23 Settembre 2017

Abruzzo Open by Lyoness: tre azzurri ci provano

Gregory Molteni (Foto Bellicini) Gregory Molteni (Foto Bellicini)

Gregory Molteni ha mantenuto la leadership con 199 (65 64 70, -14) colpi nell’Abruzzo Open by Lyoness, terz’ultimo torneo nel calendario dell’Alps Tour e in quello dell’Italian Pro Tour, che si conclude sull’impegnativo percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71). I giocatori italiani sono gli assoluti protagonisti e parteciperanno alla volata per il titolo, insieme al lombardo, anche i veneti Niccolò Quintarelli, secondo con 201 (66 66 69, -12) e Guido Migliozzi, terzo con 202 (66 68 68, -11). Al quarto posto con 203 (-10) cinque agguerriti pretendenti al successo quali l’amateur spagnolo Adria Arnaus e i pro francesi Julien Foret, Alexander Daydou, Antoine Rozner e Robin Roussel.

Stanno comportandosi molto bene alcuni dilettanti azzurri: Jacopo Albertoni, 11° con 206 (-7), Giovanni Manzoni e Pietro Bovari, in vetta dopo un turno, 14.i con 207 (-6) insieme ad Aron Zemmer, e Riccardo Bregoli, 17° con 208 (-5), alla pari con Lorenzo Magini. Poco dietro Alberto Fisco 21° con 209 (-4), Joon Kim ed Edoardo Schiavella (am) 24.i con 210 (-3), Kevin Latchayya (am) 30° con 211 (-2), Mattia Miloro e Andrea Romano (am) 32.i con 212 (-1).

Dopo il taglio del secondo giro sono rimasti in gara 54 concorrenti (22 italiani), compresi 13 amateur (9 azzurri). I 41 professionisti si contenderanno il montepremi di 45.000 euro con prima moneta di 6.525 euro. Anche nella giornata finale ingresso libero per il pubblico.

Italian Pro Tour - L’Abruzzo Open by Lyoness è il nono degli undici eventi dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con manifestazioni che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta e ora in Abruzzo dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness.

I protagonisti - Gregory Molteni, 35enne di Como, ha respinto con un 70 (-1) gli attacchi avversari. "Non sono partito bene - ha detto - perché ho segnato due bogey. Poi mi sono ripreso e ho mantenuto il comando. Oggi il campo era piuttosto difficile soprattutto per il vento che spirava lateralmente, per cui non era facile scegliere i ferri giusti. Inoltre i green erano asciutti e quindi non consentivano un perfetto controllo la palla. E’ stato il turno più complicato dei tre". Dopo i due bogey sono arrivati quattro birdie nella fase centrale e un altro bogey a chiudere.

Guido Migliozzi, 20enne di Vicenza alla prima stagione tra i pro, ha recuperato due colpi al leader con un 68 (-3). "Ho iniziato molto bene - ha spiegato - con tre birdie di fila, poi ho sbagliato un paio di colpi e mi sono un po’ innervosito. Sicuramente mi attendevo qualcosa di più dallo score. E’ stata una giornata difficile per il vento. Occorreva controllare i colpi dal tee ed essere dei cecchini sui green, dove è necessario avere un buon feeling con il putter perché non sono semplici. Tre italiani nelle prime posizioni? Sarà una bella sfida". Per lui sei birdie, un bogey e un doppio bogey.

Il percorso - Il percorso di 18 buche (par 71, metri 6.058) è stato progettato dal noto architetto americano Ronald Kirby e si sviluppa tra ulivi tipici abruzzesi e vigneti. Le buche, tecniche e impegnative, presentano fairway larghi e green di media grandezza abbastanza mossi. Numerosi bunker e ostacoli d’acqua, insieme ad alcuni insidiosi fuori limite, richiedono al giocatore molta precisione e strategie appropriate per ogni buca. I giocatori hanno avuto parole di elogio per la qualità tecnica e per la preparazione di un tracciato che impone accurate strategie specie quando, come nel terzo turno, si è alzato il vento.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram sono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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