20 Agosto 2023

Challenge: domina Ruuska, 17° Bergamaschi

Lauri Ruuska (Getty Images) Lauri Ruuska (Getty Images)

Il finlandese Lauri Ruuska ha ottenuto il suo primo titolo sul Challenge Tour con 257 (59 70 64 64, -27) colpi dominando nel Vierumäki Finnish Challenge, dove Filippo Bergamaschi, il migliore tra gli italiani, si è classificato 17° con 272 (67 67 68 70, -12).

Sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia, Ruuska, 29 anni, ha lasciato a sette colpi lo svedese Joakim Wikstrom e lo scozzese Jack McDonald, secondi con 264 (-20), e a undici il portoghese Tomas Gouveia, quarto con 268 (-16). In quinta posizione con 269 (-15) il francese Sébastien Gros, il danese Sebastian Friedrichsen e l’austriaco Maximilian Steinlechner e in ottava con 270 (-14) il finlandese Oliver Lindell, lo statunitense Cole Madey e gli svedesi Kristoffer Broberg e Hannes Ronneblad.

Degli altri azzurri Francesco Laporta è terminato 29° con 274 (-10), Aron Zemmer 31° con 275 (-9), Enrico Di Nitto 41° con 278 (-6) e Federico Livio 53° con 282 (-2).

Ruuska ha interpretato il ruolo di profeta in patria sin dal primo giro in cui ha firmato un fantastico 59 (-12, un eagle, dieci birdie), terzo giocatore nella storia del Challenge Tour, dopo il francese Adrien Mork (Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic, 2006, vincitore) e l’azzurro Nicolò Ravano (Fred Olsen Challenge de España, 2016, secondo) anche loro su par 71, a compiere tale prodezza. Da ricordare, però, che meglio di tutti ha fatto lo spagnolo Alejandro Del Rey, il quale ha segnato un 58 (-14, tre eagle, otto birdie) nello Swiss Challenge (2021, decimo al termine), score che nessuno ha eguagliato sia sul Challenge Tour che sul DP World Tour. Nel secondo round Ruuska ha rallentato con un 70 (-1) ed è stato sorpassato da McDonald, poi nel terzo ha ripreso il comando delle operazioni con un 64 (-7) che ha replicato nel turno conclusivo (due eagle consecutivi e tre birdie) annullando qualsiasi possibilità di reazione degli avversari. Al finlandese è andato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.

Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 83° con 141 (-1), Giovanni Manzoni, 125° con 145 (+3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 147 (+5).

 

TERZO GIRO - Sono in buona posizione di classifica Filippo Bergamaschi, sesto con 202 (67 67 68, -11) colpi, e Aron Zemmer, 11° con 203 (70 66 67, -10), ma non potranno competere per il titolo nel giro finale del Vierumäki Finnish Challenge, perché è considerevole il distacco dal leader Lauri Ruuska. Il finlandese ha ripreso il comando con 193 (59 70 64, -20), dopo essere stato in vetta al termine del primo round nel quale si è espresso con un fantastico 59 (-12, un eagle, dieci birdie) terzo giocatore nella storia del Challenge Tour, dopo Adrien Mork (Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic, 2006) e l’azzurro Nicolò Ravano (Fred Olsen Challenge de España, 2016), a compiere tale prodezza. Da ricordare, però, che meglio di tutti ha fatto lo spagnolo Alejandro Del Rey, il quale ha firmato un 58 nello Swiss Challenge (2021), score che nessuno ha eguagliato sia sul Challenge Tour che sul DP World Tour.

Altri tre italiani sono rimasti in gara, dei quali due sopra metà classifica, Francesco Laporta, 21° con 204 (67 68 69, -9) ed Enrico Di Nitto, 31° con 206 (71 67 68, -7) e un terzo al di sotto, Federico Livio, 62° con 214 (69 70 75, +1).

Sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia, Ruuska, 29enne a caccia del primo titolo sul circuito, ha due colpi di vantaggio sullo scozzese Jack McDonald (195, -18), sul quale ha operato un controsorpasso, dopo essere stato sopravanzato al termine del secondo round, grazie a un 64 (-7, un eagle, sette birdie, due bogey). La gara potrebbe risolversi con un duello tra questi due giocatori, perché i terzo classificato, il ceco Filip Mruzek (200, -13), accusa sette colpi di ritardo. In quarta posizione con 201 (-12) il sudafricano Dylan Naidoo e il francese Sebastien Gros. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 83° con 141 (71 70, -1), Giovanni Manzoni, 125° con 145 (71 74, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 147 (72 75, +5). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Filippo Bergamaschi, settimo con 134 (67 67, -8), Francesco Laporta, 12° con 135 (67 68, -7) e Aron Zemmer, 17° con 136 (70 66, -6), sono in alta classifica dopo il secondo round del Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia.

E’ passato a condurre con 128 (63 65, -14) lo scozzese Jack McDonald che ha sorpassato il finlandese Lauri Ruuska, autore nel primo round di uno straordinario 59 (-12, un eagle, dieci birdie) e ora secondo con 129 (-13) dopo un 70 (-1). In terza posizione con 131 (-11) lo svedese Kristoffer Broberg e in quarta con 132 (-10) l’inglese Curtis Knipes e il ceco Filip Mruzek.

Hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 38° con 138 (71 67, -4) e Federico Livio, 51° con 139 (69 70, -3), mentre sono usciti Lorenzo Gagli, 83° con 141 (71 70, -1), Giovanni Manzoni, 125° con 145 (71 74, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 147 (72 75, +5). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Impresa del finlandese Lauri Ruuska, che ha concluso in 59 (-12) colpi, con un eagle e 10 birdie, il primo giro del Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome. Ruuska è il terzo giocatore a firmare un 59 sul circuito dopo Adrien Mörk (Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic, 2006) e l’azzurro Nicolò Ravano (Fred Olsen Challenge de España, 2016), ma meglio di tutti ha fatto lo spagnolo Alejandro Del Rey, che ha firmato un 58 nello Swiss Challenge (2021), score che nessuno ha eguagliato sia sul Challenge Tour che sul DP World Tour.

Nel torneo Ruuska precede di quattro colpi il connazionale Kristian Kulokorpi e lo scozzese Jack McDonald (63, -8). In quarta posizione con 64 (-7) lo statunitense Cole Madey e lo svedese Kristoffer Broberg e in sesta con 65 (-6) gli inglesi Harry Ellis e Curtis Knipes.

Così gli otto italiani in campo: Filippo Bergamaschi e Francesco Laporta 14.i con 67 (-4), Federico Livio 46° con 69 (-3), Aron Zemmer, 68° con 70 (-1), Giovanni Manzoni, Lorenzo Gagli ed Enrico Di Nitto 93.i con 71 (par), e Jacopo Vecchi Fossa 115° con 72 (+1). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - Otto giocatori italiani in trasferta in Finlandia dove è in programma dal 17 al 20 agosto il Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort, nella città da cui il circolo prende il nome. Sono Francesco Laporta, Jacopo Vecchi Fossa, Lorenzo Gagli, Aron Zemmer, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Giovanni Manzoni e Federico Livio in un torneo in cui sarà presente solamente un giocatore, lo svedese Jesper Svensson (n. 11), tra i primi 20 della Road To Mallorca (ordine di merito), posizione che a fine anno varrà una delle 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2024.

A otto tornei dal Rolex Challenge Tour Grand Final (2-5 novembre, Mallorca, Spagna) dove saranno in gara i migliori 45 della money list, che si contenderanno le citate ‘carte’, è abbastanza giustificabile l’assenza dei primi dieci, la cui posizione è piuttosto stabile. Sei hanno scelto di giocare sul DP World Tour (i primi cinque, nell’ordine Casey Jarvis, Ugo Coussaud, Matteo Manassero, Manuel Elvira e Lorenzo Scalise e il settimo, Alex Fitzpatrick), mentre hanno optato per il riposo Adam Blomme, Andrea Pavan, Stuart Manley e Brandon Stone. Gli altri nove assenti tra i 20 sono tutti a rischio e del loro forfait ne potrà approfittare Francesco Laporta, che occupa la 24ª piazza. Dopo il successo nel German Challenge che l’aveva portato al 18° posto, il pugliese è tornato indietro per un taglio subito e due tornei non disputati e ora ha un’occasione da non farsi sfuggire.

Nel field i francesi Pierre Pineau e Romain Wattel, secondo la scorsa settimana nello Scottish Challenge, il citato Svensson e il suo connazionale Joel Sjoholm, lo spagnolo Emilio Cuartero Blanco e molti elementi dell’Alps Tour tra i quali ricordiamo il transalpino Oihan Guillamoundeguy, vincitore dell’Abruzzo Alps Open, e gli iberici Quim Vidal Mora, a segno nel Red Sea Little Venice Open, Izcue Asier Aguirre, Alvaro Hernandez Cabezuela e Manuel Morugan, l’irlandese Paul McBride e il finlandese Eemil Alajarvi, per citarne alcuni.

Tra gli azzurri attesi alla prova, dopo la buona prestazione in Scozia, Aron Zemmer (nono) e Jacopo Vecchi Fossa (17°). Per gli altri un’opportunità di mettersi in evidenza. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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