11 Febbraio 2024

Challenge: a segno Lindberg, Bovari 37°

Pietro Bovari Pietro Bovari

Lo svedese Mikael Lindberg (272 – 70 70 65 67, -16) ha superato con un birdie alla seconda buca di playoff il sudafricano Ryan Van Velzen (272 – 68 67 71 66) e ha fatto suo il Bain's Whisky Cape Town Open, secondo torneo del Challenge Tour dei primi quattro stagionali programmati in Sudafrica e organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour. Sul percorso del Royal Cape Golf Club (par 72), a Città del Capo, nel giro finale ha recuperato 22 posizioni con un 67 (-5, sette birdie, due bogey) Pietro Bovari, che si è classificato 37° con 281 (71 70 73 67, -7).

Lindberg, leader dopo 54 buche, ha messo le basi per il successo nel terzo round salendo dal 38° al primo posto, ma nel giro finale, che ha compiuto in 67 (-5, sette birdie, due bogey), è stato raggiunto con un 66 (-6, un eagle, quattro birdie) da Van Velzen, che però non è stato fortunato nello spareggio. Per Lindberg, 31 anni, è il secondo successo sul Challenge Tour, che gli vale anche per il Sunshine Tour e che si aggiunge nel palmarès a cinque vittorie sulla Nordic Golf League e a una sullo Swedish Golf Tour. Per lui un assegno di 51.489 euro su un montepremi di circa 323.000 euro (350.000 dollari la cifra ufficiale).

Ancora una volta delusi i sudafricani, che non sono riusciti ad imporsi anche nel secondo evento consecutivo in casa. Tuttavia hanno piazzato altri cinque giocatori in top ten: Louis Albertse, terzo con 273 (-15), JC Ritchie, quarto con 274 (-14) insieme al francese Robin Sciot-Siegrist, e Toto Thimba jr, Shaun Norris e ,, sesti con 275 (-13) alla pari con il francese Martin Couvra, l’olandese Lars Van Meijel e con il danese Rasmus Neergaard-Petersen. Non hanno sperato il taglio Aron Zemmer (71 71) e Gregorio De Leo (72 70), entrambi 71.i con 142 (-2).

 

TERZO GIRO - Lo svedese Mikael Lindberg, con un gran giro in 65 (-7, due eagle, quattro birdie, un bogey), miglior score di giornata, e il totale di 205 (70 70 65, -11) ha recuperato 37 posizioni e si è portato al comando del Bain's Whisky Cape Town Open, secondo torneo del Challenge Tour dei primi quattro stagionali programmati in Sudafrica e organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour.

Sul percorso del Royal Cape Golf Club (par 72), a Città del Capo, è rimasto in bassa classifica l’unico italiano che ha superato il taglio, Pietro Bovari, 59° con 214 (71 70 73, -2), mentre sono usciti dopo due turni Aron Zemmer (71 71) e Gregorio De Leo (72 70), entrambi 71.i con 142 (-2).

In una classifica molto corta, dove nel round conclusivo saranno in corsa per il titolo almeno 24 concorrenti racchiusi in tre colpi, il leader precede di misura i sudafricani Ryan Van Velzen, Louis Albertse, Thomas Aiken e Michael Hollick, i francesi Martin Couvra e Robin Sciot-Siegrist e l’inglese Sam Hutsby, secondi con 206 (-10). Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 323.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Pietro Bovari, 49° con 141 (71 70, -3) colpi, è l’unico italiano rimasto in gara nel Bain's Whisky Cape Town Open, secondo torneo del Challenge Tour dei primi quattro stagionali programmati in Sudafrica e organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour.

Situazione insolita sul percorso del Royal Cape Golf Club (par 72), a Città del Capo, dove sono in vetta con 135 (-9) ben dieci giocatori: gli inglesi James Allan, Alfio Plant e Sam Hutsby, i sudafricani Ryan Van Velzen, Deon Germishuys, Gerhard Pepler e Rhys West, il francese Benjamin Hebert, il finlandese Tapio Pulkkanen e l’islandese Haraldur Magnus. Seguono a un colpo il sudafricano Louis Albertse, il danese Rasmus Neegaard-Petersen e l’irlandese Conor Purcell, undicesimi con 136 (-8).

