10 Ottobre 2018

L'Open d'Italia 2019 all'Olgiata Golf Club

Olgiata Golf Club Olgiata Golf Club

Nel 2019 l’Open d’Italia si disputerà sul percorso dell’Olgiata Golf Club a Roma. Si giocherà dal 10 al 13 ottobre. Il torneo, giunto alla 76esima edizione, verrà nuovamente inserito nelle Rolex Series dell’European Tour e metterà in palio 7 milioni di dollari, montepremi che conserverà fino al 2027. Attesi in campo i grandi protagonisti del panorama mondiale per un evento che, come consuetudine, abbinerà l’aspetto sportivo all’intrattenimento, coinvolgendo così anche i non golfisti.

La scelta di disputare la massima manifestazione nazionale di golf a Roma rientra nell’ambito di un accordo fra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lazio con l’obiettivo di valorizzare il territorio lungo il cammino verso la Ryder Cup 2022, che si disputerà fra quattro anni proprio a Roma, presso il Marco Simone Golf & Country Club.

L’Open d’Italia, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022, farà dunque tappa nel Lazio dopo quattro anni consecutivi in Lombardia. Si conferma così la volontà della Federazione Italiana Golf - in accordo con l’Official Advisor Infront - di coinvolgere tutta la nazione nel percorso di avvicinamento alla prestigiosa sfida Europa-USA, che Roma si prepara ad accogliere dopo aver ricevuto il testimone da Parigi.

La sesta edizione nel Lazio – Sarà la sesta volta che un Open d’Italia si gioca nel Lazio dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), l’edizione del 1994 al Marco Simone Golf & Country Club e l’edizione del 2002 disputata proprio all’Olgiata, quando la vittoria dell’inglese Ian Poulter diede inizio alla sua straordinaria carriera che lo ha portato a disputare sei Ryder Cup, tra le quali l’ultima conquistata a Parigi insieme a Francesco Molinari e al resto del Team Europe.

Nel tempo l’Olgiata è stato teatro di molti altri eventi di prestigio, quali due World Cup, una Coppa del Mondo dilettanti, una finale della Dunhill Cup, tre tornei del Ladies European Tour, alcune gare del Challenge Tour oltre a una lunghissima serie di campionati nazionali.

Il percorso di gara - Inaugurato nel 1961, il percorso di gara a 18 buche è stato disegnato dall’architetto inglese C. Kenneth Cotton ed è stato poi oggetto di un profondo restyling nel 2012 a cura dell’architetto americano Jim Fazio. Completa la struttura un secondo percorso a 9 buche, per un totale di 27 buche e un’ampia Club House ispirata ai Country Club americani e perfettamente armonizzata nello splendido contesto naturalistico che la circonda.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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