11 Dicembre 2023

DP Tour: Oosthuizen show, 14° Pavan

Andrea Pavan Andrea Pavan

Louis Oosthuizen dopo cinque anni. Il 41enne sudafricano di Mossel Bay ha vinto con 270 (70 68 63 69, -18) colpi l’Alfred Dunhill Championship, organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour, superando il connazionale Charl Schwartzel, secondo con 272 (-16).

Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane in Sudafrica, dove la gara si è conclusa con un giorno di ritardo a causa del maltempo che ha costretto all’interruzione del quarto round, sono rimasti per tutto il torneo in buona classifica il regolarissimo Andrea Pavan, 14° con 281 (70 70 70 71, -7), e Renato Paratore, 20° con 283 (69 70 71 73, -5), stesso score anche di Edoardo Molinari (70 73 72 68) risalito nel finale dal 50° posto. Più indietro Francesco Laporta, 48° con 288 (70 71 75 72, par).

Anche nel terzo evento consecutivo in Sudafrica, che insieme ai due svoltisi in Australia hanno aperto la stagione 2024 del circuito europeo, hanno nuovamente dominato i giocatori della LIV Golf, di cui sono membri i due assoluti protagonisti in campo, dopo che Dean Burmester, pure lui nella Superlega Araba, si era imposto nei primi due (Joburg Open e South African Open).

Oosthuizen e Schwartzel, quest’ultimo a segno nella gara per quattro volte, hanno preso il comando insieme dopo tre round e sono stati fermati nel quarto alla settima buca ancora alla pari, poi il primo si è avvantaggiato di tre colpi con quattro birdie tra la 11ª e la 15ª. Un bogey alla 17ª e un drive sballato del leader alla 18ª hanno rimesso tutto in discussione, ma Oosthuizen è stato bravo a salvare il par sull’ultimo green con un putt di circa quattro metri evitando il rischio di un playoff perché Schwartzel aveva una palla da birdie, che poi ha fallito probabilmente deconcentrato dalla prodezza dell’avversario. Il vincitore ha concluso con un parziale di 69 (-3, sei birdie, tre bogey) firmando il decimo successo sul DP World Tour (con un Major, The Open, 2010), che gli vale anche per il circuito di casa dove ne ha ottenuti cinque al netto di quelli in combinata. Nessuna vittoria per lui sulla LIV Golf, mentre Schwartzel ha messo la sua sigla nel torneo inaugurale della Superlega a giugno del 2022.

A completare il trionfo dei giocatori di casa il terzo posto di Chirstiaan Bezuidenhout con 274 (-14), che aveva fatto suo il titolo nel 2020. Al quarto con 278 (-10) l’inglese Marco Penge, il tedesco Matti Schmid e l’olandese Darius Van Driel e al settimo con 279 (-9) altri due sudafricani, Jayden Schaper e Casey Jarvis, l’inglese Andy Sullivan e lo spagnolo Alejandro Del Rey. Solo 44° con 287 (-1) Dean Burmester.

Pavan, che ha rimontato con pazienza dal 35° posto in avvio, ha concluso con un 71 (-1) frutto di quattro birdie e di tre bogey e Paratore ha girato in 73 (+1) con due birdie, un bogey e un doppio bogey alla buca 18 che gli ha fatto perdere sei posizioni. Molinari ha risalito la graduatoria con un 68 (-4), grazie a cinque birdie e a un bogey. Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 75° con 145 (71 74, +1), Matteo Manassero, 83° con 146 (70 76, +2), Guido Migliozzi (75 74), al debutto nella nuova stagione, e Filippo Celli (71 78), 116.i con 149 (+5). Stesso punteggio e medesima sorte per il sudafricano Ockie Strydom, campione uscente. Al vincitore è andato un assegno di 255.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

 

TERZO GIRO - I sudafricani continuano a menare la danza. Infatti nell’Alfred Dunhill Championship c’è stato un cambio della guardia al vertice con i due giocatori di casa saliti al vertice con 201 (-15), Louis Oosthuizen (70 68 63) e Charl Schwartzel (68 68 65), che hanno soppiantato Casey Jarvis, in vetta dopo due round e penalizzato da un 74 (+2) che l’ha relegato in settima posizione (208, -8).

Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane in Sudafrica, è rimasto al 18° posto Renato Paratore con 210 (69 70 71, -6), che è stato agganciato dal regolarissimo Andrea Pavan (70 70 70), mentre sono in bassa classifica Edoardo Molinari, 50° con 215 (70 73 72, -1), e Francesco Laporta, da 26° a 54° con 216 (70 71 75, par).

Entrambi i leader giocano nella LIV Golf e a questo punto è probabile che gli appartenenti alla Superlega Araba facciano strike: infatti i due eventi precedenti, che hanno aperto la stagione del DP World Tour, sono stati appannaggio di Dean Burmester (Joburg Open e South African Open), altro membro LIV e in questa occasione fuori dai giochi (61° con 217, +1).

La sensazione, infatti, è che cinque colpi di vantaggio, per la qualità del duo di testa, siano troppi da recuperare per gli inseguitori: entrambi sono vincitori di Major e, in particolare, Schwartzel, recordman di successi in questa gara con quattro, punta decisamente alla clamorosa cinquina. Comunque non molleranno sicuramente l’altro sudafricano Christiaan Bezuidenhout, peraltro a segno nel 2020, e l’inglese Andy Sullivan, terzi con 206 (-10), così come la matematica non esclude l’inglese Marco Penge e il cinese Ashun Wu, quinti con 207 (-9), solo la matmatica però, perché il gioco messo in mostra presenta alcune lacune.

Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 76° con 145 (71 74, +1), Matteo Manassero, 83° con 146 (70 76, +2), Guido Migliozzi (75 74), al debutto nella nuova stagione, e Filippo Celli (71 78), 116.i con 149 (+5). Stesso punteggio e medesima sorte per il sudafricano Ockie Strydom, che difendeva il titolo. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Renato Paratore, 18° con 139 (69 70, -5), ha risalito a classifica di quattro gradini nel secondo giro dell’Alfred Dunhill Championship, terzo evento consecutivo del DP World Tour in Sudafrica organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour e che si sta disputando sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane.

Si è portato al comando con 134 (67 67, -10) il sudafricano Casey Jarvis che ha un colpo di vantaggio sull’inglese Marco Penge, secondo con 135 (-9). Al terzo posto con 136 (-8) altri tre atleti di casa, Charl Schwartzel, che ha vinto la gara per quattro volte, Robin Williams e il dilettante Christo Lamprecht, insieme all’altro inglese Paul Waring. In ritardo il sudafricano Dean Burmester, 38° con 142 (-2), a segno nelle due gare precedenti (Joburg Open e South African Open).

Hanno guadagnato posizioni Andrea Pavan, da 35° a 22° con 140 (70 70, -4), e Francesco Laporta, da 54° a 26° con 141 (70 71, -3), ed è rimasto in gara Edoardo Molinari, 54° con 143 (70 73, -1). Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 76° con 145 (71 74, +1), Matteo Manassero, 83° con 146 (70 76, +2), Guido Migliozzi (75 74) e Filippo Celli (71 78), 116.i con 149 (+5) Stesso punteggio e medesima sorte per il sudafricano Ockie Strydom, che difendeva il titolo. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Renato Paratore, 22° con 69 (-3) colpi, è stato il migliore azzurro nel primo giro dell’Alfred Dunhill Championship, terzo evento consecutivo del DP World Tour in Sudafrica organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour e che si sta disputando sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane.

E’ al comando con 65 (-7) il sudafricano Robin Williams seguito con 66 (-6) dal connazionale Jayden Schaper e dello spagnolo Manuel Elvira. Al quarto posto con 67 (-5) il neozelandese Samuel Jones, lo scozzese Scott Jamieson e altri quattro sudafricani, Casey Jarvis, Jaco Prinsloo e i due dilettanti Christo Lamprecht e Christian Maas. Ha lo stesso score di Paratore anche il giocatore di casa Dean Burmester, vincitore delle due gare precedenti (Joburg Open e South African Open), mentre è attardato Ockie Strydom che difende il titolo, 54° con 71 (-1).

Sono al 35° posto con 70 (-2) Matteo Manassero, Andrea Pavan ed Edoardo Molinari, al 54° anche Lorenzo Scalise e Filippo Celli e al 114° con 75 (+3) Guido Migliozzi, al debutto nella nuova stagione. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Quinta gara del DP World Tour 2024, iniziato con anticipo sull’anno solare, la terza consecutiva in Sudafrica organizzata in collaborazione con il Sunshine Tour, dopo le prime due che si sono svolte in contemporanea con altrettanti eventi in Australia. È in programma dal 7 al 10 dicembre l’Alfred Dunhill Championship sul percorso del Leopard Creek CC, a Malelane, con la partecipazione di otto dei nove giocatori italiani con ‘carta’ piena: Renato Paratore, Matteo Manassero, Francesco Laporta, Andrea Pavan, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Filippo Celli e Guido Migliozzi, al debutto nella nuova annata. Unico assente Francesco Molinari.

Nel torneo, nato nel 2000 e giunto alla 23ª edizione, difende il titolo Ockie Strydom, 38enne di Kempton Park, due successi sul tour continentale, uno su quello di casa e 11 sull’IGT Pro Tour. L’attenzione, però, si calamita su Dean Burmester, 34enne nato ad Harare nello Zimbabwe ma sudafricano a tutti gli effetti, attuale membro della LIV Golf, a caccia di un clamoroso tris dopo essersi imposto nelle due gare precedenti (Joburg Open e South African Open). Comunque sudafricani favoriti, che peraltro hanno vinto l’evento per undici volte (contro quattro di spagnoli e inglesi) e che sono in numero preponderante. In particolare da seguire altri quattro past winner: Charl Schwartzel, recordman di vittorie con quattro l’ultima nel 2015, e Branden Grace (2014), anche loro nella LIV Golf, Brandon Stone (2016) e Christiaan Bezuidenhout (2020). Senza dimenticare Thriston Lawrence, reduce da due top ten, Louis Oosthuizen, Ryan Van Velzen, Louis De Jager, Jayden Schaper, Zander Lombard e Wilco Nienaber, per citarne alcuni. Ci sono comunque tanti altri concorrenti in grado di contrastarli tra i quali ricordiamo lo svedese Jesper Svensson, lo spagnolo Alejandro Del Rey, gli inglesi Dan Bradbury, Marco Penge e Dale Whitnell, il tedesco Nick Bachem e il malese Gavin Green.

Tra gli azzurri hanno concrete chance, perché in buona condizione di forma, Paratore, secondo nel precedente South African Open insieme a Svensson e a Van Velzen, Manassero e Laporta, rispettivamente quinto e decimo nell’occasione, così come Pavan (17°). Cercheranno un cambio di passo Scalise e Celli, mentre Molinari dovrà riscattare l’uscita al taglio. Quanto a Migliozzi ha le qualità per farsi valere, ma con l’incognita del debutto. Quest’ultimo nei primi due giri sarà in terna con Burmester e Lawrence, mentre Paratore avrà per compagni Bradbury e Oosthuizen (pure lui nella LIV Golf). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

Il torneo su SKY e in streaming su NOW - L’Alfred Dunhill Championship sarà trasmesso in diretta su Sky e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 7 dicembre, dalle ore 11 alle ore 16 su Sky Sport Uno, Sky Sport Golf e su NOW. La programmazione proseguirà su Sky Sport Golf e su NOW: venerdì 6, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 9, dalle ore 11 alle ore 15,30; domenica 10, dalle ore 10,30 alle ore 15,30.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca