16 Luglio 2023

Challenge: Jarvis ok, 13.i Manassero e Celli

Casey Jarvis (Getty Images) Casey Jarvis (Getty Images)

Primo successo sul Challenge Tour per il sudafricano Casey Jarvis, che ha vinto l’Euram Bank Open con 262 (65 63 65 69, -18) colpi, torneo in cui Filippo Celli e Matteo Manassero hanno offerto una buona prova concludendo 13/i con 272 (-8). Sul percorso del Golf Club di Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria, il 19enne Jarvis ha superato di un colpo lo scozzese Euan Walker, secondo con 263 (-17), e di cinque l’americano Julian Suri, terzo con 267 (-13). Quarto con 268 (-12) il francese Robin Roussel e quinti con 269 (-11) l'altro transalpino Romain Wattel, il portoghese Tomas Gouveia e l’inglese Sam Hutsby. 

Bel testa a testa nella giornata finale tra il sudafricano e lo scozzese, che al giro di boa delle prime 9 buche condividevano la vetta, prima che Jarvis, già diverse volte protagonista in questa stagione sul Challenge Tour con cinque top ten (di cui tre secondi posti) firmasse il birdie decisivo alla buca 15.

Ha confermato l’ottimo stato di forma Matteo Manassero, che con un ultimo giro in 67 (-3), frutto di cinque birdie e due bogey, ha recuperato sette posizioni. Bene anche l’altro azzurro, Filippo Celli, autore di una rimonta di 19 posizioni grazie al 66 (-4) dell’ultimo round (un eagle, cinque birdie e tre bogey). Degli altri italiani nota di merito anche per Stefano Mazzoli, 25/o con 274 (-6). Seguono Aron Zemmer 62/o con 282 (+2) e Francesco Laporta 69/o con 285 (+5). Gregorio De Leo, 74/o con 140 e Jacopo Vecchi Fossa, 118/o con 145 (+5) non hanno superato il taglio. Al vincitore un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000.

 

LA VIGILIA - Matteo Manassero torna subito in campo dopo la splendida vittoria nell’Italian Challenge Open, la sua seconda stagionale, nell’Euram Bank Open, evento del Challenge Tour in programma dal 13 al 16 luglio al GC Adamstal di Ramsau in Austria. L’obiettivo dell’azzurro, secondo nella Road to Mallorca (ordine di merito) e praticamente già sul DP World Tour 2024, è quello di accelerare i tempi del ritorno sul circuito maggiore, cosa che avverrebbe immediatamente con un terzo successo nell’anno. E quindi spera di sfruttare al meglio il suo momento di ottima forma. Con Manassero saranno al via in Austria anche Francesco Laporta, Gregorio De Leo, Filippo Celli, Stefano Mazzoli, Jacopo Vecchi Fossa e Aron Zemmer.

Si sono concessi un turno di riposo Lorenzo Scalise, numero 4 della money list, e Andrea Pavan, numero 9, così come altri tra i primi 20, compreso il francese Ugo Coussaud (n. 1), in un contesto in cui vi saranno solo quattro dei giocatori in top ten e complessivamente dieci nei venti. Manassero ha pertanto l’opportunità di consolidare la sua posizione e di poter fare anche di meglio.

Nella sesta edizione del torneo, nato nel 2018, oltre al veneto, saranno tra i favoriti  il tedesco Marc Hammer, campione in carica e terzo la scorsa settimana in Italia, l’altro past winner in campo, il gallese Stuart Manley (2021), recentemente a segno nel Blot Open de Bretagne, lo spagnolo Manuel Elvira e il danese Nicolai Kristensen insieme ai cinque sudafricani che sono tra i primi venti della money list, i quali non nascondono il loro obiettivo di rimanervi, perché in tal caso riceverebbero a fine 2023 la ‘carta’ per il DP World Tour: Casey Jarvis, Brandon Stone, JJ Senekal, Jaco Pinsloo e Dylan Mostert. Quest’ultimo, però, appare in un momento difficile, poiché in poche settimane dalle prime posizioni è sceso fino alla 19ª.

Tra gli azzurri torna Laporta, che sta facendo una stagione su due fronti, alternandosi sul tour maggiore. Il pugliese ha partecipato complessivamente a 16 eventi con un nono posto nell’Andalucia Challenge de Cádiz (Challenge Tour), un 13° nel Joburg Open (DP World Tour) e qualche passaggio a vuoto. Cercano continuità di rendimento Jacopo Vecchi Fossa, il migliore al Golf Nazionale (18°) dopo Manassero, e tutti gli altri, mentre Celli spera di ripetere l’ottima prestazione in Andalucia, dove fu secondo dopo playoff, superato dall’inglese Sam Hutsby, che sarà in gara anche lui. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca