, da quanto il campione di casa Flory Van Donck stabilì il record di successi nell’evento con cinque. Elvira è stato gratificato con un assegno di 382.500 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Lo spagnolo Nacho Elvira è rimasto al comando con 195 (64 64 67, -18) e affronterà il giro finale del Soudal Open con quattro colpi di vantaggio sugli inglesi Ross Fisher e Joe Dean, sul francese Romain Langasque e sul danese Niklas Norgaard, secondi con 199 (-14).

Sul percorso del Rinkven International GC (par 71), ad Anversa in Belgio, nel 21° torneo del circuito e il primo in Europa dopo i precedenti disputati tra Asia, Africa e Australia, è risalito dal 23° al nono posto con 202 (70 66 66, -11), grazie al secondo 66 di fila (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) Guido Migliozzi, che sicuramente proverà a rimontare ancora nel round conclusivo anche se sette colpi sono difficili da recuperare al leader.

Cinque passi avanti per Matteo Manassero, 18° con 203 (68 68 67, -10), e tra media e bassa classifica gli altri italiani: Filippo Celli, 44° con 207 (-6), Andrea Pavan e Francesco Laporta, 48.i con 208 (-5), ed Edoardo Molinari, 57° con 209 (-4). Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 77° con 140 (-2), e per la settima volta consecutiva Renato Paratore, 97° con 142 (par).

Sono in buona posizione, ma distanti dalla vetta, l’inglese Andrew Wilson, sesto con 200 (-13), il belga Thomas Pieters e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, settimi con 201 (-12). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 382.500 dollari.

 

SECONDO GIRO - Lo spagnolo Nacho Elvira è passato a condurre con 128 (64 64, -14) colpi nel Soudal Open, 21° torneo del circuito e il primo in Europa dopo i precedenti disputati tra Asia, Africa e Australia. Sul percorso del Rinkven International GC (par 71), ad Anversa in Belgio, il leader ha un colpo di vantaggio sull’inglese Ross Fisher, secondo con 129 (-13) e tre sul francese Romain Langasque, terzo con 131 (-11).

In quarta posizione con 132 (-12) il canadese Aaron Cockerill, il danese Niklas Norgaard, l’inglese Andrew Wilson e il neozelandese Sam Jones, in vetta dopo un round.

Degli italiani Guido Migliozzi (suo il torneo nel 2019) è risalito dal 68° al 23° posto con 136 (70 66, -6), grazie a un 66 (-5), dove si trova anche Matteo Manassero (68 68), 27° dopo un giro. Hanno recuperato, entrambi dalla 68ª piazza, anche Edoardo Molinari, 34° con 137 (70 67, -5), e Filippo Celli, 46° con 138 (70 68, -4), insieme ad Andrea Pavan (69 69). Ha perso terreno, da 27° a 61° con 139 (68 71, -3) Francesco Laporta, che è rimasto in gara, mentre sono usciti Lorenzo Scalise, 77° con 140 (70 70, -2), e Renato Paratore, 97° con 142 (71 71, par), out al taglio per la settima volta consecutiva. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 382.500 dollari.

 

PRIMO GIRO - Sam Jones, 27enne neozelandese, ha preso il comando con 62 (-9) colpi nel Soudal Open, il 21° torneo del circuito e il primo in Europa dopo i precedenti disputati tra Asia, Africa e Australia. Sul percorso del Rinkven International GC (par 71), ad Anversa in Belgio, il leader dopo aver messo a segno sette birdie, contro un bogey, si è reso autore di una autentica prodezza alla buca 17, par 5 di 568 yards, dove ha realizzato un rarissimo albatross, imbucando la palla con il secondo colpo da 273 yards, utilizzando un legno 3.

Sono al secondo posto con 64 (-7) gli inglesi Matthew Jordan e Andrew Wilson, lo spagnolo Nacho Elvira, il francese Romain Langasque e il danese Niklas Norgaard, mentre è al settimo con 65 (-6) lo scozzese Syme Connor.

I migliori tra gli otto italiani in gara sono stati Matteo Manassero e Francesco Laporta, 27.i con 68 (-3). Dietro di loro Andrea Pavan, 47° con 69 (-2), Filippo Celli, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise e Guido Migliozzi, che ha vinto la gara nel 2019, 68.i con 70 (-1), e Renato Paratore, 87° con 71 (par). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 382.500 dollari.

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour approda in Europa per la prima volta in stagione dopo 20 eventi tra Asia, Africa e Australia, compresi due Major negli Stati Uniti. Al Rinkven International GC di Anversa, in Belgio, è in programma dal 23 al 26 maggio il Soudal Open, primo di un ciclo di sette tornei denominato European Swing, in cui figura l’81°Open d’Italia (27-30 giugno, Adriatic Golf Club Cervia). Otto gli azzurri in campo: Matteo Manassero ed Edoardo Molinari, che hanno appena ottenuto la qualificazione al prossimo Major (US Open, 13-16 giugno), Guido Migliozzi e Andrea Pavan, che l’hanno mancata per un colpo, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Renato Paratore e Filippo Celli.

Difende l’unico titolo sul circuito lo svedese Simon Forsstrom, 35enne di Bromma, ma non è tra i favoriti perché non appare in buona condizione con quattro tagli subiti nelle otto partecipazioni stagionali e con piazzamenti mai superiori al 21° posto. Riscuotono invece credito i cinque vincitori nel 2024 in gara: Matteo Manassero, il sudafricano Dylan Frittelli, l’olandese Darius Van Driel, lo statunitense Jordan Gumberg e lo spagnolo Adrian Otaegui, il secondo dei tre past winner (2018) al via. L’altro è Guido Migliozzi (2019), reduce dal secondo posto nel Volvo China Open e anche lui tra i candidati alla vittoria.

Nel field pure gli inglesi Richard Mansell, Andy Sullivan e Matthew Jordan, lo scozzese Grant Forrest, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il tedesco Yannik Paul, i francesi Antoine Rozner e Julien Guerrier, i sudafricani Thriston Lawrence, Zander Lombard e Darren Fichardt, il neozelandese Daniel Hillier, l’americano Sean Crocker, il cinese Ashun Wu e il malese Gavin Green. Numerosi i giocatori belgi, tutti ben determinati a conquistare l’Open di casa che sfugge loro dal 1956, tra i quali ricordiamo Thomas Pieters, Nicolas Colsaerts, Christopher Mivis e Kristof Ulenaers.

Degli azzurri Manassero, grazie in particolare al successo nel Jonsson Workwear Open e a due quinti posti, è il più in alto nella money list (14°), mentre l’exploit in Cina ha rilanciato Migliozzi (27°). È in un buon periodo Scalise, a premio nei precedenti sette eventi, e ha una certa regolarità anche Laporta che per dieci volte (su dodici) ha giocato tutte le 72 buche. Molto altalenanti Pavan, Molinari e Celli, con quest’ultimo che mostra segni di miglioramento. Paratore, ultime sei presenze terminate al taglio, attraversa un momento difficile, tuttavia un buon inizio di stagione con il secondo posto nel South African Open lo rende il terzo degli azzurri nell’ordine di merito (65°). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 382.500 dollari.

La storia del torneo - Il Belgian Open, nome originario del torneo che poi ha avuto otto variazioni fino all’attuale Soudal Open, è nato oltre un secolo fa, nel 1910, ma avendo subito numerose interruzioni in 114 anni è alla 56ª edizione. Primo vincitore Arnaud Massy, unico francese ad aver firmato un Major, in un albo d’oro che annovera numerosi campioni tra i quali spicca il nome di Flory Van Donck, recordman di vittorie con cinque tra il 1939 e il 1956, anno dell’ultimo successo belga. Van Donck vanta anche il primato di titoli (quattro) nell’Open d’Italia condiviso con il francese Auguste Boyer, che in Belgio si è imposto due volte. L’inglese Henry Cotton è andato a segno in tre occasioni e hanno fatto la doppietta anche gli inglesi Tom Ball, Arthur Lacey e Lee Westwood, i francesi Eugène Lafitte e Marcel Dallemagne e Aubrey Boomer del Baliato di Jersey. Tra i vincitori ricordiamo anche lo statunitense Walter Hagen, l’argentino Roberto De Vicenzo, gli spagnoli José Maria Olazabal e Miguel Angel Jimenez, il nordirlandese Darren Clarke e l’inglese Nick Faldo.

Inizialmente si è giocato sulla distanza di 36 buche che dal 1928 sono diventate 72. Nel 1978 l’evento è entrato nel calendario del tour europeo, disputato a intermittenza fino al 2000. E’ ripreso nel 2018 come Belgian Knockout che per due anni si è svolto con una formula mista, medal per 36 buche e poi match play (appannaggio di Otaegui e Migliozzi). Altri due anni di stop e il ritorno nel 2022 come Soudal Open con le canoniche 72 buche medal.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Soudal Open sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 23 maggio e venerdì 24, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 25, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 26, dalle ore 13 alle ore 18. Commento di Alessandro Lupi, Michele Gallerani e di Silvio Grappasonni.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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