02 Luglio 2023

DP Tour: Migliozzi cede sul più bello

Guido Migliozzi Guido Migliozzi

Il neozelandese Daniel Hillier ha ottenuto il primo titolo sul DP World Tour vincendo con 278 (72 71 69 66, -10) colpi la 71ª edizione del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo, grazie a un gran finale in 66 (-6) che gli ha permesso di rimontare dall’11° posto e anche di tenere a distanza di due colpi l’inglese Oliver Wilson e lo statunitense Gunner Wiebe, secondi con 280 (-8), con quest’ultimo risalito dalla 31ª piazza, anche lui con un 66 (-6). Sul percorso di The Belfry, che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra, ha ceduto Guido Migliozzi, leader dopo tre turni insieme ad altri cinque concorrenti e finito al 28° posto con 286 (71 70 68 77, -2). Poco dietro Renato Paratore, 39° con 288 (72 73 68 75, par), ed Edoardo Molinari, 49° con 289 (69 75 73 72, +1).

Hillier, 24enne di Porirua, in precedenza a segno due volte sul Challenge Tour e tre nel Charles Tour, il circuito di casa, ha costruito il successo sulle ultime quattro buche in cui ha segnato due eagle e un birdie, dopo due birdie e un bogey in precedenza, realizzando il miglior score parziale di giornata imitato da Wiebe con un eagle, sette birdie e un triplo bogey. Wilson, che era uno dei sei in vetta all’inizio del quarto round, ha concluso con un 71 (-1, cinque birdie, quattro bogey).

Il favorito alla vigilia era il campione inglese Justin Rose, quarto con 281 (-7). Al comando per 36 buche, ha compromesso la sua gara nel terzo giro in cui è sceso all’11° posto e non è bastato l’orgoglio, insieme a un parziale di 69 (-3), per arrivare al titolo. Stesso score per gli scozzesi Ewen Ferguson e Calum Hill, settima piazza con 282 (-6) per il danese Niklas Norgaard e 15ª con 284 (-4) per il suo connazionale Thorbjorn Olesen che difendeva il titolo.

Migliozzi, secondo classificato in questo evento nel 2021, ha vanificato la sua prestazione bella per tre turni perdendo sette colpi sulle prime nove buche e chiudendo poi con un 77 (+5).

Paratore, che lo ha vinto il British Masters nel 2020 emulando l’impresa compiuta 44 anni prima da Baldovino Bassù (1976), ha perso terreno nel finale con un 75 (+3) e Molinari è salito di otto posizioni con il 72 del par. Al vincitore è andato un assegno di 547.411 euro su un montepremi di circa 3.210.000 euro (3.500.000 dollari la cifra ufficiale).

 

TERZO GIRO - Guido Migliozzi è salito dal 13° al primo posto con 209 (71 70 68, -7) e sarà in corsa per il titolo nel giro finale del 71° Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo che si conclude sul percorso di The Belfry (par 72), che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra.

L’azzurro condivide la posizione con altri cinque concorrenti, tutti a 209 (-7): gli inglesi Oliver Wilson, Andy Sullivan e James Morrison, il danese Niklas Norgaard e l’olandese Joost Luiten. Sarà un finale comunque difficile per tutti con almeno 22 concorrenti, racchiusi nell’arco di tre colpi, tutti in grado di imporsi. Hanno maggiori chance, oltre ai leader, il tedesco Maximilian Kieffer, settimo con 210 (-6), il francese Romain Langasque e i sudafricani Justin Walters e Bryce Easton, ottavi con 211 (-5). Un po’ meno possibilità per i 12 concorrenti all’11° posto con 212 (-4) tra i quali l’inglese Justin Rose, ch dopo due giri in vetta ha ceduto con un 74 (+2).

Ha guadagnato 40 posizioni Renato Paratore, 23° con 213 (72 73 68, -3) ed è rimasto nelle retrovie Edoardo Molinari, 57° con 217 (69 75 73). Migliozzi e Paratore hanno realizzato un 68 (-4) entrambi con un eagle, tre birdie e un bogey. Il montepremi è di 3.500.000 dollari (circa 3.210.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Il francese Antoine Rozner (138 - 70 68, -6) ha raggiunto l’inglese Justin Rose (138 - 65 73) in vetta alla classifica del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo, giunto alla 71ª edizione, che si sta svolgendo sul percorso di The Belfry (par 72), che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. Tre gli azzurri in campo dei quali Guido Migliozzi è 13° con 141 (71 70, -3), dopo esser risalito di 20 posizioni, mentre sono nelle retrovie Edoardo Molinari, 50° con 144 (69 75, par), e Renato Paratore, 63° con 145 (72 73, +1), rimasto in gara con l’ultimo punteggio utile.

Terzo posto affollato con sette concorrenti a un colpo dai due leader: sono gli inglesi James Morrison, Andy Sullivan, Oliver Wilson e il dilettante John Gough, i danesi Niklas Norgaard e Thorbjorn Olesen, che difende il titolo, e il tedesco Yannik Paul (139, -5).

Rose ha girato in 73 (+1) colpi con quattro birdie e cinque bogey, Rozner lo ha raggiunto con un 68 (-4) dovuto a sei birdie e a due bogery e Migliozzi ha realizzato un 70 (2) con quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 3.500.000 dollari (circa 3.210.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Grande favorito alla vigilia, l’inglese Justin Rose non si è smentito e ha preso subito il comando con 65 (-7, otto birdie, un bogey) colpi nella 71ª edizione del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo sul percorso di The Belfry (par 72), che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. Bella partenza di Edoardo Molinari, il migliore dei tre azzurri in gara, ottavo con 69 (-3, quattro birdie, un bogey), quindi media classifica per Guido Migliozzi, 33° con 71 (-1, quattro birdie, tre bogey), e per Renato Paratore, 54° con 72 (par, tre birdie, tre bogey).

Rose ha un colpo di vantaggio sul gallese Jamie Donaldson (66, -6) e tre su cinque concorrenti al terzo posto con 68 (-4): il tedesco Yannik Paul, gli inglesi James Morrison e John Gough (am), lo spagnolo Sebastian Garcia e il francese Adrien Saddier. Al 19° con 70 (-2) il danese Thorbjorn Olesen, che difende il titolo. Il montepremi è di 3.500.000 dollari (circa 3.210.000 euro).

 

LA VIGILIA - Un titolo di prestigio in palio, la presenza di un campione come Justin Rose e la corsa per trovare posto nel Team Europe di Ryder Cup nella 71ª edizione del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo in programma dal 29 giugno al 2 luglio sul percorso di The Belfry, che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. Per due volte negli ultimi tre anni il torneo del DP World Tour ha avuto due azzurri protagonisti, i quali saranno nuovamente in gara: Renato Paratore, che lo ha vinto nel 2020 emulando l’impresa compiuta 44 anni prima da Baldovino Bassù (1976), e Guido Migliozzi, secondo nel 2021. Con loro ci sarà anche Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla Ryder Cup di Roma, interessato sia alla gara che ai candidati alle wild card, così come l’altro vice capitano, il belga Nicolas Colsaerts.

Non solo wild card, ma anche le due graduatorie, la European Points e la World Points, che assegnano di diritto sei posti in squadra, tre per ciascuna. Della prima saranno in campo quattro dei primi dieci classificati, il tedesco Yannik Paul (n. 3), il polacco Adrian Meronk (n. 4), il francese Victor Perez (n. 5) e lo spagnolo Jorge Campillo (n. 9). Migliozzi, il migliore tra gli italiani nel ranking nell’European Points, ha dato segni di crescita la settimana passata con il decimo posto in Germania. La rincorsa non è impossibile, ma per rientrare in partita, al momento, servirebbe un piazzamento tra il primo e il quinto posto, naturalmente dando poi continuità al rendimento.

Difende il titolo il danese Thorbjorn Olesen, 33enne di Furesø, 283 gare sul tour e sette vittorie di cui una nell’Open d’Italia (2018) e una nel Sicilian Open (2012), in un contesto di ottimi giocatori che comprende, tra gli altri oltre ai citati, i sudafricani Thriston Lawrence, che ha firmato il quarto titolo sul circuito domenica scorsa nel BMW International Open, e Ockie Strydom, due successi in stagione. E ancora gli inglesi Daniel Gavins e Dale Whitnell, il tedesco Marcel Siem, lo svedese Simon Forsstrom, il nordirlandese Tom McKibbin e il francese Antoine Rozner, anche loro sul gradino più alto del podio.

Presenza di prestigio quella del campione inglese Justin Rose, che sarà il più seguito dagli spettatori di casa, nel cui palmarès figurano un major, due WGC e, al netto di questi, sette vittorie sul PGA Tour e otto sul DP World Tour, di cui una proprio nel British Masters (2002). Con lui, Olesen e Paratore vi saranno altri tre past winner: lo svedese Marcus Kinhult (2019), l’inglese Eddie Pepperell (2018) e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño (2008).

Il torneo, nato nel 1946 e che quando fu vinto da Dassù si chiamava Dunlop Masters, è iniziato in modo insolito perché il titolo fu assegnato ex aequo al sudafricano Bobby Locke e allo scozzese Jimmy Adams. L’albo d’oro comprende tanti nomi di campioni tra i quali ricordiamo lo spagnolo Severiano Ballesteros, l’inglese Tony Jacklin, il gallese Ian Woosnam, gli australiani Greg Norman e Peter Thomson, oltre a Locke, tutti tra i tredici autori di una doppietta (unica consecutiva di Norman), che è anche record di vittorie nell’evento. Il montepremi è di 3.500.000 dollari (circa 3.210.000 euro).

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Betfred British Masters sarà trasmesso in diretta su Sky (canale Sky Sport Golf) e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 29 giugno e venerdì 30, dalle ore 14,30 alle ore 19,30; sabato 1 luglio e domenica 2, dalle ore 13,30 alle ore 18,30. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Marco Cogliati e di Claudio Viganò.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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