29 Settembre 2023

Ryder Cup: l’Europa domina, a Roma è un inno alla gioia

Il tee della byìuca 1 al Marco Simone G&CC Il tee della byìuca 1 al Marco Simone G&CC

Il Team Europe è in vantaggio per 6,5 a 1,5 sul Team Usa dopo una spettacolare prima giornata della 44ª  edizione della Ryder Cup. Un susseguirsi di emozioni forti, di gran gioco espresso dai campioni in gara, con un pubblico straripante animato da intensa passione, capace di colorare l’ambiente con una incredibile coreografia. E ancora il tifo da stadio, intrinseco nell’evento, sempre più intenso e sollecitato dagli stessi giocatori. Il tutto incastonato in un clima gioioso, difficile da dimenticare. Non poteva esserci scenario migliore per la Ryder Cup, che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si disputa in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).

Sul campo subito un risultato sorprendente con il cappotto inflitto agli avversari dalla compagine guidata dall’inglese Luke Donald. Un secco 4 a 0 nei foursome iniziali che ha costretto all’inseguimento, mai facile in questa competizione, la formazione a stelle e strisce affidata a Zach Johnson. Non c’è stata, però, l’attesa reazione nei fourball del pomeriggio, perché i continentali hanno incrementato di un punto il vantaggio (parziale di 2,5 a 1,5). Più che il disavanzo, un dato farà sicuramente riflettere gli americani incapaci di vincere almeno un incontro.

Alla vigilia Luke Donald aveva spiegato perché la sua intenzione fosse quella di iniziare la competizione con i doppi foursome. “Questione di statistiche: dicono che con questa formula abbiamo dei team leggermente più forti. Su queste cose Edoardo Molinari ha lavorato e lavora tuttora con parecchi giocatori. Ci fidiamo di lui e dei suoi numeri, anche se ovviamente non ci basiamo al 100% su questi per le nostre decisioni, che sono anche dettate dall’istinto”. Numeri e fantasia, dunque, per scelte praticamente tutte indovinate. Inoltre la quaterna secca dopo i foursome di partenza sembra di buon auspicio per gli autori. Infatti l’ultima volta si è verificata nel 2016 a Chaska, nel Minnesota, in favore degli statunitensi, che poi vinsero (17 a 11), ma dopo la giornata inaugurale il loro margine era di 5 a 3.

Djokovic: “Ryder Cup, una delle sensazioni più belle che abbia mai provato nello sport” - Dopo aver disputato l’All Star Match, Novak Djokovic, tennista più vincente nella storia dei tornei del Grande Slam, Gareth Bale, vincitore di cinque Uefa Champions League con il Real Madrid, Carlos Sainz, pilota della Ferrari, e il surfista Leonardo Fioravanti sono rimasti a Roma per seguire la Ryder Cup. "L'atmosfera è fantastica” ha detto Djokovic.  “Mi hanno raccontato della Ryder Cup, ma non mi aspettavo fosse così. Questa è una delle sensazioni più belle che abbia mai provato nello sport". Tra i tanti personaggi anche lo chef stellato Carlo Cracco.

I foursome del mattino

Rham/Hatton-Scheffler/Burns 4&3 - Jon Rahm e Tyrrell Hatton realizzano due birdie sulle  prime cinque buche per il 2 up. Scottie Scheffler e Sam Burns provano a reagire con un birdie alla 6ª, ma sarà l’unica buca a loro favore. Alla successiva terzo birdie degli europei che gestiscono il vantaggio e poi chiudono il conto con la sequenza birdie-eagle alla 11ª e alla 12ª. E’ la prima volta che Rahm batte Scheffler in Ryder Cup dopo il pareggio nel doppio (compagni di gioco lo stesso Hatton e DeChambeau) e la sconfitta nel singolo nel 2021 in Wisconsin. ‘’Quest’inizio è stato fondamentale. Ho sempre avuto sensazioni buone nel giocare con Hatton che sono state confermate da questa nostra ottima prestazione” il commento di Jon Rahm.

Hovland/ Aberg- Homa/Harman 4&3 - Prime sei buche ricche di emozioni tra Viktor Hovland/Ludvig Aberg e Max Homa/Brian Harman. Il norvegese imbuca subito l’approccio e un bogey statunitense favorisce il 2 up europeo alla seconda buca. Gli americani reagiscono prontamente e con un birdie e un par impattano, ma altre due buche e sono di nuovo 2 down per par e birdie avversario. A quel punto i continentali gestiscono il vantaggio e attendono occasioni favorevoli che i concretizzano con due birdie (9ª e 14ª).

Lowry/Straka-Fowler/Morikawa 2&1 - Shane Lowry e Sepp Straka si portano subito avanti contro Rickie Fowler/Collin Morikawa e praticamente chiudono l’incontro con un 4 up a metà percorso. Gli americani provano a riaprire il match, ma riescono solo a rendere meno pesante il passivo. ‘’Abbiamo avuto un inizio un po' lento” il commento di Fowler. “Sepp e Shane hanno giocato un golf solido senza concedere nulla e a un certo punto si è creato un divario troppo grande”.

McIlroy/Fleetwood- Schauffele/Cantlay 2&1 - Molto equilibrato e combattuto il match tra Rory McIlroy/Tommy Fleetwood e Xander Schauffele/Patrick Cantlay. Gli europei passano 2 up all’ottava buca, ma successivamente è un’altalena fino alla 16ª con gli Usa che recuperano una buca. Alla 17ª McIlroy pone la palla a circa 70 centimetri dall’asta e Fleetwood mette a segno il putt del successo. “4 a 0 iniziale? È incredibile -  ha detto McIlroy - ma non possiamo assolutamente compiacerci. Occorre tenere il piede sull’acceleratore e continuare a conquistare punti".

I fourball del pomeriggio

Hovland/Hatton pari con Thomas/Spieth - Buona partenza  per 1 up Hovland/Hatton, poi il pari di Thomas/Spieth che dura fino alla 12 quando gli americani conquistano due buche per il 2 up alla 13ª. Due birdie di Hatton (14ª e 16ª) fanno pareggio.

Rahm/Hojgaard pari con Scheffler/Koepka - Forse l’incontro più spettacolare e combattuto del pomeriggio tra Scheffler/Koepka e Rham/Nicolai Hojgaard con il danese protagonista in avvio, il quale realizza cinque birdie sulle prime otto che portano i continentali solo sul 2 up perché Scheffler riesce a contenere il punteggio. Poi decisa reazione degli americani che operano il sorpasso alla 15ª. A quel punto entra in scena Rahm che pareggia con un eagle alla 16ª, par 4 (a segno da fuori green), e ancora con un eagle alla 18ª rimette il match in equilibrio dopo il birdie di Scheffler alla 17ª.

McIlroy/Fitzpatrick-Morikawa/Schauffele 5&3 - Il match tra McIlroy/Fitzpatrick e Morikawa/Schauffele si decide sulle prime sette buche con un 6 up per gli europei. Fitzpatrick dalla buca 2 alla 6 mette a segno di fila tre birdie, un eagle e un altro birdie e McIlroy aggiunge un birdie alla 7ª. Dopo un tranquillo controllo fino allo stop alla 15ª.

Homa/Clark e MacIntyre/Rose pari - Dopo l’1 up di partenza Justin Rose e Robert MacIntyre sono costretti a inseguire Max Homa e Wyndham Clark sin dalla buca 7, i quali alla 16ª sono avanti per 2 up. Rose con un birdie alla 17ª si concede l’opportunità di pareggiare che sfrutta pienamente con un putt per un altro birdie da oltre tre metri alla buca 18. Per gli americani la giornata si chiude senza successi.

 

Un francobollo e una moneta per la Ryder Cup 2023 Made in Italy - Nella tenda Italy della Ryder Cup 2023, all'interno del Fan Village del Marco Simone Golf & Country Club, è stata presentata non solo la moneta, ma anche il francobollo, con tanto di annullo, dedicata alla sfida tra il Team Europe e il Team Usa, che per la prima volta nella sua storia si disputa in Italia, a Roma. Il francobollo, emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy appartenente alla serie tematica ''lo sport'', è stato stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Grammatura: 90 g/mq, formato tondo con diametro 40 mm. La vignetta riproduce il logo della Ryder Cup 2023 in evidenza sul Colosseo rappresentativo di Roma che ospita nel 2023 la prestigiosa competizione internazionale di golf. Sulla destra, in primo piano, si staglia il profilo di un giocatore di golf. Completano il francobollo la legenda la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “A”.

Contestualmente, in bella mostra, la moneta ufficiale emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. Da 10 euro in argento rodiato (diametro di 34 millimetri per 22 grammi di peso), creata dall'artista Annalisa Masini, rappresenta una delle eredità della Ryder Cup 2023, sempre più made in Italy. Non una semplice fior di conio, ma una moneta con elementi colorati ed effetto tridimensionale. Sul dritto è stato impresso il logo ufficiale della Ryder Cup che si staglia su una pallina da golf. Nel giro, la scritta Repubblica Italiana, separata ai lati da due bande di colore rosso e blu, identificative rispettivamente dell’Europa e degli Stati Uniti d’America che si sfidano sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.

All'evento, sono intervenuti: Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023; Marco Di Nicola, Responsabile Commerciale Corporate Affairs Filatelia Poste Italiane; Nicola Piccioli, Responsabile Coordinamento Commerciale Mercato Privati Poste Italiane; Massimo Masullo, Coordinatore delle Vendite Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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