Bovari ha girato in 70 (-2) colpi con un eagle, tre birdie e tre bogey. Non hanno superato il taglio: Aron Zemmer (71 71) e Gregorio De Leo (72 70), entrambi 71.i con 142 (-2). Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 323.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Il finlandese Tapio Pulkkanen e l’inglese Bradley Bawden sono al vertice con 66 (-6) colpi nel Bain's Whisky Cape Town Open, secondo torneo del Challenge Tour dei primi quattro stagionali programmati in Sudafrica e organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour.

Sul tracciato del Royal Cape Golf Club (par 72), a Città del Capo, vi sono in gara tre italiani: Pietro Bovari e Aron Zemmer, 54.i con 71 (-1), e Gregorio De Leo, 84° con 72 (par).

In una classifica molto corta la coppia di testa precede l’irlandese Conor Purcell, l’inglese Alfie Plant, i sudafricani Tristen Strydom e Stefan Wears-Taylor, lo scozzese Daniel Young e il francese Romain Wattell, terrzi con 67 (-5). Seguono quindici giocatori al nono posto con 68 (-4) dei quali quindici sudafricani. Tra costoro Martin Rohwer, Louis Albertse e Deon Germishuys e tre gli “stranieri”, lo scozzese Jack McDonald e gli inglesi Lee Slattery e James Allan. Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 323.000 euro).

 

LA VIGILIA - Aron Zemmer, Gregorio De Leo e Pietro Bovari ritornano subito in campo per partecipare al Bain's Whisky Cape Town Open, secondo torneo del Challenge Tour dei primi quattro stagionali programmati in Sudafrica nel contesto di un calendario che prevede 29 eventi in 18 nazioni di tre diversi continenti. La quinta edizione della gara, organizzata in collaborazione con il Sunshine Tour, si disputa sul percorso del Royal Cape Golf Club, a Città del Capo, dove difende il titolo lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, 29enne di Harare, che oltre a questa vittoria, che gli vale per i due tour, ne vanta un’altra sul circuito di casa, una sul Big Easy Tour e una sul Clutch Pro Tour inglese.

Atteso il gallese Rhys Enoch, vincitore del precedente SDC Open, ma i favori della vigilia si orientano sui giocatori sudafricani, che come sempre in questi casi sono i più numerosi. Nutrono desideri di rivincita Deon Germishuys e Martin Rohwer, secondi a Limpopo, e hanno le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da protagonisti anche Daniel Van Tonder, Jaco Ahlers, Gerhard Pepler, Louis Albertse, Jbe Kruger, Justin Harding, Justin Walters e Thomas Aiken. Tanti altri concorrenti, però, hanno le stesse ambizioni come i francesi Alexander Levy, cinque successi sul DP World Tour prima un periodo di difficoltà, e Robin Sciot-Siegrist, il finlandese Tapio Pulkkanen, l’olandese Lars Van Meijel, il neopro spagnolo Angel Ayora e gli inglesi Ross McGowan, vincitore di un Open d’Italia (2020), Sam Hutsby, Chris Paisley e Jamie Rutherford. Oltre a Follett-Smith ci sono altri due past winner in grado di salire sul gradino più alto del podio, lo svedese Anton Karlsson, a segno nel 2020, e il sudafricano JC Ritchie, autore di una doppietta (2021, 2022)

Zemmer e De Leo hanno debuttato nel SDC Open, l’altoatesino con un buon 21° posto e il secondo andando anche lui a premio (43°). Bovari è alla quarta gara, dopo le prime due sul DP World Tour in Australia (29° nel Fortinet Australian PGA Championship) e il taglio subito la scorsa settimana sul Challenge Tour. Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 323.000 euro).

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca