02 Settembre 2018

Eurotour: Wallace ha la meglio al playoff

Matt Wallace Matt Wallace

L’inglese Matt Wallace ha vinto con 269 (68 68 66 67, -19) colpi il Made In Denmark (European Tour) sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca. E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portavano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori cdella squadra europea di Ryder Cup.

Wallace ha superato con un birdie alla seconda buca di playoff i connazionali Lee Westwood (68 65 67 69, Jonathan Thomson (64 69 68 68) e Steven Brown (70 68 63 68) con i quali aveva terminato alla pari il torneo.

E’ rimasto fuori dallo spareggio per un colpo il sudafricano Erik Van Rooyen (270, -18), ha concluso al sesto posto con 271 (-17) il danese Lucas Bjerregaard ed è salito dal 13° al settimo con 272 (-16) l’inglese Matthew Fitzpatrick, che ha cercato la buona prestazione sperando di convincere il capitano di Ryder Cup Thomas Bjorn (69° con 285, -3) a concedergli una wild card per la sfida di Parigi contro gli americani.

Aveva lo stesso obiettivo anche l’altro inglese Eddie Pepperell, che però non ha brillato (56° con 283, -5). Si è classificato 20° con 277 (-11) il danese Thorbjorn Olesen: era già tra i qualificati per la Ryder Cup, ma avrebbe voluto dare maggior soddisfazione ai suoi fans.

Matt Wallace

, 28enne di Hillingdon, ha ottenuto il quarto successo in carriera e il terzo stagionale. Ha ricevuto un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro. E’ uscito al taglio Edoardo Molinari (74° con 143 - 71 72, -1).

 

TERZO GIRO - L’inglese Lee Westwood, in vetta con 200 (68 65 67, -16) colpi al Made In Denmark, si è creato l’opportunità di portare a 24 i titoli nell’European Tour, dove non vince dal 2014, ma nel giro finale il 45enne di Worksop potrà contare appena su un colpo di vantaggio nei riguardi dei connazionali Steven Brown e Jonathan Thomson e del belga Thomas Detry (201, -15). E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori che comporranno la squadra europea di Ryder Cup, ma in realtà i giochi sono già fatti.

Sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca, dove è uscito al taglio Edoardo Molinari (74° con 143 - 71 72, -1), possono competere per il titolo anche gli altri due inglesi Matt Wallace, quinto con 202 (-14), e Callum Shinkwin, sesto con 204 (-12) insieme al sudafricano Christiaan Bezuidenhout, leader dopo due turni.

E’ in gara il danese Thomas Bjorn, capitano europeo di Ryder Cup, 36° con 210 (-6), che dopo l’evento assegnerà le quattro wild card a sua disposizione per completare il team. Sperano di essere scelti Matthew Fitzpatrick, salito dal 27° al 13° posto con 206 (-10), ed Eddie Pepperell, che però è sceso dal 30° al 61° con 213 (-3). Ha recuperato il danese Thorbjorn Olesen, 30° con 209 (-7), che sperava in una prestazione di alta classifica davanti ai suoi fans. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro.

SECONDO GIRO - Edoardo Molinari, unico italiano in gara, 74° con 143 (71 72, -1) è uscito al taglio per un colpo di troppo nel Made In Denmark (European Tour) sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca. E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori che comporranno la squadra europea di Ryder Cup, ma in realtà i giochi sono già fatti.

Si è messo in luce, leader con 131 (66 65, -13) colpi, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, 24enne di Delmas alla seconda stagione sul circuito dove per ora ha ottenuto solo piazzamenti di mezza classifica, anche se numerosi. Lo braccano quattro inglesi, Lee Westwood e Jonathan Thomson, in vetta dopo un turno, secondi con 133 (-11), Sam Horsfield, quarto con 134 (-10), e Matthew Baldwin, quinto con 135 (-9) insieme al belga Thomas Detry.

E’ in gara il danese Thomas Bjorn, capitano europeo di Ryder Cup, 31° con 139 (-5), che dopo l’evento assegnerà le quattro wild card a sua disposizione. Ha lo stesso punteggio l’inglese Eddie Pepperell che insieme al connazionale Matthew Fitzpatrick, risalito dal 71° al 37° posto con 140 (-4), spera di essere tra i prescelti. Nel torneo avrebbe voluto essere protagonista l’atteso danese Thorbjorn Olesen, che invece è riuscito per ora solamente a evitare il taglio (55° con 142, -2).

Christiaan Bezuidenhout ha girato in 65 (-7) colpi con otto bridie e un bogey, mentre Edoardo Molinari ha chiuso il torneo con tre birdie e tre bogey per il 72 (par). Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro

PRIMO GIRO - Edoardo Molinari, unico italiano in gara, ha iniziato al 53° posto con 71 (-1) colpi il Made In Denmark (European Tour) sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca, ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori che comporranno la squadra europea di Ryder Cup. Leader con 64 (-8) colpi è l’inglese Jonathan Thomson inseguito con 66 (-6) da sei concorrenti: il danese Lucas Bjerregaard, il neozelandese Josh Geary, l’australiano Brett Rumford, lo statunitense Hunter Stewart, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout e l’inglese Matthew Boldwin. Tra i nove partecipanti in ottava posizione con 67 (-5) il gallese Jamie Donaldson e l’inglese Robert Rock. Il capitano europeo di Ryder Cup, il danese Thomas Bjorn che dopo questa gara assegnerà le quattro wild card a sua disposizione, è al 39° posto con 70 (-2), così come l’inglese Eddie Pepperell, che insieme al connazionale Matthew Fitzpatrick, 71° con 72 (par), spera di essere scelto dal danese. Ha deluso l’altro danese Thorbjorn Olesen, molto atteso dagli appassionati di casa, 93° con 73 (+1).

Jonathan Thomson, 22enne di Rotherham senza particolari note di merito sul circuito, ha girato con nove birdie e un bogey. Edoardo Molinari si è espresso con cinque birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro

LA VIGILIA - Edoardo Molinari sarà l’unico italiano in campo nel Made In Denmark (30 agosto-2 settembre), torneo dell’European Tour che si disputa sul percorso del Silkeborg Ry GC, ad Aarhus in Danimarca. E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta nella squadra europea di Ryder Cup, ma in realtà i giochi sono già fatti e c’è soprattutto attesa per sapere a chi il capitano Thomas Bjorn destinerà le quattro wild card a sua disposizione. Lo comunicherà dopo questo evento.

Degli otto che risultano ammessi di diritto sarà presente solo Thorbjorn Olesen, che insieme a Bjorn non poteva disertare l’Open nazionale. Sei competeranno nel PGA Tour per la FedEx Cup (Justin Rose, Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Jon Rahm, Rory McIlroy e Alex Noren), mentre riposerà Francesco Molinari, leader della "European points".

Nel field di buona caratura gli inglesi Eddie Pepperell e Matthew Fitzpatrick, appena fuori dalla lista dei qualificati, proveranno a convincere Bjorn a puntare su di loro per la sfida di Parigi (28-30 settembre). Un tema in più nel torneo dove, oltre a Olesen e ai due britannici, cercheranno di ritagliarsi un ruolo da protagonisti anche il tedesco Martin Kaymer, gli altri inglesi Matt Wallace e Danny Willett, i coreani Soomin Lee e Jeunghun Wang, il belga Thomas Pieters, l’australiano Scott Hend e il sudafricano Haydn Porteous, per citarne alcuni. Non sarà probabilmente in grado di vincere, ma calamiterà certamente l’attenzione del pubblico lo statunitense John Daly. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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